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Google Pixel 9a, la recensione dello smartphone Pixel che convince di più

Ad alcuni mesi dal lancio del Pixel 9 e 9 Pro, arriva sul mercato anche il Pixel 9a a completare la gamma degli smartphone di Google. Sarà capace di bissare il successo del predecessore?

RECENSIONE di Andrea Palmisano   —   10/04/2025
Il Pixel 9a nelle colorazioni disponibili sul mercato
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Il debutto del modello più economico della serie Google Pixel di quest'anno, il Pixel 9a, non è stato del tutto lineare come si sarebbero attesi dalle parti di Mountain View. Il lancio infatti è stato posticipato di alcune settimane proprio quando lo smartphone era praticamente già pronto per la distribuzione, e i sample per le recensioni erano già nelle mani di alcuni membri della stampa del settore (noi compresi).

Sebbene non ci siano state dichiarazioni ufficiali a spiegare i motivi precisi del contrattempo, pare che il problema fosse relativo ad un surriscaldamento eccessivo nella zona fotocamera, forse legato ad una partita difettosa di un componente. Ad ogni modo, Google ha risolto rapidamente la faccenda e il telefono è ora destinato a debuttare, per davvero, sul mercato.

Il Pixel 9a ha una doppia fotocamera da 48 + 13 MP
Il Pixel 9a ha una doppia fotocamera da 48 + 13 MP

Al di là di questo inconsueto incidente di percorso, l'interesse nei confronti del Pixel 9a è comunque molto alto: d'altra parte la variante meno costosa dei Pixel ha da sempre raccolto un buon successo di pubblico, confermandosi come una scelta solida, concreta e capace anche di dare notevoli soddisfazioni senza troppe rinunce rispetto ai fratelli maggiori. L'uscita posticipata rispetto a questi ultimi ha però creato ripercussioni inevitabili nel confronto dei listini, e anche stavolta le cose non sembrano essere diverse.

Ad ogni modo, dopo aver apprezzato Pixel 9 e 9 Pro, è finalmente giunto anche il momento della recensione del Google Pixel 9a.

Caratteristiche tecniche di Google Pixel 9a

Come da tradizione, anche il modello più economico della serie mantiene lo stesso SoC dei più costosi, ovvero il Tensor G4 accompagnato dal coprocessore di sicurezza Titan M2: si tratta di una combinazione che ormai conosciamo benissimo, un chip octa-core con processo produttivo a 4 nanometri molto efficiente e particolarmente indirizzato alle funzioni di intelligenza artificiale.

Ricordiamo che allo stato attuale Google è in una sorta di fase di passaggio, perché il Tensor G4 sarà l'ultimo SoC prodotto nelle fonderie Samsung, mentre dalla prossima generazione il G5 passerà in quelle di TSMC, più efficienti dal punto di vista energetico e termico. Un bel cambiamento che auspicabilmente permetterà ai Pixel di fare un salto in avanti a livello prestazionale, visto che i benchmark hanno sempre lasciato un po' a desiderare al di là dell'eccellente ottimizzazione dell'hardware.

Il Pixel 9a continua la fortunata tradizione dei modelli economici di Google
Il Pixel 9a continua la fortunata tradizione dei modelli economici di Google

Le memorie sono da 8 GB per quanto riguarda la RAM, in un unico taglio, mentre per la capacità di archiviazione si può scegliere tra 128 e 256 GB UFS 3.1. Il Pixel 9a rimane quindi un telefono poco adatto per chi ha necessità di mantenere molti dati nella memoria locale, costringendo a passare ai modelli superiori per trovare capacità maggiori. Anche la memoria RAM, pur essendo del tutto sufficiente per l'utilizzo nella maggior parte degli ambiti, genera ripercussioni sulle funzioni di intelligenza artificiale, come vedremo in seguito.

Da segnalare poi che il modem montato sul Pixel 9a è ancora l'Exynos 5300 dei Pixel 8, a differenza del più recente Exynos 5400 dei Pixel 9 e 9 Pro: questo è causa anche dell'assenza della modalità SOS satellitare in questo nuovo modello che, come ricordiamo, consente di mandare SMS di emergenza appunto via satellite quando non sono disponibili le reti cellulare e Wi-Fi.

Interessante infine la certificazione IP68, migliorata rispetto alla IP67 del predecessore grazie all'uso dei nuovi materiali. Non siamo ancora ai massimi livelli del settore, ma si tratta comunque di un traguardo importante che offre un buon fattore di protezione da acqua e polvere.

