Cosa fare quando il personaggio di fumetti più conosciuto al mondo, il protagonista di decine di film d'animazione si è trasformato in una "semplice" icona, famosa più per le sue orecchie rotonde e per il viso stampato sulle t-shirt che per le sue avventure? In Disney per tentare finalmente di far uscire Topolino da una sorta di esilio dal quale solo sporadicamente ha tentato qualche sortita (Castle of Illusion, Kingdom Hearts) di fatto relegando il nostro topo al ruolo di personaggio secondario nel mondo dei videogiochi si è affidata alla sapiente mani di Warren Spector, il geniaccio padre di titoli come Deus Ex, Thief e System Shock e alla sua Junction Point Studios. Spector ha risolto il problema tornando alle origini del topo, ma soprattutto ponendolo, e di converso ponendo il giocatore, di fronte a dei bivi "morali" per dargli quella personalità che negli ultimi anni è un pò scemata, appiattita da troppo buonismo e comicità a buon mercato.
Rancori dal passato
Il focus del titolo è dato tutto dal modo in cui Topolino può risolvere le situazioni di gioco, dalle quali dipende la progressione nella storia. Mano a mano che si avanti, mano che si decide di aiutare o no i vari npc, siano essi neutrali o nemici, dipingendo o cancellando il mondo di gioco, il nostro personaggio cambia. Le sue abilità aumentano o diminuiscono, il suo aspetto fisico muta, diventando più smilzo e scattante, così come le animazioni. Il passaggio da icona, da marchio stampato su una maglietta o su un'orologio ad avventuriero a tutto tondo avviene per Spector nel momento in cui si il mondo di gioco viene plasmato dalle nostre azioni. Topolino o Mickey che dir si voglia può essere un'eroe se pospone la soluzione dei suoi problemi a quello che Spector chiama un bene più grande, e quindi tentando di risolvere le varie subquest che gli verranno proposte, se invece si comporterà da perfetto egoista, guardando esclusivamente il proprio tornaconto, utilizzando gli altri come bene di scambio per il suo vantaggio si guadagnerà l'appellativo di scrapper, ovvero un distruttore attacca brighe che non guarda in faccia nessuno.
Ma qual'è il bene più grande? La storia alla base di Epic Mickey ha il pregio, oltre al fatto di venire narrata attraverso non solo filmati in cgi ma anche in quelli che sembrano essere una sorta di story board animati, di "basarsi su una storia vera". Topolino viene rapito da una specie di inchiostro nero e portato nel mondo chiamato Cartoon Wasteland, una realtà che vive di storie, personaggi e ambientazioni caduti nel dimenticatoio. Dietro il suo rapimento si nasconde Oswald il coniglio, personaggio creato da un team di cui faceva parte Walt Disney quando ancora lavorava per la Universal. Nel 1928 lo zio Walt è costretto a lasciare la Universal per problemi contrattuali, la quale però non riesce a stare al passo con l'enorme successo di Mickey Mouse creato da Walt non potendo più lavorare sul coniglio. Così Oswald viene dimenticato ed oggi, dopo più di ottanta anni vuole la sua vendetta. Topolino quindi deve trovare il modo di tornare nella sua amata Topolinia e se possibile anche salvare Cartoon Wasteland e i suoi abitanti dalla distruzione causata molto probabilmente (qui Spector è stato molto elusivo) da quello che sembra essere Macchia Nera.
Un topo per tutte le stagioni
I mezzi che Topolino ha a disposizione per dipingere o distruggere il mondo di gioco sono il pennello, con il quale rendere vive e solide parti dell'ambientazione con le quali interagire risolvendo enigmi e piccoli puzzle, e il solvente (thinner) che invece fa tutto il contrario cancellando cose e nemici. Il mondo reagisce alle nostre azioni, e noi come scritto precedentemente, cambiamo con lui. Non si tratta solo di colorare qualche piattaforma rendendola solida o cancellare qualche nemico, le possibilità offerte dal gioco sembrano essere molte. Le situazioni di impasse possono essere risolte in molti modi (Spector nel caso di un'enorme ventola che blocca l'accesso ad un'area ha parlando di cinque modi diversi di superare la situazione) facendo in modo che a beneficiare sia solo Topolino o il mondo intero, aiutando i vari abitanti come i Gremlins o rendendo amici i nemici stessi come gli Spatters, versione super deformed del roditore. In teoria se un giocatore scegliesse "la via della luce" potrebbe evitare del tutto i combattimenti, addirittura anche quelli con i boss. Un'altra situazione che mette il giocatore davanti ad una scelta riguarda l'apparizione di Paperino, sotto forma di automa incompleto realizzato da Oswald nei momenti di solitudine. Possiamo recuperare i pezzi e farlo diventare nostro amico, o vendere ciò che troviamo ai Gremlins i quali ci ricompensano con bonus utili quando Topolino ha scelto di comportarsi da scrapper. Non solo pittura e diluente, nel corso del gioco Mickey può acquisire diverse abilità come il rallentamento del tempo e la televisione. La prima fa entrare il mondo di gioco in una sorta di slow motion, mentre con la seconda è possibile distrarre i nemici i quali preferiranno guardare la tv piuttosto che combattere. Da un punto di vista tecnico si è visto ben poco, la presentazione ruotava tutto intorno ad un breve filmato che ha presentato varie aree, come quella chiamata a small world, ispirata ad un'attrazione di Disneyland, ma quello che più conta è che ha finalmente mostrato lo stile del gioco, il suo look peculiare e ovviamente le meccaniche del gameplay.
Sembra ci sia stato un ammorbidimento rispetto ai primi e cupissimi artworks rilasciati, ma questa Cartoon Wasteland ricorda comunque solo vagamente le placide e coloratissime atmosfere di Topolinia. Più che che dark si può parlare di distorto, anzi capricciosamente distorto come ha detto Spector , il mondo di gioco vive del dualismo tra le parti scure, quelle che si possono o no rivitalizzare e quelle colorate, che invece sono più vicine all'iconografia classica disneyane. Il character design è sicuramente azzeccato. Topolino si rifà a quello delle primissime storie, snello e appuntito, mentre sicuramente degno di nota, più che Oswald è Paperino, in versione cyborg semi distrutto con tanto di occhio rosso alla Terminator e Gamba di legno, vestito da olandesina con rumorosi zoccoli di legno. E' ancora presto per fare una disamina completa di modellazione poligonale e texture applicate, le prime impressioni sono comunque positive. Una menzione speciale la meritano le animazioni che si rifanno, anzi ripropongono in toto quelle eccellenti e disegnate a mano dei cartoon d'epoca, segno questo di una cura maniacale riposta nella rinascita dell'eroe. A confermare la varietà delle situazioni vi è l'inclusione in alcuni frangenti di sezioni da platform tipicamente 2D, come quando abbiamo visto Topolino intento a scalare degli ingranaggi rivivendo le avventure di un cartoon classico come Clock Cleaners. Zero informazioni invece sul metodo di controllo, è impossibile stabilire ad oggi come verrà usata la combo remote e nunchuck, di fatto non si è visto nulla al riguardo. In definitiva questo breve assaggio di Epic Mickey è stato certamente positivo, la mano di Spector sembra essere tangibile e ciò è decisamente confortante. Se il gameplay saprà mantenere le promesse fatte in sede di presentazione, probabilmente quando il gioco uscirà, ovvero tra circa un anno, avremo tra le mani una piccola gemma, che donerà nuova vita al topo più famoso del mondo.
CERTEZZE
- Scelta tra bene e male
- Look peculiare
- Grande character design
DUBBI
- Cupo, ma non troppo