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Ritmo e divertimento

Dopo due edizioni portatili, il più assurdo gioco musicale di sempre approda anche su Wii

ANTEPRIMA di Christian Colli   —   11/06/2011
Beat the Beat: Rhythm Paradise
Beat the Beat: Rhythm Paradise
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Rhythm Heaven è un franchise poco conosciuto in Europa: la prima edizione per Game Boy Advance non valicò mai i confini giapponesi mentre la seconda edizione per Nintendo DS è giunta nel nostro continente con il titolo Rhythm Paradise.

Ritmo e divertimento

Benché la versione per Wii proposta sullo showfloor dell'E3 fosse ancora quella giapponese, Nintendo ha confermato la volontà di localizzare questa nuova edizione anche per l'occidente: in quel caso, Rhythm Heaven per Wii potrebbe diventare uno dei titoli da tenere d'occhio nei prossimi mesi, nonostante l'impronta dichiaratamente casual e bizzarra che caratterizza l'intero gameplay, sempre se così si può chiamare. Confusi? Continuate a leggere.

Un, due, tre

Rhythm Heaven è stato partorito dalle menti geniali dietro alla serie Wario Ware, cosa che lascia già presagire le follie delle sfide che dovremo affrontare a ogni partita. Il titolo è fondamentalmente composto da una serie di mini-giochi singoli e combinati tra loro, accomunati da una meccanica di base intuitiva e astrusa, incentrata completamente sul ritmo musicale. Se nella versione per Nintendo DS giunta in Europa i giocatori dovevano toccare il touch-screen con il pennino per stare dietro al ritmo, in questa nuova edizione per Wii si torna alle origini e al primo installment per Game Boy Advance, con l'interazione relegata alla pressione dei tasti A e B, singolarmente o in contemporanea. Ma come funziona esattamente Rhythm Heaven? In realtà è abbastanza semplice: il giocatore deve partecipare a delle sfide assolutamente strampalate basando le sue interazioni con i tasti sul ritmo della musica di gioco.

Ritmo e divertimento

Un esempio pratico è quello di uno dei minigiochi presentati in fiera, in cui un samurai deve affettare i demoni che emergono da una nuvola nera: quando appaiono un paio d'occhi il giocatore deve premere A e quando appaiono molti più occhi bisognerà premere ripetutamente A e B per colpire i demoni che usciranno a raffica dalla loro tana. Ogni minigioco propone un ritmo e una meccanica differente e delle semplici sessioni di allenamento permettono di prendere confidenza con il ritmo e le dinamiche di ogni sfida prima di affrontarla seriamente. Anche perché durante le partite vere e proprie i giocatori non potranno fidarsi di tutti i loro sensi: spesso alcuni artifici grafici occultano la visione dell'azione sullo schermo, costringendo il giocatore ad affidarsi unicamente all'udito e al proprio senso del ritmo.

Minigiochi per tutti?

Rhythm Heaven proporrà un numero imprecisato, ma sicuramente elevatissimo, di minigiochi musicali con i quali cimentarsi. Durante l'E3 ne è stato mostrato uno piuttosto accattivante in cui il giocatore, a bordo di un aeroplano, deve sostanzialmente giocare a badminton con un animaletto alla guida di un altro velivolo. Neanche a dirlo, potremo respingere la pallina premendo a tempo i tasti del controller, ma a volte la distanza dall'avversario muterà drasticamente il ritmo e in altri casi le nuvole copriranno l'immagine impedendoci di vedere le animazioni di avversari e pallina. Un'altra demo mostrava un bizzarro livello in cui il giocatore deve prendere dei piselli con una forchetta e in un altro livello bisognerà premere i pulsanti per montare degli inquietanti robottini. La varietà delle sfide è insomma notevole e ci saranno svariate modalità di gioco che contribuiranno a rendere l'esperienza il più longeva possibile, nei limiti della tipologia di gioco a cui appartiene Rhythm Heaven, naturalmente.

Ritmo e divertimento

Ci sono due comuni denominatori per quanto riguarda i minigiochi proposti nel pacchetto: in primo luogo, lo stile visivo coloratissimo e minimalista, che ricorda il già citato Wario Ware e pur non facendo gridare al miracolo si rileva piacevole e bizzarro quanto basta, adattissimo alla follia dello stile di gioco; il secondo elemento comune è naturalmente la colonna sonora, composta dal giapponese Tsunku: non parliamo ovviamente di musichette rilassanti, ma piuttosto di brani pop estremamente ritmici e martellanti, del tipo che resta in testa per qualche ora dopo aver spento la console. Pur non essendo un titolo importante, l'unicità e follia di Rhythm Heaven lo rendono certamente appetibile agli amanti dei giochi musicali e delle compilation di minigiochi spiccatamente casual.

CERTEZZE

  • Ampia varietà di minigiochi
  • Qualità della colonna sonora consistente

DUBBI

  • Resterà un gioco di nicchia
  • Potrebbe annoiare in poco tempo