Scheda tecnica Google Pixel 9a

  • Dimensioni: 154,7 x 73,3 x 8,9 mm
  • Peso: 185,9 grammi
  • Display:
    • pOLED da 6.3"
    • Risoluzione 1080 x 2424
    • Refresh rate a 120 Hz
    • Luminosità di picco 2700 nit
    • Aspect Ratio 20:9
  • SoC: Google Tensor G4
  • RAM: 8 GB di tipo LPDDR5x
  • Storage: 128/256 GB
  • Fotocamere posteriori:
    • Principale 48 MP Quad PD Dual Pixel con OIS & CLAF, ƒ/1.7
    • Grandangolare Ultra-Wide 13 MP camera, ƒ/2.2, 120°
  • Fotocamera frontale:
    • Principale 13 MP, f/2.2
  • Connettività Wi-Fi: Wi-Fi 6E with 2.4GHz+5GHz+6GHz, 2x2 MIMO
  • Bluetooth: 5.3
  • Sensori: NFC, Accelerometro, Giroscopio, Bussola elettronica, Prossimità, Impronta Digitale
  • Resistenza agli elementi: Certificazione IP68
  • Batteria: 5100 mAh
  • Prezzo:
    • 8 GB RAM + 128 GB Storage | 549€
    • 8 GB RAM + 256 GB Storage | 649€

Design

Per quanto riguarda il design, il Pixel 9a mostra in maniera abbastanza inusuale scelte stilistiche uniche, che lo differenziano non solo dal diretto predecessore, ma anche dagli altri modelli della linea Pixel 9.

Il fattore estetico principale che sostiene tale affermazione è legato all'isola della fotocamera che, pur con gli obiettivi adagiati esattamente nella stessa posizione dell'8a, ora non sono all'interno del fascione che attraversava l'intero dorso del telefono bensì quasi totalmente affogati nella scocca, con una protrusione praticamente irrilevante. Ci vuole un attimo per far trovare l'occhio a proprio agio con questa scelta, semplicemente perché siamo ormai abituati a isole della fotocamera sempre più voluminose, appariscenti e ingombranti, vero e proprio elemento distintivo scelto da molti produttori per rendere riconoscibili i propri smartphone. Qua invece la direzione è opposta, nel segno di un minimalismo e una semplicità che si fa apprezzare nel corso del tempo.

Il retro con le camere a filo scocca è molto originale
Il retro con le camere a filo scocca è molto originale

Oltre a questo ci sono novità anche per la scocca, che è ora in alluminio satinato come sul Pixel 9, a cui si aggiunge però un pannello in policarbonato opaco che inibisce la permanenza delle impronte e garantisce un'ottima resistenza ai graffi.

Da segnalare che anche stavolta il Pixel 9a non è più un modello compatto e di fatto non è più la scelta preferenziale per chi desidera uno smartphone dalle misure ridotte: infatti i 154,7 x 73,3 x 8,9 mm sono superiori sia in altezza che in larghezza e in profondità - seppur di poco - ai 152,8 x 72 x 8,5 mm di Pixel 9 e 9 Pro, e questo è legato sostanzialmente al fatto che le cornici attorno al display sono meno sottili.

Il peso invece, visto il maggior uso di plastica al posto del vetro, è leggermente inferiore, fermandosi a 185,9 grammi, mentre gli altri sfiorano i 200.

I colori disponibili sono quattro: Nero Ossidiana e Grigio Creta che sono condivisi con gli altri Pixel 9, Rosa Peonia come sul Pixel 9, e infine il Viola Ametista esclusivo di questo modello.

Il Pixel 9a è un bel telefono, compatto e gradevole
Il Pixel 9a è un bel telefono, compatto e gradevole

Display

Lo schermo del Pixel 9a condivide molte caratteristiche con il Pixel 9: in entrambi i casi si tratta infatti di un pannello OLED Display Actua da 6,3 pollici con una luminosità massima dichiarata fino a 1800 nit in HDR e 2700 nit di picco. La risoluzione è 1080 x 2424 con densità di 422 ppi.

Non si tratta però di un display LTPO, di conseguenza il refresh è bloccato sui due step 60/120 Hz. Per abilitare la frequenza più elevata ricordate che è necessario attivarla attraverso l'apposita opzione nel menu dedicato, dal momento che di default è spenta. La protezione è garantita dal Gorilla Glass 3, anche se sul modello superiore c'è il più resistente Gorilla Glass Victus 2.

