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Una nuova generazione di combattenti

All'E3 di Los Angeles abbiamo di nuovo visto il picchiaduro con le spade di Namco

ANTEPRIMA di Antonio Jodice e Matteo Santicchia   —   09/06/2011
Soul Calibur V
Soul Calibur V
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Nel piccolo booth dello stand Namco Bandai abbiamo potuto osservare, non giocare purtroppo, Soul Calibur V, portato qui in California in una versione estremamente ridotta, con solo quattro personaggi disponibili, e due soli stage, la Camera di Tortura e il Galeone, a fare da sfondo agli scontri tra fratello e sorella Phirra e Patroclo e due vecchie conoscenze come Sigfried e Mitsurugi. Abbiamo di conseguenza potuto vedere ben poco del gameplay, ma la presentazione del producer Hisaharu Tago è stata piuttosto esaustiva nel raccontarci le novità e le peculiarità del quinto capitolo della saga. E' stato confermato il roster di circa venti, trenta personaggi, metà dei quali completamente inediti, cosa questa che esplicita la voglia di Namco di voler proporre un nuovo capitolo a tutti gli effetti, lavorando insomma per non fermarsi al semplice more of the same.

Gli anni passano

Sempre parlando di personaggi, lo scarto di diciassette anni nel setting tra il quarto e il quinto capitolo, ha reso i lottatori storici più vecchi nell'aspetto esteriore, ma li ha resi più completi sotto il profilo delle mosse e degli attacchi, numericamente superiori e letali delle nuove leve. Questo a parole, di conseguenza solo quando avremo accesso al roster completo potremo verificare quanto ci sarà di vero in questa dichiarazione d'intenti. Sul versante del gameplay puro, due sono i settori in cui i ragazzi di Namco hanno voluto spendere più parole. Il ritmo sarà più elevato, i combattimenti più frenetici e usando le parole del producer, decisamente più hardcore. In breve Soul Calibur V sarà Faster, lighter e more responsive, ovvero più veloce, più leggero, o meglio agile e più scattante. Tutto scadrà in un poco tecnico button mashing? Gli incontri giocati da mani esperte hanno mostrato un titolo senza dubbio poco propenso ad un tipo di approccio poco ragionato, fatto di lunghe sequenze di combo, attacchi e rapidi contrattacchi, ma ovviamente solo una prova estensiva potrà dirci quanto questa svolta abbia o no stravolto un gameplay consolidato.

Una nuova generazione di combattenti

Oltre al ritmo gli sviluppatori hanno lavorato molto anche sul bilanciamento, portando come esempio la critical finish move del quarto episodio, potente e coreografica, ma difficile da mettere in pratica e quindi poco utilizzata. Problematiche del genere non dovrebbero più ripetersi, ma comunque i feedback degli utenti saranno alla base di patch in corso d'opera. A fine presentazione c'è stato tempo per un rapido scambio di domande, grazie al quale sono emersi alcuni dettagli non menzionati durante la lunga spiegazione. Verrà implementato un approfondito sistema di creazione del proprio personaggio, tanto estetico quanto tecnico, con particolari mosse dedicate, mentre molta attenzione sarà posta sulla parte social. Da un punto di vista contenutistico Tago San ha soltanto detto che non vedremo una pletora di modalità di gioco, più o meno accessorie alla Mortal Kombat, ma che la loro attenzione è posta solo nella creazione di quelle che reputano interessanti, anche alla luce del fatto che Soul Calibur V è un picchiaduro fortemente story driven, in cui la narrazione gioca un ruolo importante. Per ulteriori informazioni, e soprattutto un hands on vero e proprio se ne riparlerà a Colonia, per ora quello che abbiamo visto (e ascoltato) ci è sembrato molto interessante, vedremo se tutte le nuove features troveranno una realizzazione compiuta da qui al giorno d'uscita prevista in un generico 2012.

