Lo sviluppatore francese Ankama rappresenta una realtà multiforme, come abbiamo descritto all'interno del pezzo dedicato alla nostra recente partecipazione alla convetion che la società si dedicata - e dedica ai fan - tutti gli anni da sei anni. Attendendoci all'ambito videoludico, i due progetti più importanti attualmente in cantiere, DOFUS 2.0 e WAKFU, hanno però precise caratteristiche e di conseguenza si rivolgono a una fetta di utenza in cerca di un'altrettanto delineata esperienza:
grafica 2D, combattimenti a turni, atmosfera cartoonosa e una componente social molto forte. Dopo tanti anni, si è però deciso di mettere in cantiere qualcosa di profondamente diverso, che potesse allargare il bacino di giocatori agli appassionati dei classici hack and slash: nasce così Slage, ambientato nello stesso universo protagonista dei due sopra citati MMO ma chiaramente frutto di una precisa visione di design, una filosofia non nuova ma sempre interessante per modalità e propositi che abbiamo potuto provare lungo su un'ancora piuttosto acerba versione beta.
Carne da macello
Nel mondo di Slage il giocatore veste i panni di un avventuriero teletrasportato a Hormonde, una realtà parallela dominata dai Demoni delle Ore, creature che passano il loro tempo a creare dungeon nei quali trucidare i malcapitati di turno. La premessa è piuttosto esile come consuetudine impone ma tanto basterà per lanciarsi in compagnia di altri tre amici nell'eliminazione di centinaia di avversari lungo i tradizionali livelli creati randomicamente. Per il momento, nella build disponibile alla prova, solo quattro classi erano state implementate: un guerriero, un mago, un arciere e un guaritore, tutti ripresi dai vari DOFUS e WAKFU ma qui per la prima volta giocabili in tempo reale con un sistema di combattimento che unisce l'uso dei due tasti del mouse per gli attacchi primari deboli e forti, a quello della tastiera per le singole abilità speciali. Tutto come da copione, insomma. Rispetto a un prodotto come Torchlight, probabilmente il concorrente principale non essendo i valori produttivi - e il previsto prezzo di vendita - comparabili a quelli di Diablo III, il focus è leggermente spostato dall'uccisione dei mostri e dalla raccolta del loot, comunque presenti, a quello della sconfitta di boss qui più impegnativi e caratterizzati oltre che dotati di parecchi pattern di attacco.
Resta comunque l'anima frenetica tipica del genere, con gli avversari di più basso livello che a malapena rappresentano uno sfogo, un modo per ipnotizzare i giocatori facendoli cliccare freneticamente per poi scatenare tutta la potenza dei propri alter ego al riempimento dell'apposita barra Fury. Molti dettagli sono ancora in fase di studio, tanto che entro il 2011 è prevista una prima fase di closed beta a inviti, però alcuni aspetti già sono stati approfonditi. Come la voglia di unire a quanto descritto la presenza di un'area dove incontrarsi con gli altri giocatori e organizzarsi in gruppi, condividere le esperienze provate nei dungeon e, magari, scambiarsi o vendere gli oggetti raccolti. Mentre attendiamo nuovi dettagli, però, già è facile dichiarare il primato tecnologico di Slage sul resto della produzione Ankama: la terza dimensione fa per la prima volta la sua apparizione in parallelo con l'abbandono della piattaforma Flash e con la scelta di curare determinati dettagli, come l'implementazione di un sistema fisico credibile, che supporti anche nVidia Physx. Lo stile è invece stato definito come "brutal Kawaii" - carino brutale - con il contrasto tra l'uso di una tecnica che ricorda il cel shading e la presenza di parecchio sangue. I lavori sono ancora ad uno stadio embrionale, però quanto provato è sembrato derivativo ma divertente al punto giusto; molto dipenderà dalla capacità del gioco di spiccare dalla massa, ma le basi di partenza sembrano piuttosto buone.
CERTEZZE
- Immediato e divertente
- Graficamente molto piacevole
- Curiosi di vedere come si distinguerà dalla massa...
DUBBI
- ... mentre i punti di contatto con gli altri esponenti del genere sono già piuttosto evidenti
- Incrociamo le dita sperando in una buona varietà di nemici, ambienti e oggetti