Dopo un secondo capitolo di qualità anche se forse troppo concentrato nell'inserire contenuti piuttosto che nel rifinirli alla perfezione, EA BlackBox torna sulla tavola a quattro ruote e con Skate 3 chiude in qualche modo il percorso iniziato oramai un paio di anni or sono:
dopo aver fatto diventare il proprio skater un pro e quindi una leggenda all'interno del circuito, all'utente verrà questa volta chiesto di crearsi un team, un nome e un marchio, di fondare insomma una compagnia che possa dominare le strade della nuove città, Port Caverton, offline nella campagna in singolo quanto online contro gli altri giocatori. L'evento autunnale dedicato ala line-up Electronic Arts, tenutosi recentemente a Londra, è stato una buona occasione per vederlo e provarlo per la prima volta.
Dream Team
La nuova metropoli avrà più o meno la stessa superficie di San Vanelona, divisa in tre aree principali - Downtown, Industrial e University Hill - e, per quanto la versione mostrata fosse primitiva, chiaramente intenzionata ad offrire ambienti di dimensioni paragonabili al passato ma ora più densi di elementi architettonici buoni all'esecuzione dei trick. Una maggiore attenzione al design dei livelli necessaria vista la volontà, come detto, di puntare sul gioco di squadra, con l'utente impegnato a reclutare quelli che ritiene i migliori esponenti della disciplina, a crearsi un logo e una serie di oggetti brandizzati, per poi lanciarsi nella sfida degli altri team e diventare sempre più popolare, vedendosi esposti sui cartelloni pubblicitari o riconosciuti lungo le strade. Non è stato possibile osservare alcuna missione di quella che sarà la carriera ma in compenso BlackBox ha rivelato come la nuova struttura verrà trasposta all'interno del multiplayer: ci si potrà unire a un massimo di quindici amici nella formazione di un secondo team, come fosse il classico clan, riporducendo online quelle che sono le dinamiche pensate per il singolo giocatore; le sfide prevederanno comunque la presenza di massimo sei persone in ciascuna partita ma si gareggerà per una stessa causa e i risultati ottenuti andranno ad accrescere il proprio peso all'interno delle classifiche. I dettagli sono ancora parzialmente tenuti segreti e nei prossimi mesi ci saranno sicuramente novità a riguardo, di certo si può dire che fa piacere vedere come una singola idea sia stata trasposta omogeneamente su tutti i fronti dell'offerta.
Rifinire
Con il secondo capitolo la serie ha visto l'aggiunta di una quantità enorme di evoluzioni e modalità, permettendo di eseguire quasi ogni trick esistente, di scendere dalla tavola e modificare gli ambienti circostanti. Tanta sostanza che, a vedere di molti, non ha permesso di rifinire al meglio ogni singolo elemento del gameplay. Questa volta le aggiunte saranno nella premessa, come sopra descritto, ma anche nel livello di pulizia, con il frame rate finalmente stabile, su entrambe le console, a sessanta immagini al secondo anche nelle situazioni più concitate e una manovrabilità del proprio alter ego, una volta sceso della tavola, che possa rendere più efficaci gli spostamenti.
I neofiti potranno anche godere di un tutorial dedicato più corposo che in passato, lo Skate School, anche se nell'occasione non è stato dato modo di vederlo. Preso in mano il pad i controlli rispondono esattamente come in passato, con un nuovo indicatore atto alla costante visualizzazione del movimento eseguito - utile per capire dove si sbaglia quando non si riescono a finalizzare gli obiettivi più complicati - e l'aggiunta di due sole tipologie di nuovi trick: arrivano i Darkslide, effettuabili premendo in dorsale alto sinistro e capaci di ribaltare la tavola per dei grind ancora più spettacolari, a cui si aggiungono gli Underflip. La prova si è svolta in multiplayer attraverso due modalità: Domination prevede di collaborare con i propri compagni per ottenere il maggior punteggio possibile lungo determinati spot, in modo da non farseli rubare dagli avversari, mentre 1Up si svolge a turni, lasciando venti secondi a ogni squadra per totalizzare uno score che possa essere difficilmente superato. Tecnicamente la fluidità promessa già si poteva notare anche se le ambientazioni, completamente nuove dato il cambio di città, mancavano ancora di moltissime superfici, modelli e dettagli. Insomma con l'uscita prevista per il prossimo maggio sono ancora tanti i mesi a disposizione di BlackBox per perfezionare Skate 3; le novità non mancano e la voglia di tornare sulla tavola neppure.
CERTEZZE
- Meccaniche di squadra
- Una città completamente nuova
- Rifinitura di alcune introduzioni del precedente capitolo
DUBBI
- Tecnicamente ancora indietro
- Tre capitolo in altrettanti anni non saranno troppi?