“Nella vecchia fattoria…
..ia-ia-oh!"! Oggi, non so perché, tutte queste “simpatiche” canzoncine stanno invadendo i miei pensieri, ma è interessante sapere che si adattano alla perfezione con Animal Crossing. Ma in che genere rientra Animal Crossing? Tutti si sono posti questa domanda, ma nessuno è stato in grado di rispondere, e così è intervenuto Miyamoto-san, il genio più geniale che più geniale non si può (oggi sto proprio fuso!) e dall’alto della sua genialità (allora è proprio una fissa!) e della sua sapienza (ora ci siamo!), ha illuminato tutti i suoi discepoli: Animal Crossing è un “communication game”! Dopo che il Maestro ha pronunciato questa frase, tutti quanti sono rimasti alquanto stupiti e impassibili…communication game? E che roba è? Qualcosa che si mangia (è quasi l’ora di pranzo, abbiate pietà di me!)? Per capire cos’è un “communication game” basta guardare (e ammirare) Animal Crossing…vi basta come risposta? In Animal Crossing vestirete i panni di un simpatico personaggio (che animale sia ancora lo devo capire!) che dovrà vivere in un altrettanto simpatico villaggio, abitato, come ho detto prima, da animali, che si trova vicino ad una simpatica (e sono tre!) foresta (ed ecco perché il nome originale del gioco è Animal Forest!). Il tutto inizia col vostro arrivo nel villaggio in treno, ma il nostro alter ego è senza una lira (euro, pardon!) e non può costruire la sua abitazione. Ecco che interviene in vostro aiuto un personaggio dalla bontà unica (che si chiama Tom Nook e fa il negoziante), che vi presterà i soldi (la moneta in Animal Crossing è il Bell) per dar vita alla vostra “umile dimora”. La prima parte del gioco sarà impostata prettamente nel costruire la casa e trovare i soldi per risarcire il generoso amico, ma, superata questa parte, inizia il gioco vero e proprio. La caratteristica più importante di Animal Crossing è rappresentata dalla libertà d’azione: al vostro personaggio potrete far fare tutto, ma proprio tutto! Esempio: volete andare al museo? In Animal Crossing si può! Volete andare a pescare? In Animal Crossing si può! Volete andare a bisticciare col vostro vicino? In Animal Crossing si può! Volete andare a spedire una lettera ad un amico? In Animal Crossing si può! Volete fare qualsiasi-altra-cosa-che-si-possa-fare-e-che-ora-non- mi-viene-in-mente? In Animal Crossing si può! Ovviamente tutte le azioni del personaggio sono legate all’idea di base del gioco, ovvero “comunicare”! Infatti sarà importante avere il nostro buon numero di amicizie, che possono esserci utili nei momenti difficili o, molto semplicemente, che vi serviranno per trascorrere la giornata in allegria, visto che i vostri amici vi possono invitare (oppure potete invitarli voi) nelle proprie case per mangiare/bere qualcosa o per andare a fare una bella passeggiata e parlare un po’ (meglio se si spettegola sul vicino di casa!)! Mi raccomando però: ci saranno alcuni personaggi che si possono incontrare solo a orari e luoghi prestabiliti e quindi sarà importante avere buona memoria! Un’altra cosa importante è il fatto che Animal Crossing si basi sul timer e la data interni al GameCube: prendiamo una data a caso: il 12 febbraio (è il giorno del mio compleanno, quindi tanto a caso non è!) e quindi ci troviamo in inverno…e così sarà anche all’interno del gioco, casomai con tanta neve per intraprendere una lotta all’ultima palla di neve col vicino (povero il nostro vicino!) o per costruire il nostro pupazzo! Se sarà invece il giorno di ferragosto, nel gioco sarà lo stesso, e sarà quasi come il ferragosto che viviamo noi, poiché il personaggio andrà al mare e poi festeggerà con i suoi amici con quelle tipiche feste serali estive! Ovviamente tutto questo vale anche con l’orario!
E non è tutto…
Animal Crossing può essere giocato anche in multiplayer, visto che le case “costruibili” sono quattro! Il problema è che non sarà possibile giocare contemporaneamente, ma bensì uno alla volta! E quindi come funziona? Voi state giocando la vostra partita, poi, quando vi annoierete (cosa impossibile, visto l’assenza di ripetitività nel gioco) l’altro giocatore potrà continuare la sua partita, che rimane sempre legata alla vostra. Vi faccio un esempio semplice ma efficace: avete terminato la vostra partita ed il vostro personaggio è stato lasciato in riva al mare; ora il nuovo giocatore potrà portare (sempre se vuole, ma vi devo far capire il legame) il suo alter ego in riva al mare dove troverà il personaggio del primo giocatore; quindi i due personaggi potranno fare amicizia (se non si conoscono) oppure andare a raccogliere conchiglie insieme e così via…ora vi è chiaro? Se non avete capito, fatti vostri (scusate il mio comportamento wariesco!)!
L’ho visto e l’ho anche letto!
Guardando per la prima volta Animal Crossing, possono scappare con molta facilità frasi del tipo: “Bleah! Che schifo!”, “Ma siamo sicuri che sia per il Cubo?”! Effettivamente la grafica di Animal Crossing non è proprio il massimo della vita, essendo identica a Animal Forest per Nintendo 64 con qualche particolare e dettaglio in più, ma presto ci si accorge che quella grafica, o, per meglio dire, quello stile grafico, risulta essere perfettamente adatto a questo concept di gioco! Una grafica, quindi, molto colorata e molto simpatica, in pieno stile Nintendo! Per quanto riguarda la grande mole di dialoghi presente nel gioco, questi saranno disponibili solo in versione “scritta”…quindi cominciate a dimenticare i dialoghi parlati (quante persone doveva ingaggiare Nintendo per far parlare ogni singolo abitante?)! Ed è legato alla traduzione e alla localizzazione dei tantissimi dialoghi il perché Animal Crossing uscirà sui tre mercati con distanze tra l’una e l’altra abnormi! Il gioco, uscito quest’inverno in Giappone, è approdato solo questo mese negli Stati Uniti, per poi arrivare in Europa il prossimo inverno o addirittura la prossima primavera, ma nessuna data ufficiale è stata rilasciata dalla Nintendo ed è concreta la possibiltà che il gioco possa addirittura non uscire nel Vecchio Continente.