I bordi dello schermo sono abbastanza pronunciati
I bordi dello schermo sono abbastanza pronunciati

Il rapporto di contrasto è inferiore rispetto al 9 e 9 Pro, ciò nonostante si tratta di un display molto buono a tutto tondo, con un'ottima resa dei colori, brillante ed estremamente valido considerata la fascia di prezzo e dalle prestazioni per larghissima parte assimilabili a quelle del fratello maggiore. La luminosità elevata poi si fa apprezzare sia nei contenuti HDR che ovviamente per la leggibilità sotto la luce diretta del sole. Sono supportati HDR10 and HDR10+, la certificazione Widevine L1 ma non Dolby Vision.

Le cornici non sono affatto sottili, ma rispetto al predecessore sono più simmetriche lungo tutti i lati, offrendo quindi una migliore resa estetica.

Ottimo il sensore ultrasonico di impronte, introdotto con la scorsa generazione e che si conferma quindi estremamente rapido e preciso.

Il display è di ottima qualità, eccellente per la fascia di prezzo
Il display è di ottima qualità, eccellente per la fascia di prezzo

Fotocamere

Il Pixel 9a conferma la doppia camera wide + ultrawide, ma rispetto al predecessore sulla carta sembra esserci stato un passo indietro: la principale infatti scende da 64 a 48 MP con dimensioni di 1/1.95", quindi anche più piccolo di quello montato sull'8a. Si tratta di un Samsung ISOCELL GN8 f/1.7 con stabilizzazione ottica che comunque in realtà non mostra affatto problemi particolari, confermando che su Pixel il sensore ha sempre un'importanza non assoluta: molto del merito infatti è da dare al software fotografico di Google e agli algoritmi della casa di Mountain View, che fanno un lavoro eccezionale nel restituire sempre scatti di ottima qualità, sicuramente tra i migliori in assoluto per la fascia di prezzo.

Il Pixel 9a è un ottimo telefono per il punta e scatta
Il Pixel 9a è un ottimo telefono per il punta e scatta

Le immagini sono nitide, ricche di dettaglio e con colori saturi e brillanti, e inoltre la compatibilità con l'Ultra HDR aumenta ulteriormente la luminosità delle parti chiare delle foto restituendo un effetto su schermo di maggiore impatto, sebbene meno realistico. Non essendoci un obiettivo tele, lo zoom 2x riesce a far mantenere buone caratteristiche all'immagine, senza significativa perdita di dettagli.

Ottimi anche i risultati in modalità notturna, con un'ampia gamma dinamica e un basso livello di rumore che consente di mantenere tanto dettaglio e colori accurati e fedeli.

L'ultrawide resta invece la stessa dell'anno scorso, con un sensore Sony IMX787 da 13 MP e f/2.2 che conferma le grandi qualità già riconosciutegli, con scatti precisi e dettagliati, luminosi e dai colori vividi.

Per quanto riguarda i video, questi possono raggiungere i 4K a 60 FPS, sebbene a questa impostazione massima non risulti disponibile l'HDR, il miglioramento vocale (che ripulisce l'audio dai rumori ambientali) né la stabilizzazione "attiva", ovvero quella capace di agire anche sulle scene più movimentate. Per potere attivare queste caratteristiche è necessario scendere di risoluzione o FPS. Ad ogni modo anche i filmati sono molto buoni, senza dubbio capaci di soddisfare anche gli utenti più esigenti.

Infine la selfie camera, anch'essa una Sony IMX787 da 13 MP che è possibile gestire a zoom 1x e 1.4x. Buoni anche in questo caso gli scatti, perfettamente adeguati all'ambito di utilizzo.

Batteria

Google ha scelto di non risparmiarsi per quanto riguarda la batteria, che infatti sul Pixel 9a può contare su una capacità di ben 5100 mAh: un bell'aumento rispetto all'8a (4492 mAh), ma anche superiore ai 4700 mAh di Pixel 9a e 9a Pro e addirittura un filo oltre i 5060 mAh del 9 Pro XL. Questo determina un'autonomia notevole, nell'ordine delle 30 ore dichiarate con un uso tipico, contro le 24 ore degli altri modelli della serie.

