Gabriel Knight: The Beast Within
Linea: Adventure's Planet Publishing
Prezzo: 19,90€ circa
Storico: La prima uscita del gioco risale al 1995. I ragazzi di Adventure's Planet Publishing lo hanno ripreso dopo numerosi anni e lo hanno reso compatibile con i più recenti sistemi operativi (XP, Vista) mettendolo in un solo DVD. Quindi per giocare non c'è bisogno di patch o emulatori vari.
Primo Voto Multiplayer.it: N/D
Le vecchie avventure grafiche sono rimaste nel cuore di moltissimi appassionati. Alcune più di altre. Un personaggio nato all'apice del successo del genere punta e clicca di stampo SCUMM, ovvero Gabriel Knight, colpì la comunità dei giocatori per la bellezza con cui era stato tratteggiato da Jane Jensen, autrice di spicco di Sierra Entertainment, formatasi a fianco di Roberta Williams. Era il 1993 e Sins of the Fathers catturò moltissimi appassionati di avventure grafiche che lo reputarono un capolavoro. Non passò molto tempo che venne annunciato il seguito, The Beast Within. Era l'inizio della diffusione dei CD-Rom come supporto dati, il 486 era il top, la svolta dal 2D al 3D era prepotentemente in corso d'opera e il sistema operativo più diffuso era il DOS. Gabriel Knight 2 uscì nel 1995 distribuito su vari CD e rappresentò uno dei momenti di massimo splendore del genere delle avventure rimpinzate di FMV. Jane Jensen superò la stessa Roberta Williams e il suo Phantasmagoria, creando un'intricata avventura caratterizzata da enigmi ben congegnati, una storia horror interessante, due personaggi da guidare, leggende riguardanti un lupo mannaro, un bell'intreccio politico / religioso... insomma, riuscì per la seconda volta a catturare i fan che decretarono il successo del titolo.
Purtroppo gli anni passano, i sistemi operativi cambiano e alcuni capolavori rischiano di essere dimenticati per l'impossibilità o la difficoltà di essere reperiti e fatti girare sui computer moderni. Qui arrivano i ragazzi di Adventure's Planet Publishing che hanno rieditato il gioco rendendolo compatibile con Windows XP, infilandolo in un solo DVD e aggiungendo al packaging un fumetto originale, ovviamente dedicato alla saga, di Adriano Bizzoco ed Emanuele Malassisi.
Un'operazione da veri appassionati che merita sicuramente un plauso da parte di tutta la comunità dei videogiocatori italiani, che potranno così godere di un'avventura affascinante capace di schiacciare sotto il peso della sua grandezza la maggior parte di quelle più recenti. Speriamo che l'operazione abbia il successo commerciale che merita e che abbia un seguito. Sono molti i classici che meriterebbero di essere rigiocati.
Painkiller Gold
Linea: Steam
Prezzo: 19,95$
Storico: Painkiller Gold comprende il gioco originale e l'espansione Battle Out of Hell.
Primo Voto Multiplayer.it: - N/D
C'è chi certi approcci proprio non li sopporta. Prendiamo ad esempio People Can Fly che, in pieno 2004, decise di tirare fuori un FPS che rifiutava tutte le innovazioni apportate al genere nel corso degli anni, da Wolfenstein 3D in poi. Painkiller, questo il nome del gioco, era un concentrato di rozzezza intesa come rifiuto completo del bon ton del genere: niente stealth, nessuna pretesa di realismo, nessun filo conduttore nella trama (vabbé... una mezza specie di trama c'era... ma chi l'ha mai considerata?) e nessuna logica consequenziale nei livelli che, nelle successioni più felici, hanno qualche assonanza ma mai una vera e propria continuità. Insomma, Painkiller è un FPS brutale in cui dovremo affrontare orde di nemici variopinti, che sembrano essere fuoriusciti da copertine di dischi metal, lungo una serie di livelli ambientati in luoghi ameni in cui il nostro unico scopo sarà quello di avanzare compiendo un massacro dietro l'altro. Bello? Più che altro esaltante. Il ritmo dell'azione e il bel design di alcuni livelli, ad esempio quello del teatro, fanno dimenticare di trovarsi di fronte ad un prodotto di una superficialità estrema. Si spara. Alcune armi sono ben fatte e divertenti da utilizzare, altre sono abbastanza anonime. I boss sono grossi e fanno ancora oggi impressione, nonostante il motore grafico mostri ormai più di qualche difetto di troppo. Insomma, Painkiller "è" una filosofia di gioco che si può adorare ripensando al vecchio DooM ma che si può anche disprezzare se si considera la totale mancanza di novità.