Il progetto…
Come vi accennavo all’inizio, Animal Crossing è un progetto incredibilmente vasto! Non sarà solo il GameCube l’unico protagonista, ma sarà sorretto da altri “attori”, che avranno un ruolo importante e non di semplici “comparse”, e più precisamente dal GameBoy Advance e dall’ E-Reader! Nella versione di Animal Forest per Nintendo 64 c’era la possibilità di giocare ad alcuni dei grandi classici Nintendo per NES e visto che questa feature aveva avuto un successo immenso, Nintendo ha deciso di inserirla anche in Animal Crossing, ma sotto altra veste. Qui entra in gioco il GameBoy Advance: tramite il cavo che collega le due console Nintendo, i giochi per NES, che dovranno essere sbloccati sul GameCube, verranno scaricati sul 32 bit Nintendo e lì potranno essere giocati! Grandioso, non vi pare? Ma non finisce qui! Sembra che collegando le due console, si sbloccheranno delle nuove locazioni, che verranno anch’esse scaricate sul GBA e quindi la vita del vostro alter ego virtuale continuerà sul GameBoy Advance! Adesso passiamo all’E-Reader: l’E-Reader, per coloro che non lo sapessero, è una periferica per GBA, ideata sempre dalla Nintendo, in grado di leggere delle particolari cards. Quando fu annunciato, Nintendo rivelò inizialmente di essere al lavoro solo sulle cards dei Pokèmon, che, lette dall’E-Reader, sbloccavano sul GBA dei simpatici mini-games, ma all’ultimo E3, la grande N ha sorpreso tutti rivelando che anche Animal Crossing sarebbe stato supportato dal lettore di cards del GBA. E come? Ovviamente con una collezione di cards di Animal Crossing, che verranno lanciate dopo il gioco e che lette dall’E-Reader, sbloccheranno degli oggetti assolutamente inediti, la maggior parte dei quali tratti dai classici Nintendo (avete in mente tutti quegli oggetti presenti in Super Smash Bros. Melee? Allora ci siamo!) che verranno poi scaricati sul GameCube!!! Mamma mia, solo a pensare a tutto questo popò di roba, mi viene il mal di testa! Che dire…Nintendo ne sa sempre una in più del diavolo e dimostra di essere sempre di avere quell’originalità che manca alle concorrenti! Lasciatemelo dire: Nintendo Rulez!
Le sagge conclusioni!
Come avrete ben capito, Animal Crossing non è un giochino qualsiasi, ma forse il più forte esponente della “Nintendo Difference”! Un gioco come Animal Crossing non si vede tutti i giorni e questo è un male, visto che oggi il mondo dei videogiochi si è fossilizzato sulle solite idee (viste, riviste e straviste) e dobbiamo ringraziare Nintendo, sempre pronta a offrirci qualcosa di originale, unico, e ovviamente, su altissimi livelli di divertimento. Animal Crossing in sé per sé è già un titolo da avere, ma la possibilità di giocare i giochi del NES sul GameBoy Advance, l’incredibile ruolo che svolgerà l’E-Reader col GBA e il fatto che più giocatori possano avere i loro personaggi nello stesso villaggio, lo renderanno un acquisto obbligatorio per tutti i possessori del GameCube! Non vediamo l’ora che esca anche in Europa, ma purtroppo, l’attesa è ancora molto lunga e almeno speriamo che non sia vana!
“Ci son due coccodrilli ed un orango tango…
…due piccoli serpenti, un’aquila reale, un topo, un gatto e un elefante, non ci manca più nessuno, solo non si vede”…che cosa non si vede? Mah, non mi ricordo!
Dopo questa mio delirio introduttivo, passo a spiegarvi che cosa c’entra questa canzoncina col gioco di cui mi accingo a parlarvi! Animal Crossing, ennesima grande creazione della Nintendo, è una sorta di The Sims con gli animali, ma al contrario del titolo della Maxis (per PC), Animal Crossing è dotato di una profondità e di una cura davvero impressionanti ma anche di numerosissime differenze che lo rendono completamente diverso dal gioco dei Sims! Le origini di Animal Crossing sono piuttosto datate: nel 1998 Nintendo realizza la demo di un gioco di nome Forest of Beginning per Super Nintendo (!!!), sfruttando il supporto NP per SNES. Forest of Beginning diventò successivamente Animal Forest per Nintendo 64 (uscito solo in Giappone) e poi Animal Forest Plus per GameCube, che negli Stati Uniti e in Europa prenderà il nome di Animal Crossing. Nella versione per Nintendo 64 (praticamente identica a quella per il Cubetto) c’era la possibilità di cimentarsi con alcune delle vecchie glorie della grande N del NES, caratteristica che rimarrà anche nella versione Plus, ma impostata diversamente. Una storia particolare, quindi, che calza a pennello con un gioco anch’esso particolare e che ci riserverà sorprese a non finire, con un progetto, ambiziosissimo, su larga scala che non coinvolgerà solo il Cubo, ma anche… continuate a leggere e lo saprete!