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Voci dal Sottobosco - Batman: Arkham City

E' l'uomo pipistrello, è Batmaaaan. Si avvolge nel mantello, è proprio Batmaaaan...

RUBRICA di La Redazione   —   26/01/2011
Batman: Arkham City
Batman: Arkham City
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Una delle sorprese più inattese del 2009 videoludico è stato certamente Batman: Arkham Asylum, tie-in atipico da parecchi punti di vista. Ispirato alle avventure dell'uomo pipistrello ma completamente slegato dai recenti film di Nolan; incensato dalla critica di settore e al contempo apprezzato da un vasto pubblico di videogiocatori non necessariamente appassionati del supereroe DC.
Il titolo Rocksteady - sorpresa delle sorprese - è riuscito persino a strappare un paio di award al tritacarne Uncharted 2, impresa non certo da poco se si considera la generale pochezza dei tie-in videoludici (qualunque sia l'opera da cui vengono tratti).

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Rocksteady, paga dei risultati ottenuti, a questo punto avrebbe potuto sedersi sugli allori, mettere in cantiere il classico seguito-fotocopia e prepararsi a godere i frutti di un successo assicurato. I designer britannici, invece - forse per confermare la loro vena di sperimentatori, forse perché spinti dalle richieste dei propri fan, forse perché Arkham Asylum non li ha convinti fino in fondo - hanno preferito imboccare una strada più rischiosa; la strada dell'innovazione, che nel caso specifico di Batman: Arkham City ha preso il via dalla riconcettualizzazione dell'ambiente di gioco, secondo modalità che ha recentemente spiegato Sefton Hill, game director del titolo Rocksteady, in una serie di interviste che hanno messo fine a gran parte delle speculazioni selvagge che si sono avvicendate negli ultimi mesi.

Un giorno di ordinaria follia a Gotham

Spostarsi da un'ambientazione controllata come il penitenziario-manicomio di Arkham, ad una aperta come sarà la porzione di Gotham mostrata nel nuovo Batman: Arkham City non poteva non comportare un ripensamento di alcune feature del gioco; non di tutte naturalmente, e non necessariamente con interventi drastici. Rendere irriconoscibile ai propri fan Arkham City non sembra rientrare nei piani di Rocksteady, e in un periodo in cui saghe storiche cambiano faccia da un giorno all'altro (spesso per ragioni meramente commerciali), tale scelta acquista una sua dignità.

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Hill, ad ogni modo, volendo chiarire una volta per tutte il concetto, ha spiegato ai colleghi di CVG che "E' importante per noi che il giocatore senta un senso di continuità tra Arkham Asylum e Arkham City.
La storia seguirà gli eventi del primo episodio facendo luce su alcuni misteri del penitenziario. La nuova location, tuttavia, sarà grande oltre cinque volte l'isola di Arkham; abbiamo quindi dovuto sviluppare delle nuove tecnologie per realizzare un'ambientazione così grande e dettagliata - qualcosa che non saremmo mai riusciti a fare senza l'esperienza dell'originale"
. E ancora: "(...) Non credo che il genere del gioco sia cambiato, ma l'ambientazione allargata ci consente di sviluppare l'esperienza di gioco in una nuova direzione.
La differenza strutturale più grande sta nel fatto che ora ci sono molteplici linee narrative che affiancano quella principale. Il giocare non si troverà semplicemente nel mezzo di una pericolosissima guerra territoriale con i vari super-cattivi isolati (la città di Arkham, nel gioco, sarà una sorta di terra di nessuno tagliata fuori dal resto degli States n.d.a) che lottano per controllare le strade, ma si imbatterà anche in side-stories e sub-plots intriganti nascosti dietro ogni angolo."

E ora si fa sul serio

Nuova ambientazione e nuova struttura della trama, quindi, ma anche un inedito repertorio di mosse e/o gadget per affrontare le situazioni proposte. Le meccaniche di combattimento ad esempio, sempre secondo Hill hanno subito un'accurata messa a punto. "Il combattimento "free flow" è stata une delle caratteristiche chiave che hanno fatto provare al giocatore la forza e il dinamismo dello stile di combattimento di Batmam. Come per tutte le altre meccaniche di gioco, non ci siamo limitati a trasferire il design di Arkham Asylum. Abbiamo rivisto il tutto per adattarlo al nuovo mondo e al nuovo cast di nemici.

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Il combattimento è stato arricchito e adesso ha molte più feature, arrivando ad includere sino al doppio delle mosse, la possibilità di eseguire contrattacchi contro più nemici contemporaneamente e combo con più gadget"
. A proposito di questi ultimi Hill ha chiarito che: "vogliamo che i giocatori di Arkham City si godano sin dall'inizio molti dei gadget presenti nel primo gioco, ma senza svantaggiare i giocatori nuovi alla serie. Per accontentare entrambi i gruppi, il gioco includerà dei tutorial completissimi per tutti i gadget indirizzati ai nuovi giocatori; se però avrete giocato al primo capitolo, sarete liberi di saltarli (...)"
Altre novità dovrebbero riguardare la modalità investigativa, che si baserà tra le altre cose su un inedito database di criminali da consultare in gioco; gli indovinelli dell'Enigmista, infine, costituiranno una sfida impegnativa già dalla loro individuazione. Compito del giocatore, infatti, sarà quello di scovare i criminali che custodiscono gli indizi per risolverli, catturarli, e quindi convincerli a rivelare ciò che sanno.
L'unico punto su cui Hill non si è sbottonato è stato il cast di personaggi che compariranno nel gioco. Le speculazioni sono molte e a casa Rocksteady non hanno alcuna intenzione di fermarle. Del resto, se anche Nolan ha seguito la stessa strategia col nuovo film sull'uomo pipistrello, qualcuno si sente di biasimarli?