L'espansione aggiunge un intero capitolo single player che, sommato agli altri cinque del gioco base, rendono l'esperienza piuttosto longeva. Il multiplayer è ancora piuttosto frequentato nonostante gli anni trascorsi dal rilascio, quindi acquistandolo non si rischia di trovare i server perennemente vuoti.
Guilty Gear X2 #Reload
Linea: Best of Atari
Prezzo: N/D
Storico: Il primo Guilty Gear risale al 1998 ed è uscito per la prima PlayStation. Ne esistono versioni per moltissimi sistemi (compreso il WonderSwann... wow!). La versione più recente, disponibile anche per Windows, è Guilty Gear Isuka, anche se sono in arrivo nuovi titoli inerenti il brand.
Primo Voto Multiplayer.it: N/D
Di piacchiaduro su PC ne esistono davvero pochi. In realtà eoni fa ne venne prodotto più di qualcuno (chi se lo ricorda, ad esempio, Pray for Death?) ma negli ultimi anni il genere può contare un numero veramente esiguo di rappresentanti. Oltretutto molti di questi nemmeno vengono distribuiti in Europa rimanendo relegati al mercato giapponese, dove l'amore per gli scontri uno contro uno fra personaggi improbabili non è mai morto (ne sia la riprova il successo di vendite di Virtua Fighter 5 per PS3, l'unico gioco in grado per ora di far smuovere le vendite della console di Sony). Ultimamente, però, Atari ha distribuito in Italia, in edizione budget, ben due picchiaduro bidimensionali di altissimo livello, appartenenti entrambi ad un brand molto famoso su console: Guilty Gear. La versione di cui parliamo in questo numero di A Volte li Scontano è la X2 #Reload, conosciuta anche come XX #Reload. Nel prossimo parleremo anche di Isuka, ma per ora accontentatevi.
Si tratta sostanzialmente di un picchiaduro sullo stile di Street Fighter 2 in cui dovremo scegliere uno tra una ventina di personaggi e sconfiggere una serie di avversari in sequenza per arrivare al boss finale che, manco a dirlo, andrà malmenato di santa ragione. La qualità del prodotto è decisamente elevata, con una grafica stile cartoon molto ben caratterizzata ed una quantità di personaggi tali da impegnare per ore anche l'appassionato più scafato. Le molte modalità di gioco presenti ne allungano ulteriormente la longevità. Peccato per la mancanza di una modalità multiplayer online che avrebbe reso X2 #Reload ancora migliore. L'assenza di degni rappresentanti del genere per PC dovrebbe essere un motivo sufficiente a spingervi all'acquisto di questo gioiellino, soprattutto se siete in crisi d'astinenza da combo.
Flatout 2
Linea: Steam
Prezzo: 19,95$
Storico: Niente di rilevante da segnalare.
Primo Voto Multiplayer.it: - 8,0 - Link all'articolo
Anche i possessori di PC ogni tanto vogliono vedere scintille e lamiere fatte a pezzi schizzare per il monitor, senza stare a pensare a come impostare la curva per non perdere 0,1 secondi rispetto agli avversari. Insomma, su console c'è la serie Burnout a riempire di gioia i fan degli incidenti spettacolari, ma su PC? Ci sono i due Flatout. Il concept è quello che ti aspetti: corri, arriva primo, accumula soldi per acquistare potenziamenti per l'auto e, in caso di necessità, compra proprio un'auto più potente. Bisogna superare un certo numero di gare per poter completare il gioco, gare che possono svolgersi sui terreni più diversi: da strade fangose a piste asfaltate, passando per circuiti urbani ed altri desertici. Insomma, la varietà c'è. Il difetto più grosso del gioco è sicuramente l'intelligenza artificiale delle auto guidate dalla CPU, che non sono molto competitive se non nei circuiti avanzati. Ad aggiungere varietà al tutto ci pensano i numerosi extra come le competizioni nelle arene, in cui bisogna cercare di fare più danni possibili agli avversari, o le corse su circuiti pensati appositamente per spingere al massimo l'acceleratore (i famosi ovali tanto diffusi negli Stati Uniti).
