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Ti rubo la macchina!

Su e giù per San Francisco grazie ad Ubisoft

PROVATO di Matteo Santicchia   —   08/06/2011
Driver: San Francisco
Driver: San Francisco
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Versione testata: PlayStation 3

Presso lo stand Ubisoft abbiamo avuto la possibilità di passare del tempo insieme a Driver: San Francisco, impegnandoci una delle molte tipologie di gioco multiplayer, e andando a zonzo per la città sfruttando le mille cose da fare nella modalità libera.

Ti rubo la macchina!

Niente single player, per quello dovremo aspettare un futuro incontro da qui al primo settembre, data di uscita del gioco. Tanto nella campagna, quanto nel multiplayer, tutto ruoterà sull'abilità del protagonista chiamata Shift, che gli permette di cambiare macchina al volo, entrando di fatto nel corpo degli altri automobilisti, utilizzando una visuale "satellitare" attivabile col tasto X. Con lo stick destro è poi possibile scegliere quanto in alto si vuole salire, in modo da avere sott'occhio il traffico di un isolato o di tutta la città.

Sempre più in alto

Questa capacità viene giustificata usando uno stratagemma classico quando ci sono importanti cambi di rotta, quando insomma si vuole dare una sferzata improvvisa alla storia che si sta raccontando. Il protagonista è in coma, i suoi poteri sono solo nella sua mente. Nella modalità di gioco chiamata Shift Tag ciò è fondamentale al pari della guida stessa visto che si è impegnati in una sorta di corsa uno contro tutti, in cui sia chi insegue che chi fugge può cambiare macchina al volo, sfruttando la mappa a volo d'uccello. La cosa interessante è che per incocciare l'avversario è necessario scegliere in continuazione la vettura giusta, rinunciando di fatto agli inseguimenti più lunghi, e cambiando auto alla bisogna per anticipare gli spostamenti dell'avversario tagliandoli la strada. All'inzio questa modalità è piuttosto spiazzante, perchè di fatto l'enfasi è posta non tanto sulla guida quanto sullo shift con i tempi giusti. Ma è bastato prendere mano con il sistema di controllo per divertirsi molto, in un tripudio di vetture che passano di mano e imprevisti cambi di traiettoria, il tutto in una città viva e pulsante, e non in un circuito, con tutto quello che ne consegue in termini di traffico. Delle altre modalità di gioco si sa praticamente nulla, le uniche informazioni riguardano il loro numero, siamo intorno alle dieci tipologie, da quelle più classiche di corsa pura, a quelle più strutturate come guardia e ladri e cattura la bandiera. Le stesse meccaniche di cambio auto sono alla base della modalità libera. In questo caso la mappa è punteggiata da decine di attività da intraprendere in totale libertà, decidendo quindi se partecipare a corse su giu per i saliscendi di San Francisco, derapare o saltare per un tot di metri, o sempre per esempio, mantenere una certa velocità facendo attenzione al traffico.

Ti rubo la macchina!

Anche qui lo shift diventa necessario, non solo per motivi prettamente di gestione della mappa, ma anche perché molte missioni implicano cambi rapidi, e ponderati delle auto. Da un punto di vista tecnico il lavoro di Reflections è sicuramente piacevole, ma non fa certamente gridare al miracolo. A colpire è la vita della città, sempre affollata e con tanto traffico sullo schermo, che insomma non da mai l'impressione di essere un immenso parco giochi mezzo vuoto dove scorazzare liberamente. Tante le vetture presenti, ognuna con una bella fisica di guida e prestazioni peculiari. Inoltre oltre alle muscle car, vecchie e nuove, abbiamo incontrato anche diverse vetture d'epoca come delle Lamborghini degli anni settanta, mentre sul versante delle novità, almeno per il territorio americano, faceva bella mostra di se una bella Fiat 500 Abarth. Insomma questo primo incontro col gioco ci ha piacevolmente sorpreso, fermo restando l'esiguità della prova. Positivo il giudizio sulle meccaniche di cambio, che appaiono perfettamente integrate e ben implementate.

CERTEZZE

  • Le meccaniche di cambio funzionano
  • Il multiplayer diverte
  • Tante vetture da guidare

DUBBI

  • Single player da scoprire