Quando Dissidia era in procinto di essere lanciato sul mercato c'era molto scetticismo nell'aria vista la natura ibrida del titolo. Il gioco infatti rientrava nella lista di titoli che celebravano il ventesimo anniversario della saga di Final Fantasy, per proporsi come una sorta di beat'em up con elementi tipici dei JRPG.
A meno di due anni dall'uscita sul suolo europeo, Square Enix ci propone il seguito che promette di ampliare e migliorare quanto già apprezzato nel capitolo precedente. La storia vede sempre protagonista Chaos, dio della discordia e Cosmos dea dell'armonia, e narra le gesta - come evidenzia il titolo - della loro dodicesima battaglia. Ovviamente rientrano in gioco tutti i personaggi già presenti nel precedente titolo e provenienti dai diversi capitoli di Final Fantasy che avevamo visto nel precedente Dissidia, insieme a nuove aggiunte, come ad esempio Cain da Final fantasy IV, Lightning di Final Fantasy XIII e Tifa di Final Fantasy VII, giusto per citarne alcuni. Essendo solamente un'anteprima non abbiamo avuto modo di testare a fondo la trama, ma in ogni caso abbiamo notato come i rimandi alla storia precedente siano costanti, dato che questo capitolo servirà oltre che a raccontare una nuova storia, anche ad ampliare quella del primo capitolo.
Pugni e magie
Una volta osservati i soliti, bellissimi, filmati in computer grafica che ci illustrano il contesto all'interno del quale ci troveremo a combattere, un breve tutorial ci insegnerà i movimenti di base. Chi avesse già giocato il primo, non avrà difficoltà a prendere dimestichezza con i comandi dato che sono rimasti pressoché invariati. Oltre all'attacco corpo a corpo, avremo degli attacchi magici, che potremo alternare tenendo premuto L, di diverse natura: offensivi, difensivi e curativi. Inoltre torna in grande stile anche la barra EX - rinominata FX - che una volta caricata darà una potenza maggiore al nostro personaggio per un tempo limitato offrendogli la possibilità di effettuare mosse devastanti. Durante la nostra prova, avendo provato i primi minuti di gioco, non siamo stati in grado di evocare i summons, ma ci è stato assicurato che saranno presenti anche in questo capitolo. Le arene di combattimento sono leggermente più grandi rispetto al passato e disposte su diversi livelli, inoltre molti oggetti come rovine, massi e via dicendo arricchiranno l'arena di gioco, tornando strategicamente utili per ripararsi o nascondersi momentaneamente dal nemico. Una novità rispetto al passato consiste invece nell'assist system grazie al quale in qualsiasi momento del match potremo richiamare un nostro compagno per farci aiutare in battaglia come in un vero e proprio tag team game, inoltre questi sarà in grado di dare il colpo del KO al nostro avversario regalandoci maggior punti esperienza. Tutti questi combattimenti saranno legati nella modalità storia dai "gateway", dei portali dimensionali che ci porteranno su una plancia di gioco del tutto simile a quella vista nel primo capitolo. Ogni gateway avrà conformazioni diverse, lo scopo però sarà sempre lo stesso, sconfiggere il boss per poter cosi uscire e passare al gateway successivo. Per poter arrivare al boss dovremo passare su delle caselle ed ognuna di queste avrà diverse funzioni.
Potremo infatti imbatterci in nemici di minore entità, oggetti nascosti, personaggi secondari che ci potranno aiutare e cosi via. Tutto sarà funzionale però alla crescita e al miglioramento delle statistiche e dei poteri del nostro personaggio. Come dicevamo poco sopra, la componente ruolistica è sempre presente e in maniera decisamente consistente. Prima di ogni combattimento potremo accedere al menù di personalizzazione del personaggio che sarà diviso in tre grosse categorie: abilità, equipaggiamento e accessori. Durante la nostra avventura raccoglieremo o acquisiremo sconfiggendo i nemici diversi oggetti: pozioni, accessori e oggetti che ci serviranno per potenziare e customizzare in maniera alquanto profonda il nostro personaggio in pieno stile Final Fantasy. Inoltre, alla fine di ogni combattimento ci verranno dati dei punti esperienza che serviranno a migliorare le statistiche del nostro personaggio rendendolo più forte e dandogli la possibilità di imparare abilità magiche sempre più devastanti. Tra un gateway e l'altro ci troveremo davanti a cutscene che ci narreranno la storia di tutti i personaggi coinvolti e saremo liberi di muoverci all'interno del mondo di Dissidia alla ricerca di forzieri con oggetti magici o di monete che potremo spendere per comprare delle abilità che altrimenti non potremmo avere.
Tecnicamente parlando
Il titolo dal profilo tecnico mostra tutti i suoi muscoli. I modelli poligonali dei vari personaggi sono realizzati in maniera impeccabile con texture pulite e ricche di particolari. Lo stesso si può dire delle arene nelle quali ci troveremo a combattere, come già detto più ampie e con maggior dettagli rispetto al passato anche se l'interazione con l'ambiente risulta ancora deficitaria. Dal punto di vista sonoro la versione da noi testata era doppiata in inglese, ma sul mercato italiano per i non anglofoni dovrebbero essere presenti i sottotitoli nella nostra lingua madre. Menzione speciale spetta alle musiche: epiche e azzeccate per ogni momento di gioco. Il breve contatto con lo story mode di Dissidia 012 ci ha lasciato parzialmente soddisfatti. Da una parte abbiamo un ampliamento di tutto quello che di buono si era visto nel precedente capitolo, dall'altra meccaniche di gioco riproposte esattamente come le abbiamo già conosciute senza sostanziali novità. Che Square Enix abbia avuto paura di non osare visto che la formula aveva già funzionato con il primo Dissidia? Solo la nostra prova approfondita potrà rivelarcelo, appuntamento quindi con la recensione per dipanare ogni tipo di dubbio.
CERTEZZE
- Personalizzazioni vastissime
- Sistema di combattimento collaudato
- Soundtrack magistrale
DUBBI
- Storia abbastanza fragile
- Più espansione che seguito