Oltre alle gare più classiche, ci saranno alcuni veri e propri sottogiochi di abilità da superare sempre a bordo di qualche veicolo. Ad esempio che ne dite di giocare a bowling usando il pilota della vostra auto per abbattere i birilli? E che ne dite di farlo passare dentro dei cerchi di fuoco? Divertente. Sì, decisamente.
Ovviamente il pezzo forte della produzione è il motore grafico, capace di gestire i danni dei veicoli in modo efficace e spettacolare. Gli incidenti sono talmente importanti per il gameplay che sono diventati un modo per accumulare soldi extra durante le gare. Basterà causare grossi incidenti cercando di distruggere completamente le auto avversarie. Non male, vero?
Blitzkrieg 2
Linea: CDV
Prezzo: 9.90€
Storico: Niente di rilevante da segnalare.
Primo Voto Multiplayer.it: 8,0 - Link all'articolo
C'era una volta il Panzer verrebbe da dire, pensando a quanto tempo è passato dalla Seconda Guerra Mondiale, ma si sa che la linea temporale nel mondo dei videogiochi si percorre in ambedue le direzioni. Tanto meglio, perché Blitzkrieg 2 è di quegli strategici che si fanno amare in fretta da giocatori di tipo diverso. Il maniaco della storia troverà infatti dettagliate introduzioni e filmati d'epoca, mentre il giocatore più diretto può contare sull'assenza della parte gestionale per entrare subito nel vivo del conflitto. E' per questo aspetto in particolare che
Dicevamo che Blitzkrieg 2 rappresenta una riproposta interessante, e questo anche per un tocco da gioco di ruolo che piace sempre a tutti; si da il caso infatti che se un artigliere ha fatto bene il suo dovere (leggi anche non è morto, compito essenziale del buon soldato), allora si troverà con una bella promozione, cosi che piangeremo lacrime più consistenti in caso di futura dipartita. Naturalmente la guerra è fatta anche di nomi ed ecco gli ufficiali, personalità indispensabili da assegnare alle divisioni, perchè grazie all'esperienza acquisita possono ideare nuove tattiche o impartire ordini più originali alle truppe svogliate. Insomma, se non fosse per l'lA a dire il vero un po' lunatica, tutto filerebbe liscio sul campo di battaglia ma per fortuna ci siete voi, che con pazienza potrete rimettere in carreggiata le truppe che si perdono in giro per i campi. Sebbene il genere degli strategici si riveli spesso elitario, questo titolo a prezzo budget in particolare, merita l'attenzione anche dei giocatori dal grilletto più arcade.
Bet On Soldier
Linea: Leader
Prezzo: 9.90€
Storico: Niente di rilevante da segnalare.
Primo Voto Multiplayer.it: 6,5 - Link all'articolo
Per quanto gli sparatutto non manchino mai sulle piattaforme PC, bisogna ammettere che Bet On Soldier riesce a inventarsi una scusa piuttosto originale per mandarvi in campo aperto come dispensatori di morte gratuita. Da un lato infatti c'è la storia del conflitto inter-galattico o inter-nazionale, insomma un disastroso scenario futuro dove chiunque può imbraccia un'arma, mentre dall'altro si intrecciano mortali duelli televisivi. Ora, non chiedetemi come mai nessuno spari sulla TV ma è cosi: mentre il mondo va alle ortiche lo show deve continuare ad andare on. Da brividi, ma nel mondo virtuale dei videogiochi si rivela una proposta intrigante, anche per la promessa di una modalità cooperativa con altri due mercenari che vi accompagneranno. Non dimentichiamoci poi che siete soldati "al soldo", altrimenti ve ne stareste in casa con la pistola in mano e i popcorn a guardare la televisione, perciò è vitale ottenere il giusto compenso per gli obiettivi raggiunti, che da bravi guerrafondai investirete in armature, add-on e, rullo di tamburi, nuove armi.
