Ci siamo quasi. Tra pochi mesi si consumerà l'ultimo atto di un rapporto che, in quasi 10 anni, ha dettato i tempi di Xbox e del Live, attraverso 4 giochi che hanno venduto l'impossibile e aperto la possibilità per gli FPS di proliferare anche su console, rivaleggiando a testa alta con quelli su PC.
Stiamo parlando di Halo: Reach, ultimo episodio della saga ad essere sviluppato da Bungie, ora che la storica software house ha deciso di allentare un po' i suoi rapporti con Microsoft per dedicarsi allo sviluppo di nuovi brand. L'episodio, che narra l'inizio della guerra tra umani e Covenant con la battaglia per la distruzione del pianeta Reach, era presente all'E3 2010 in una saletta dello stand Microsoft con una presentazione che verteva sia sul single player, che sul ritorno della modalità Firefight, che aveva esordito in ODST, ma che qui rappresenta quasi un testamento di Bungie in favore dei propri, affezionatissimi utenti.
Noble Team all'attacco
La demo mostrata è la stessa della conferenza di lunedì scorso: i Covenant hanno appena scoperto ed attaccato Reach, il giocatore veste i panni di Noble 6, l'ultimo arrivato del Noble Team, appunto. Il compito è quello di fermare l'invasione e salvare il miliardo d'abitanti del pianeta. La missione mostrata si chiamava Midnight of Solace e ha luogo verso circa metà gioco, quando il comandante in seconda del team decide di mettere in atto un piano disperato e il Noble team si appresta a metterlo in pratica.
La battaglia avviene sulla superficie del pianeta, vicino ad una zona costiera, mentre il gruppo risale le scogliere per arrivare a liberare un'area di lancio per riuscire a decollare con delle astronavi ed andare a liberare i satelliti orbitanti intorno a Reach dall'attacco di Banshee e Seraph. Lungo la strada son state messe in evidenza le nuove mosse d'Assassinio che, durante il corpo a corpo, fanno allontanare la telecamera, facendola passare in terza persona, così da sottolineare le animazioni con cui gli Spartan riescono ad eliminare i Covenant con colpi di coltello alla gola o con "spezza collo" imperiosi. Il dettaglio poligonale del gioco è realmente molto più ricco rispetto ad ODST, così come più raffinate sono le luci e l'utilizzo di quell'Antialiasing che già si era notato nella beta multiplayer di qualche mese fa, che nella campagna riesce ad essere ancora più efficace. La scena che porta al decollo dalla base, con il pianeta che si staglia dietro ai boccaporti, mentre le parti di supporto al lancio dalla superficie vengono abbandonate nello spazio per lasciare la navicella libera di virare non può che affascinare gli amanti di Halo che, dopo 10 anni, si troveranno al comando dei caccia interstellari della UNSC. Anche se qui, rispetto alla demo della conferenza, c'è stato più tempo a disposizione, comunque non si è andati oltre con la narrazione degli eventi. C'è stato però modo di veder esaurire le ondate di Banshee che attaccavano i satelliti e di capire meglio l'interfaccia di gioco con la possibilità di effettuare mosse evasive in roll laterale e la presenza di un mirino che indica la distanza dei bersagli e che permette di lockare le astronavi per lanciare sei missili a ricerca, ribadendo l'importanza che le sessioni a bordo di mezzi avranno anch in Halo: Reach. Bungie conferma la grandissima attenzione posta, come mai prima d'ora, all'evolversi delle vicende del gioco, con personaggi a tutto tondo e un tema più adulto e maturo, pur rimanendo invariato lo stile molto meno truculento di altri blockbuster come Gears of War. Le cut scene avranno un taglio molto più cinematografico e le personalità di tutti i membri del Noble Team avranno occasione di emergere nel corso del gioco.
Firefight!
Dopo la campagna è venuto il turno del nuovo Firefight, la modalità cooperativa, liberamente ispirata all'Orda di Gears of War che aveva fatto il suo esordio in Halo 3: ODST. Questa metterà a disposizione dei giocatori un editor assolutamente identico a quello utilizzato dai game designer per creare il gioco. Ora che la strada dei Bungie si sta per separare da Halo, il team vuole lasciare un segno indelebile, parole testuali, realizzando il miglior capitolo mai fatto sinora e lasciando in mano ai fan tutti gli strumenti necessari per continuare, loro, a perfezionare il gioco e a sperimentare nuovi modi di migliorarlo. Sarà quindi possibile stabilire il numero di ondate di Covenant da sconfiggere, le armi dislocate sulla mappa, la durata delle ondate stesse e la loro composizione.
Sarà anche possibile andare a variare caratteristiche come l'energia degli scudi, la lunghezza del salto, i respawn time, le vite bonus e quelle a disposizione a inizio partita. Torneranno anche i teschi coi bonus e i malus che si attivano ad ogni round, con anche la possibilità di customizzarne tre a piacimento, stabilendone ogni singolo dettaglio. Altra novità è, finalmente, l'inserimento del matchmaking anche per Firefight, così che non sarà necessario giocare solo con i propri amici, dando la possibilità di cercare compagni d'avventura in tutto il mondo su Xbox Live. Nuove modalità si affacceranno nei menu, così come nuove armi. Il cammino di Halo: Reach procede impetuoso verso l'uscita di Settembre, a noi, come a voi, non resta che aspettare, sperando di poter provare la campagna alla GamesCom di Colonia.
CERTEZZE
- Il nuovo Firefight
- Customizzazione totale
- Storia più profonda
DUBBI
- Longevità
- Una campagna all'altezza dei migliori episodi