Al sole di Dubai

Prima giornata dell'evento organizzato da Namco Bandai qui in Arabia, nella città di Dubai. Una cornice splendida, soprattutto al tramonto, per una serie di annunci relativi a giochi che ci faranno compagnia per oltre un anno.

Una nuova generazione di combattenti

La novità più eclatante è di certo quella relativa allo sviluppo di Soul Calibur V, nuovo capitolo di una saga che ha fatto la storia dei picchiaduro a incontri. Dopo il quarto episodio, controverso soprattutto per la componente online che era piagata da notevoli problemi di lag e da un gameplay che non aveva saputo tenere conto delle evoluzioni dei gusti dei giocatori, Project Soul, questo il nome del team interno, torna alla carica, cercando di tenere conto di tutti i feedback avuti. Qui, oltre l'annuncio, c'è stato modo soltanto di vedere il trailer che sicuramente non vi sarà sfuggito e di fare due chiacchiere col team, che ha parlato delle caratteristiche principali del gioco e che poco altro ha fatto, se non farci venire l'acquolina in bocca.

Il tempo passa

Soul Calibur V è ambientato 17 anni dopo lo scorso capitolo e vede cambiamenti epocali nella saga e, soprattutto, nei personaggi che lo popolano. Tornano tutti i principali, ma sono cambiati, invecchiati. Come si vede chiaramente dall'artwork del nuovo Siegfried, protagonista del quattro, ora coi capelli lunghi e un'aria molto più matura. Questo cambiamento, sarà propedeutico alla storia, centralissima, e al nuovo gameplay. Il quarto era troppo legnoso, a dire degli utenti, troppo lento e soffriva, in particolar modo online, di problemi di latenza dovuti a meccanismi troppo pesanti. La leggerezza, l'eleganza e la velocità dei movimenti sono il segno distintivo di Soul Calibur V. Le spade si fanno più corte, anche Soul Calibur stessa, sia per assecondare questa nuova scelta di giocabilità, sia ai fini di una storia che ancora non ci è stata svelata ma che vede protagonista Patroclo, figlio di Sophitia e che sarà il nuovo detentore della leggendaria spada.

Le informazioni si contano davvero sulle dita d'una mano, a parte la contentezza per l'annuncio c'è davvero poco altro, non fosse per le dichiarazioni subito dopo la presentazione. Quelle di un ritorno alla grande di personaggi storici rinnovati, ma con intatte le loro caratteristiche principali. Uno story mode corposo, in cui ognuno dei combattenti avrà i suoi momenti di esaltazione, in una storia globale che racconterà l'avventura di Patroclos, attorno al quale si risolveranno tutte le vicende. Il team sta anche pensando all'implementazione di modalità che prevedano l'uso di Move e Kinect, tecnologie che reputa molto interessanti e che vorrebbe, però poter sfruttare al meglio. Al vaglio c'è anche l'implementazione della condivisione di contenuti tramite Twitter e Facebook, con opzioni che prevedano, magari, la condivisione di replay e screenshot, ma è davvero troppo presto per parlarne. Quel che si sa di certo è che l'affetto della community dei giocatori è uno dei fattori più importanti. Torneranno anche i protagonisti di altre serie famosi, quei cameo che tanta fortuna hanno avuto nelle precedenti incarnazioni, ma con un'uscita su PlayStation 3 e Xbox 360 nel 2012, di strada se ne deve fare ancora tanta, prima d'arrivare a certi dettagli. Così come bisognerà attendere qualche mese prima di parlare dei fondali e della possibilità che ci si possa interagire in qualche modo. Insomma, per adesso è tutto, come si suol dire, ma almeno possiamo cominciare a segnare sui radar Soul Calibur V.

CERTEZZE

  • La storia avrà un ruolo importante
  • Combattimenti più dinamici rispetto al passato

DUBBI

  • Bisognerà lavorare molto sulla componente online