Purtroppo sulla carta si rivela tutto molto entusiasmante, mentre in pratica la noia prende presto il sopravvento sull'adrenalina. Gli scontri in campo aperto sono troppo semplici da concludere e i duelli televisivi mancano del pathos necessario a creare la giusta tensione, senza contare la poca originalità delle dinamiche vere e proprie che sottendono al gameplay. Peccato perchè qualcosa di buono in effetti fermentava sotto questa idea ma, dopo qualche anno potrebbe interessare solo ai possessori di macchine meno potenti, che dovendo rinunciare a F.E.A.R. potrebbero rifarsi un po' gli occhi con un titolo che comunque dalla sua vanta una veste grafica tutt'altro che mediocre. Fateci un pensiero se volete, ma potreste rimanere delusi, perchè sullo stesso genere i PC offrono quanto di meglio si possa trovare in commercio (nessuno ha detto Gears of War vero?).
Commandos 3
Linea: Leader
Prezzo: 9.90€
Storico: Niente di rilevante da segnalare.
Primo Voto Multiplayer.it: N/D
Fin dal principio non vogliamo mentirvi sul fatto che Commandos 3 potrebbe sembrare un tuffo nel passato della tecnica, per il dettaglio risibile e la risoluzione da telefono cellulare, se confrontato con qualunque titolo di ultima uscita. Non di meno pero, resta una serie che ha fatto la storia su PC, ed è in grado di tenervi svegli la notte anche ora che tutto sembra andare nella direzione opposta. Non c'è assolutamente traccia di azione frenetica neppure in questo terzo capitolo, ma l'adrenalina è garantita dalla tensione che accompagna ogni mossa. Mentre infatti un titolo come Blitzkrieg 2 si concentra sulla visibilità del conflitto, in Commandos 3 dovrete vestire i panni di quei soldati che da soli compivano azioni cruciali dietro le linee nemiche, senza che nessuno sapesse della loro esistenza. Come da copione, per quanto riguarda la serie firmata dal team di Pyro Studios, è di vitale importanza riuscire a gestire soldati con abilità totalmente diverse tra loro e complementari. Questo vuol dire che se uno è bravo a fare il cecchino e ha solo cinque colpi non c'è verso che ne spari sei o si metta a usare una mitragliatrice pesante. Lo stesso vale per l'esperto di infiltrazioni, che difficilmente guiderà un mezzo, quasi che toccare un volante lo sminuisse (no davvero, piuttosto si fa sparare).
La visuale isometrica e l'interfaccia grafica sono un valido aiuto per capire quello che accade dietro l'angolo, anche se l'esito finale di ogni strategia resta sospeso fino alla fine. Le ferie non sono neppure prese in considerazione per un lavoro a progetto come questo, cosi che da uno scenario all'altro i nostri eroi non avranno pace fino alla fine del conflitto. Si potrebbe pensare alle mappe di Commandos come ad un incrocio tra una partita a scacchi e un puzzle: ogni mossa è un passo-chiave, raramente reversibile o rimediabile e se non vi fate guidare dalla giusta intuizione, finirete in trappola. Detto cosi può sembrare scoraggiante, ma i fan della serie sanno quanto sia appassionante studiare la situazione e pianificare con calma una strategia vincente. Se volete un vero assaggio di stealth game con fiumi di strategia Commandos 3 resta ancora un valido punto di riferimento, e al diavolo la grafica datata.
Cossacks 2: Napoleonic Wars
Linea: Leader
Prezzo: 9.90€
Storico: Niente di rilevante da segnalare.