Manca una ricarica realmente rapida, ma l'autonomia è assolutamente ottima
Manca una ricarica realmente rapida, ma l'autonomia è assolutamente ottima

Di conseguenza il Pixel 9a diventa una scelta interessante proprio per chi ha bisogno di uno smartphone dotato di tanta autonomia, per arrivare con sicurezza alla fine della giornata anche con un uso intensivo o molte telefonate. Nella nostra prova abbiamo davvero apprezzato la durata della batteria, che offre risultati tutt'altro che banali, permettendo di raggiungere senza alcun problema i due giorni.

La velocità di ricarica arriva a 23 W via cavo e 7.5 W wireless, col primo valore che migliora leggermente i 18 W del Pixel 8a. Non siamo chiaramente nell'ordine delle ricariche ultra veloci di altri telefoni, ma in generale questa non sembra una strada che Google ha intenzione di percorrere viste le prestazioni in tal senso anche degli altri modelli della serie 9.

Malgrado ci sia la ricarica wireless infine, a differenza degli altri Pixel 9 qua non troviamo la funzione Condividi Batteria, che consente appunto di ricaricare altri dispositivi in modalità senza fili.

Videogiochi e prestazioni

Inevitabilmente parlando di prestazioni con questo Pixel 9a torniamo a ripetere quanto detto in occasione delle recensioni dei modelli superiori, semplicemente perché il SoC è lo stesso così come la resa nei diversi ambiti di applicazione. Quindi, nell'uso normale lo smartphone di Google è un prodotto incredibilmente godibile, perché la sua ottimizzazione garantisce una fluidità e una reattività eccezionali, al vertice della categoria. Fulmineo nel passaggio da un'app all'altra, sostanzialmente privo di rallentamenti e bug, il Pixel 9a è un telefono che semplicemente funziona bene.

Pur coi limiti del Tensor G4 non è un problema giocare sul Pixel 9a
Pur coi limiti del Tensor G4 non è un problema giocare sul Pixel 9a

Certo non si tratta di un gaming phone, questo è chiaro. Se siete alla ricerca di uno smartphone molto spinto a livello prestazionale per giocare senza compromessi, è necessario guardare altrove perché in questa fascia di prezzo si trovano diverse alternative meglio indirizzate verso questo ambito di utilizzo. Detto questo, si possono tranquillamente far girare anche i giochi graficamente più impegnativi, scendendo a qualche piccolo compromesso.

Il Tensor G4 è però un SoC dalla potenza bruta modesta, che non può reggere il confronto con la concorrenza diretta sotto questo punto di vista e i benchmark lo dicono chiaramente, andando piuttosto vicino ai risultati registrati col 9 e 9 Pro.

A differenza dei fratelli maggiori però, il Pixel 9a ha dimostrato una gestione notevolmente migliore del thermal throttling, con una dissipazione del calore più efficace: non sappiamo se a livello ingegneristico ci siano novità sostanziali, sta di fatto che la camera a vapore riesce a lavorare particolarmente bene, mantenendo prestazioni pressoché costanti anche sotto stress prolungato.

Visto che in questo ambito Google non ha fornito grandi dettagli, abbiamo voluto riprovare lo stesso stress test sul Pixel 9 Pro XL, per scoprire se si tratta effettivamente unicamente di una migliore gestione del calore a livello hardware oppure se gli aggiornamenti del software hanno portato a correggere il difetto in generale su tutta la linea di Pixel 9. Ebbene, possiamo dire che sono entrambe le cose: è vero che il Pixel 9 Pro XL oggi, con Android 15 e lo stesso identico sistema operativo del Pixel 9a, ci ha restituito una stabilità migliorata del 79.7% contro il 68.5% del lancio con Android 14, ma il nuovo arrivato comunque mette la testa un bel po' avanti grazie al valore record, per la famiglia Pixel 9, di 88.9%.

Per questo motivo i benchmark di cui sopra sono sensibilmente superiori anche agli stessi di Pixel 9 e 9 Pro, con un primato inatteso per il telefono "economico" di casa Google.

In linea di massima comunque, il Tensor G4 è un SoC che sembra trovare più senso su uno smartphone di fascia media, coi suoi limiti che stridono molto meno rispetto ai flagship.

I risultati dello stress test di 3DMark Wild Life Extreme
I risultati dello stress test di 3DMark Wild Life Extreme

Esperienza d'uso

Pixel 9a nasce con l'ultima versione di Android, la 15, e ovviamente è in primissima fila per quanto riguarda aggiornamenti di sicurezza e correzioni. L'esperienza è quindi quella stock del sistema operativo di Google, per la gioia di chi preferisce la pulizia ed essenzialità rispetto alle proposte più articolate di qualche concorrente. Non ci sono distinguo rispetto agli altri Pixel 9, per cui non ci soffermeremo più di tanto su questo aspetto.

