Un milione di dollari di montepremi. Seguiamo il torneo con il rimpianto di aver smesso di giocare online da troppo, un po' di soldi fanno sempre comodo. Le squadre che sono arrivate fino a Los Angeles, dopo aver vinto i tornei nazionali di Black Ops, sono trentadue. L'Italia è presente.
In uno degli enormi hangar centinaia di postazioni hanno ospitato il torneo che si svolgeva sfidandosi su quattro modalità differenti nelle nuove mappe di Modern Warfare 3. I giocatori hanno dovuto improvvisare su mappe sconosciute. La squadra italiana. I ragazzi del TeamFlash, ovvero i gemelli abruzzesi Andrea e Alessio Leonelli, il capitano, il romano Giorgio Calandrelli e il riminease Massimiliano Fabbri, hanno combattuto con onore arrivando fino agli ottavi, dove l'incontro con la squadra inglese, il Team apeX, è stato fatale. I nostri ragazzi erano superiori nelle kill, ma difettavano nel gioco di squadra. Pare che l'assenza di una colonna portante del team, rimasto a casa perché minorenne, abbia pesato sulla prestazione finale. In calce a questo articolo troverete la nostra intervista ai ragazzi.
Usa VS Europa
America e Inghilterra sono arrivate alla finalissima. La partita è stata giocata sul mega palco che avrebbe ospitato di lì a poco il concerto di Kanye West. Migliaia di fan urlanti hanno assistito all'evento finale. La squadra americana degli Optics ha subito dominato con un 4 - 1 il Capture the Flag nella mappa Dome. Nel secondo round, Domination, sulla mappa Resistance, l'uomo punti degli Optics era inarrestabile. Il match si è concluso con una carneficina e il risultato schiacciante di 208 a 128. Gli americani erano quindi due a zero, ponendo da subito una spada di Damocle sulla squadra inglese. In Kill Domination, la nuova modalità di MW3, gli inglesi della squadra Infinity si sono rivelati i campioni del torneo, ammazzando forsennatamente nella mappa Village e chiudendo il round con più di dieci kill rispetto agli avversari. Il punteggio a questo punto era di due a uno per la squadra americana. Dopo sei round di Search and Destroy, gli Optics schiacciano gli Infinity 4 a 2, vincendo il torneo con un punteggio finale di tre a uno che li consacra campioni del mondo. La squadra inglese ha combattuto bene, coordinandosi al meglio e lavorando di squadra, ma la superiorità degli americani ha portato a un (quasi) cappotto indiscutibile.
Gli Optics portano a casa 400 mila dollari. Ragazzi che lavorano per mantenersi agli studi, a cui i soldi faranno sicuramente comodo. Gli inglesi non rimangono a mani vuote, dividendosi in quattro i 200 mila dollari del secondo posto. I partecipanti al torneo non erano professionisti, ma semplici appassionati che hanno fatto gruppo conoscendosi durante le sessioni in multiplayer. Come dire, lo possiamo fare anche noi. Molti di loro hanno sempre giocato nella sicurezza della propria stanza, non dev'esser stato facile affrontare il frastuono, le telecamere, le interviste, ma soprattutto la responsabilità di portare la bandiera del proprio paese. Degni di nota: una fantomatica squadra tutta al femminile che non abbiamo trovato nonostante una ricerca di ore, spese chiedendone in giro senza successo (il sospetto è che fosse una bufala ad arte dei Pr Activision); centinaia di persone che facevano la fila per partecipare a piccoli tornei collaterali sulle mappe di Black Ops (non potevano giocare a casa?); la difficoltà a seguire le partite, guardare su tanti schermi la soggettiva dei giocatori porta alla nausea; la bravura dei commentatori, che riuscivano invece a seguire il tutto, chiacchierando per minuti senza annoiare. Ed infine degna di nota è stata la bravura degli italiani, che hanno schiantato i tedeschi considerati tra i migliori giocatori d'Europa. L'anno prossimo ci proviamo anche noi, e chissà di non riuscire nell'epica sfida, magari falsificando qualche documento per far entrare in squadra un quattordicenne assatanato. Se ci sei, batti un colpo!