Primo Voto Multiplayer.it: 7,6 - Link all'articolo
Ci sono pochi, geniali elementi a contraddistinguere il gameplay di Cossacks 2, ma la sua ambientazione storica ne fa ancora oggi uno degli strategici più atipici e singolari. In questo secondo capitolo è rimasta un po' sullo sfondo la parte gestionale, per lo più legata ai rifornimenti delle truppe schierate in campo. Intendiamoci, senza polvere da sparo si spara ben poco, ma la strategia bellica ha il sopravvento sulle questioni amministrative. Dal momento che, come dicevamo in apertura, l'ambientazione napoleonica è piuttosto inusuale, anche lo stile di combattimento, fedelmente riprodotto, segue regole tutte sue personali. Proprio come vi aspettereste infatti, gli schieramenti di fanteria restano immobili gli uni di fronte agli altri a farsi fucilare. Mi sono sempre chiesto il motivo di una tale stoica presa di posizione, ma poi grazie a Cossacks 2 ho capito: è tutta una questione di gittata e di accerchiamento sui fianchi. Comprendere la portata dei fucili e i tempi di ricarica, calcolare le distanze e le possibilità di raggirare il nemico sono il cuore dell'azione strategica. Probabilmente i soldati, convinti della lungimiranza del proprio capo, restano in piedi sicuri di essere fuori tiro. Quando invece il compagno cade in un grido di dolore diviene chiaro che il sarto ha preso male le misure, ed è ora di darsela a gambe. Qui entra in gioco il morale, definibile come la motivazione a rischiare una fucilazione sommaria nella convinzione che ne valga in qualche modo la pena.
Purtroppo l'aspetto grafico è pesantemente penalizzato dalla presenza di bitmap bidimensionali degni di un museo del videogioco, ma il fascino della guerra ai tempi del grande condottiero francese rimane intatto nonostante gli anni. Aggiungiamo pure una modalità a turni sullo sfondo di quella che era all'epoca la mappatura dell'Europa e otteniamo un bel mix di elementi ancora ineguagliati e appassionanti. Se poi non è strategia quella che avete nel sangue o pensavate di avvicinarvi al genere con meno decisione, potete sempre ripiegare su Blitzkrieg 2. In caso contrario tenetevi pero pronti a lunghi turni di marcia.
F.E.A.R.
Linea: Best of Range
Prezzo: 14,99€ circa
Storico: F.E.A.R. ha ormai più di un anno sulle spalle. Nel frattempo è uscita un'espansione (Extraction Point) ed il multiplayer del gioco è stato reso gratuito per tutti, con il nome di F.E.A.R. Combat. Potete scaricarlo da qui: Link
Primo Voto Multiplayer.it: 8,2 - Link all'articolo
F.E.A.R. è uno dei migliori sparatutto in prima persona usciti negli ultimi anni. Anzi, forse è il migliore. Nonostante alcune scelte stilistiche radicali, come quella di privilegiare ambienti chiusi e corridoi claustrofobici piuttosto che spazi aperti e montagne russe, è indubbio che i ragazzi di Monolith siano riusciti a produrre un gioco spettacolare, profondo e con dei nemici che per la prima volta non hanno fatto rimpiangere quelli di Half-Life in quanto ad intelligenza artificiale. Nei panni di un membro della First Encounter Assault Recon, dovremo dipanare un mistero a metà tra il fantascientifico e il sovrannaturale. Protagonista assoluta è Alma, bimbetta sanguinaria capace di far saltare le teste come fossero tappi di bottiglia e di rendere la pelle della faccia di un adolescente liscia e levigata (anche dopo aver mangiato un chilo di Nutella). Tutto questo per giustificare alcune delle sparatorie più belle della storia dei videogiochi, rese ancora migliori da un bellissimo effetto slow motion che rallenta i nemici e amplifica gli effetti visivi (ad esempio allunga la scia delle pallottole). Il risultato finale è una gioia per gli occhi e l'accelerazione del battito cardiaco, soprattutto quando si capisce che i nemici non stanno lì a farsi crivellare in allegria e fanno di tutto per renderci la vita difficile: cercano coperture, schivano i proiettili, evitano gli effetti nefasti delle granate, cambiano canale quando c'è Scamarcio in televisione... insomma, non sono umani ma sono decisamente più impegnativi della media. Aggiungiamo al tutto un'atmosfera da film horror di prima classe, con flashback, visioni, apparizioni, sparizioni, morti improvvise, un passato immerso nell'ombra e tanto, tanto sangue e capirete perché F.E.A.R. è da giocare assolutamente.
Per concludere vi segnaliamo che insieme alla versione budget è uscita anche quella gold, in cui troverete il gioco originale insieme all'espansione.