Il Pixel 9a esce con Android 15 e 7 anni di aggiornamenti garantiti
Il Pixel 9a esce con Android 15 e 7 anni di aggiornamenti garantiti

Come dicevamo invece in apertura di recensione, la scelta di montare "solo" 8 GB di RAM determina alcune limitazioni per quanto riguarda Gemini, ovvero l'assistente di intelligenza artificiale di Google che sul Pixel 9a gira in versione "ridotta". A differenza infatti dei modelli superiori che, grazie ai 12 o 16 GB di RAM possono contare sul modello di IA on-device chiamato Gemini Nano XS, sul nuovo arrivato ci si deve accontentare di Gemini Nano 1.0 XXS, ovvero lo stesso modello che gira sul Pixel 8 (anch'esso con 8 GB di RAM).

Tra le rinunce a cui devono sottostare gli utenti del Pixel 9a c'è l'assenza dell'app Pixel Screenshot, che utilizza Gemini per rendere le schermate ricercabili e intelligenti, e della funzione Call Notes, capace di generare riassunti automatici delle chiamate vocali.

Tutto ciò restituisce un ulteriore elemento di differenziazione all'interno della linea Pixel 9, segnando confini che in passato erano un po' più sfumati: ora è chiaro che il fattore dell'IA è un aspetto di cui tener conto, e che necessariamente spinge chi è interessato alle funzioni avanzate a rivolgersi ai modelli superiori più costosi. Proprio per questo motivo, il Pixel 9a è di fatto il primo "serie a" a dover rinunciare a funzionalità software rilevanti rispetto ai modelli superiori, una distanza destinata probabilmente ad amplificarsi negli anni a venire.

Ad ogni modo Gemini è presente in molti altri aspetti su Pixel 9a, dimostrando le qualità dell'intelligenza artificiale di Google che rappresenta un fiore all'occhiello dell'offerta degli smartphone del colosso americano.

Il Pixel 9a diventerà probabilmente un nuovo best seller non appena i prezzi di listino caleranno un po'
Il Pixel 9a diventerà probabilmente un nuovo best seller non appena i prezzi di listino caleranno un po'

E ovviamente anche su Pixel 9a è confermato l'eccellente programma di aggiornamenti, garantiti per 7 anni tra major update e patch di sicurezza: un fattore che dovrebbe essere tenuto in primo piano da chi ha intenzione di comprare uno smartphone e tenerlo a lungo.

Il prezzo infine che, se nella versione 8/128 GB conferma i 549€ del Pixel 8a, alza un po' l'asticella per l'8/256, che sale a 649€ rispetto ai 609€ dell'anno scorso. La distanza tra l'uscita di questo nuovo Pixel 9a e i modelli superiori determina però al lancio lo stesso problema del passato, ovvero il fatto che grazie ai fisiologici sconti ora il Pixel 9 si può trovare grossomodo alle stesse cifre, o poco più.

Ovviamente in una situazione di questo tipo non esiste motivo per preferire il 9a, che dovrà quindi attendere qualche settimana per poter trovare una collocazione di prezzo sensata. A quel punto diventerà un'eccellente opzione per la fascia sotto i 500€, esattamente come lo è stato il predecessore: poco ma sicuro.

Conclusioni

Prezzo 549 € / 649 €

Multiplayer.it

8.5

Partiamo dal presupposto che, esattamente come l'anno scorso, sarebbe folle acquistare il Google Pixel 9a al prezzo di lancio, perché alla stessa cifra oggi ci si porta a casa il Pixel 9 liscio che è superiore in tutto. Quando tra qualche settimana però troverà la sua corretta collocazione, con ogni probabilità anche stavolta diventerà il modello della serie di maggior successo, semplicemente perché è il più equilibrato e soddisfacente nel rapporto qualità prezzo e in relazione alle capacità del SoC, che pur con le sue mille qualità presenta anche limiti poco digeribili in ambito flagship.

PRO

  • Equilibrato, piacevole, concreto
  • Design originale e gradevole
  • Autonomia eccellente

CONTRO

  • Il prezzo di lancio è anche quest'anno un problema
  • Ricarica abbastanza lenta
  • Gemini è in versione ridotta per colpa dei "soli" 8 GB di RAM