Durante il recente WWDC 2024, Apple ha rivelato tutte le novità legate alla sua AI, un acronimo che per Cupertino si è trasformato in "Apple Intelligence". Annunciata durante l'evento di ieri, questa intelligenza si propone di rivoluzionare l'utilizzo di iPhone, garantendo sicurezza e integrazione totale con le app del dispositivo.
Cinque aspetti di questo annuncio ci hanno colpito particolarmente: un insieme di innovazioni e modifiche al concetto di IA che pongono Apple in una posizione di vantaggio nel campo delle Intelligenze Artificiali.
Integrazione totale con il sistema operativo
La prima grande novità che Apple implementerà con la sua AI è definibile con la parola integrazione: se infatti ad oggi ogni chatbot e ogni IA generativa viene tendenzialmente usata per generare testi e risposte a degli input, il vero futuro è senza dubbio l'uso della IA nei task giornalieri. Questo si traduce, secondo l'azienda di Cupertino, con un'integrazione totale con le varie applicazioni disponibili sui device Apple.
La più importante è senza dubbio l'integrazione con Siri: con il nuovo aggiornamento sarà possibile chiedere a Siri di cercare una determinata frase nelle email oppure di trovare una foto con il volto di un vostro amico o ancora di pianificare un incontro o una cena tenendo conto dei nostri impegni, il tutto adattandosi e apprendendo dalle richieste dell'utente.
Generazioni di testi e immagini
Ma non si tratta di un semplice sistema di ricerca, ma di qualcosa di più complesso: sarà possibile anche creare un'emoji da zero, modificare una foto rimuovendo lo sfondo e trascrivere testi, tutto ciò direttamente dal sistema operativo, senza ricorrere a software di terze parti. Tutte queste funzioni saranno gestite da tre altri strumenti, chiamati rispettivamente Writing Tools, Image Playground e Genmoji.
Con i Writing Tools, gli utenti verranno assistiti nella riscrittura, revisione e sintesi dei testi. Sarà sufficiente cliccare sulla tastiera per accedere alle varie funzioni, che si potranno spiegare attraverso un comando scritto o verbale, o selezionando una delle opzioni preimpostate. Image Playground permetterà invece di creare immagini velocemente così da poterle adattare al contesto, che siano adesivi o file da inviare. Anche in questo caso, potrete comunque descrivere il comando facendolo gestire all'IA.
Ultimo, ma non per importanza, il nuovo sistema di Genmoji: delle Emoji generative che potrete creare descrivendole (e scegliendo poi dalle varie proposte).
ChatGPT e non solo
Oltre alla propria IA, Apple ha annunciato una collaborazione con OpenAI: per questo Siri inizierà ad utilizzare ChatGPT, un approccio che già alcune aziende di auto come Volkswagen e Peugeot stanno mettendo in piedi con le proprie vetture. In questo modo non solo potrete fare domande in direttissima al chatbot di OpenAI, ma addirittura potrete farlo gratuitamente usando l'architettura ChatGPT 4o. Il processo per ora sarà limitato a questo chatbot, ma Apple ha già mostrato interesse nel dare disponibilità di ulteriori modelli, anche se non sappiamo se ci sono già discussioni intavolate.
Fermandosi un momento a riflettere però sulle implicazioni di queste scelte, sorge spontaneamente un dubbio: e le normative? Nonostante l'ambizione di Apple di offrire una maggiore libertà, permane il problema delle normative vigenti e delle loro variazioni tra i diversi stati. Sarà fondamentale verificare la disponibilità di questi modelli nei mercati dove verranno venduti i dispositivi compatibili con Apple Intelligence; oltre a ciò, sarà necessario assicurarsi che le normative locali consentano tale integrazione.
È pure vero che Apple non si è mai tirata indietro, complici anche le multe, nell'adattare i propri sistemi, come dimostrato con gli App Store di terze parti, ora disponibili in Europa a causa degli obblighi del DMA. La capacità di integrare tecnologie avanzate come ChatGPT in modo conforme alle normative potrebbe rappresentare un importante fattore di differenziazione per Apple, obiettivo che sta perseguendo da quanto visto durante la presentazione.
E le applicazioni terze parti?
Abbiamo discusso degli store, ma mentre è intuitivo comprendere come le applicazioni Mail e Note funzioneranno con l'IA di Apple, resta meno chiaro come le applicazioni di altre aziende, che devono gestire anche la compatibilità con lo store Android, possano integrare tale tecnologia. Fortunatamente, Apple, sempre attenta a queste dinamiche, ha contemporaneamente rivelato un Software Development Kit che facilita l'inserimento delle funzioni di Siri e degli altri sistemi di Apple Intelligence direttamente nelle app.
Con l'implementazione delle API appropriate, sarà possibile utilizzare Siri e le altre funzionalità in modo semplice e immediato, un traguardo che Apple sembra decisamente intenzionata a raggiungere (anche se l'ultima parola spetterà sempre allo sviluppatore).
Attenzione alla privacy
Sebbene le funzioni dell'Intelligenza Artificiale siano molto stimolanti, la preoccupazione per la sicurezza dei dati rimane alta. Apple, consapevole di questo, e con una lunga storia di impegno nella protezione della privacy degli utenti, ha deciso di sviluppare un sistema cloud dedicato all'intelligenza artificiale chiamato Private Cloud Compute. Questo sistema sarà riservato esclusivamente ai processi AI e non sarà accessibile nemmeno da Apple, ma unicamente dall'utente per le proprie informazioni.
I tre principi fondamentali che regolano questo PCC sono i seguenti:
- I dati non verranno mai salvati
- Il sistema sarà utilizzato solo per gestire le richieste dell'utente
- La build del cloud sarà analizzabile per validarne la sicurezza
Nonostante ciò, solo le richieste più complesse verranno trasferite al cloud, facendo girare tutto il resto sul proprio dispositivo, in modo da limitare la trasmissione di dati sensibili.
Apple Intelligence: prezzo, data e compatibilità
Apple Intelligence sarà disponibile in modo completamente gratuito, senza necessità di abbonamenti o pagamenti extra, fin dal suo lancio.
La versione beta di Apple Intelligence in inglese e americano sarà rilasciata questo autunno, e sarà compatibile con una varietà di dispositivi, tra cui iPhone 15 Pro, 15 Pro Max (e ovviamente con i nuovi modelli previsti per quest'anno), iPad Pro e Air, e i MacBook Pro e Air equipaggiati con chip M1 o superiori. Sarà inoltre disponibile su iMac e Mac mini con M1 o superiore, Mac Studio con M1 Max o superiore e Mac Pro con M2 Ultra o superiore.
Per quanto riguarda l'Italia, ancora non è stata annunciata una data specifica, ma è stato reso noto che ulteriori aggiornamenti, inclusi altri linguaggi e funzionalità aggiuntive, verranno lanciati nel corso del prossimo anno. Ciò implica che l'arrivo di Apple Intelligence in italiano potrebbe essere previsto soltanto nel 2025.