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Un atteso ritorno

Alla GamesCom 2010 siamo tornati a vedere il gioco di ruolo che riporterà nei negozi la storica saga di Gothic

PROVATO di Umberto Moioli   —   21/08/2010
Arcania: Gothic 4
Arcania: Gothic 4
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Versione mostrata: PC

Con il produttore JooWood che giocava in casa alla GamesCom di Colonia, non potevamo non tornare ad Argon, il continente principale che ospiterà, dopo un tutorial ambientato su una piccola isola, tutte le vicende raccontate in Arcania: Gothic 4. L'ultima volta, dall'E3 dello scorso giugno, avevamo visto e provato la versione per Xbox 360 mentre in questa occasione il rappresentante del team di sviluppo si è focalizzato sull'incarnazione PC.

Un atteso ritorno

I dettagli rilasciati sono stati molto simili a quelli di qualche mese or sono ma se sul fronte della pulizia dell'immagine e delle rifiniture ci sono stati dei passi in avanti, si fatica ancora a trovare una forte personalità a un titolo che non sembra avere elementi che lo possano distinguere dalla media delle produzioni ruolistiche. Le fazioni, presenti nel terzo capitolo, sono ora una componente puramente narrativa, non chiedendo più alcun tipo di schieramento o scelta all'utente, mentre le differenti aree del mondo di gioco si andranno a sbloccare un poco alla volta, rivelando quelle che saranno quattro diverse zone climatiche e quindi paesaggistiche, proponendo una quarantina di nemici in totale. La durata pare si possa assestare sulle 30-35 ore con margini di rigiocabilità legati alle quest secondarie. Un dettaglio interessante infine, anticipando le mosse di qualche modder, è relativo alla possibilità di togliere dall'interfaccia la minimappa, gli indicatori delle quest e quelli della vita dei nemici, per rendere più credibile l'esperienza. In uscita il prossimo 22 ottobre su PC e Xbox 360, solo il marzo successivo su PlayStation 3, Arcania: Gothic 4 resterà motivo d'interesse nei mesi a venire, sperando acquisti maggior mordente e possa proseguire come sperato una serie che comunque annovera tantissimi appassionati.

Provato E3 2010

Tra cambi di nome, video rubati e proteste da parte degli appassionati, il marchio Gothic non ha certamente vissuto anni facili, con lo sviluppatore Spellbound e il publisher JoWooD più volte apparsi restii a dare nuovi dettagli su un quarto capitolo fondamentale per la serie, un nuovo inizio si potrebbe dire dopo che Piranha Bites ha abbandonato il progetto e si è dedicata a Risen. Scelta curiosa, Arcania: Gothic 4 è infine apparso, in forma giocabile, all'E3 2010, non nella vecchia - e fedele al marchio - Europa ma su un mercato poco avvezzo a certe esperienze ruolistiche come l'America, segno che evidentemente qualcosa nell'impostazione è cambiato e si punta a un pubblico quantomeno più vasto, se non differente. Siamo stati accompagnati da uno dei responsabili del titolo lungo una demo volta a mostrare tanto il background narrativo quanto il nuovo gameplay, ricavandone sensazioni altalenanti.

Vecchi re e nuovi eroi

Ambientato dieci anni dopo il terzo capitolo, Arcania: Gothic 4 presenterà un nuovo personaggio senza nome le cui vicende si intersecheranno con quelle di re Robar III, diventato tale alla fine dell'iterazione precedente dopo esserne stato protagonista. Quest'ultimo, assetato da un'incontrollabile sete di potere o per qualche motivo ancora misterioso, invade con le sue truppe l'isola di Feshyr, la stessa dove vive il nuovo alter ego del giocatore. Invischiato anche in una non facile contesa amorosa dai risvolti drammatici, l'eroe per caso vedrà allora iniziare un'avventura che sembra poter avere dei risvolti potenzialmente interessante e che, seppur lineare nella sostanza e con un solo finale, sfrutterà comunque una struttura a capitoli per dare al giocatore la possibilità di fare alcune scelte e vedere determinate reazioni.

Un atteso ritorno

Terminata la prima isola e quindi esaurite le nozioni che necessitano di un tutorial, ci si sposterà sul continente principale, un unico grande punto sulla mappa che, seppur non diviso da barriere invisibili, farà in modo di impedire all'utente di sconfinare troppo entro le aree di sua competenza, instradandolo verso i contenuti pensati per il suo livello. Da questo punto in poi, dal poco visto, ci si troverà davanti a un titolo estremamente standard, impegnato ad alternare l'esplorazione e lo sviluppo narrativo in superficie, mentre i dungeon faranno da campo di battaglia per il completamento di molte missioni e la raccolta degli oggetti. Anche il sistema di crescita e quello combattimento non hanno dei motivi di diversificazione clamorosi rispetto a quanto siamo stati abituati dal genere: il primo è interamente libero da classi e si fonda sulla semplice assegnazione dei punti tra le statistiche e gli alberi delle abilità, mentre il secondo assegna - con la configurazione con il pad che ci è stata fatta provare - due tasti per gli attacchi fisici, debole e forte, uno per l'uso della magia selezionata tramite d-pad e uno per l'uso scudo. Tutto molto immediato, semplice e si spera non superficiale.

Preso in mano il pad tutte queste premesse sembrano risolversi in un titolo immediato da padroneggiare ma forse un po' troppo già visto oltre che minato da alcuni problemi come una non grandiosa precisione nei sopra descritti controlli e un'intelligenza artificiale non indimenticabile.

Un atteso ritorno

Uno degli aspetti più interessanti della serie, ovvero la varietà dei paesaggi e delle specie viventi, dovrebbe tornare con le classiche aree boschive ad alternarsi a quelle desertiche, innevate e così via, senza scordarsi di metterci delle città e di popolare il tutto, con circa trenta nemici diversi e una serie di varianti degli stessi a farne crescere ulteriormente il numero. Visivamente la versione Xbox 360 provata non spiccava per pulizia dell'immagine e nonostante lo spettacolo messo in scena non contasse una quantità mai vista di poligoni o effetti di ultimissima generazione, parecchi sono stati i rallentamenti che, in combinazione con alcuni glitch davvero poco gradevoli, non hanno che evidenziato quanto lavoro ci sia ancora da fare per ottenere un risultato che possa farsi valere sul mercato. Anche un elemento spesso positivo della serie Gothic - e poi in tempi recenti di Risen - come l'interazione con personaggi non giocanti credibili, non totalmente statici, sembra qui persa a favore della più classica sfilata di cittadini, avventurieri e combattenti in attesa di essere interpellati.
Quello in uscita entro fine anno su PC, PlayStation 3 e Xbox 360 resta quindi il ritorno di una saga attesa da tanto tempo ma a cui molto lavoro ancora servirà per adeguarsi agli standard imposti dai pesi massimi usciti negli ultimi anni; una corsa contro il tempo che speriamo posso portare i frutti sperati.

CERTEZZE

  • Un ritorno atteso a lungo
  • Per la prima volta anche su console
  • Graficamente si sono fatti passi in avanti...

DUBBI

  • ... ma c'è ancora molto da fare
  • Non sembra introdurre nulla di nuovo
  • Dovrà mantenere la profondità del passato