L'attesa...
Fra la gente comune, fra i vacanzieri, per le vie delle assolate città italiane (e non solo) si aggira un particolare tipo di individuo, dei tizi dall’aria sospetta, ma tuttavia innocui. Li si può riconoscere da alcuni tratti somatici caratterizzanti: sguardo spento, occhiaia da notte insonne, espressione fra il vissuto e lo spiritato. E da alcune frasi incomprensibili appena sbiascicate con un fil di voce, come “Shutooo” o il misterioso “Uadosaccaaa”… E’ lui, il fanatico di Winning Eleven, colui a cui non interessa nient’altro in questo periodo che mettere le mani sull’ultima versione del suo gioco preferito, “consumato” dall’attesa e da WE8 LE, oramai ridotto a semplice palliativo. Perché diciamocela tutta, sole, mare, vacanze, ok, tutto bello, ma vogliamo mettere una partita a Winning Eleven 9, ultimo capitolo su Ps2 del calcio “made in Konami” ? In Giappone la febbre da WE9 è già iniziata da un pezzo, basti dare un’occhiata ai dati inerenti le prenotazioni del gioco nei principali punti vendita del Paese del Sol Levante. Sono decine di migliaia le copie di Winning Eleven 9 “bloccate” dagli utenti nipponici nei vari negozi che offrono questa opportunità. Secondo Takeshi Mizuno, general manager di Konami of Japan, quest’anno la serie potrebbe superare quota 1 milione, battendo ogni record precedente di vendita in oriente (per Winning Eleven 8 l’estate scorsa si registrarono circa 928.000 copie vendute). E le sue previsioni non sembrano azzardate, specie se si considera quanto WE vanti, in tutta l’Asia, come nel resto del mondo, una vastissima schiera di fans. Appassionati disposti a tutto pur di accaparrarsi una copia del loro gioco preferito subito dopo aver fatto capolino sugli scaffali dei negozi. Anche a sopportare code chilometriche davanti ai rivenditori del Paese.
Febbre da WE
Ma anche nel resto del mondo, come detto, la situazione non è tanto diversa da quella che si sta vivendo in queste ore in Giappone. Anche in Italia fervono infatti le prenotazioni sul nostro shopping. E il count-down sui giorni che ci separano dal rilascio del gioco si fa sempre più insopprimibile al punto da creare, come abbiamo visto qualche riga sopra, qualche disagio ai fan più accaniti. Le conseguenze sono devastanti per la psiche. E anche la nostra redazione non è immune dal fenomeno, al punto che anche da noi si sentono gli effetti di questa sorta di “febbre d’attesa”. Da qualche giorno, infatti, un’anima in pena si aggira sospirando per gli uffici. Un fantasma? Non proprio, ma poco ci manca. E’ “Tanzen”, il nostro caporedattore, “Winning Eleven maniaco” dalla nascita, che è in pieno stress da attesa, e in astinenza dopo essersi spupazzato per mesi il LE, che ha da poco abbandonato su uno scaffale. Lo si vede girovagare in redazione con l’aria abbattuta e lo sguardo perso nel vuoto. E a poco serve provare a consolarlo dicendogli che tre settimane passano in fretta: lui da quell’orecchio non ci sente. Anzi, forse è meglio non avvicinarlo, visto che l’incauto redattore che due giorni fa, mosso a pietà da tanta sofferenza, ha provato a rivolgergli la parola con una battuta (pietosa, “Antò, fa caldo”) è scomparso nel nulla… Ma passerà. Ancora qualche settimana e tutto tornerà come prima. Anche questo è WE, la panacea a tutti i mali, veri o presunti che siano…
L’ultimo capitolo, il più “spaventoso”?
Sul fronte audio si registra un’altra novità per la serie, l’arrivo di un nuovo co-commentatore. Jon Kabira verrà infatti affiancato alla telecronaca da Tsuyoshi Kitazawa, ex-calciatore della Nazionale nipponica (ha giocato, fra gli altri, nella J-League, nei Verdy Kawasaki e nei Tokyo Verdy, totalizzando nel campionato nipponico 268 presenze con ben 41 reti, tante per un centrocampista). Per quanto riguarda il nostro telecronista preferito, invece, pare che dalla demo circolata in Giappone, presso le redazioni di alcune riviste specializzate, si evinca il suo eccezionale stato di forma. Anche se ormai la strada intrapresa dalla Konami è quella di offrirci un gioco sempre più simile, per realismo, ad un vero evento sportivo televisivo, anche dal punto di vista del commento (fateci caso, ma da Winning Eleven 7 International in poi, Kabira sembra aver assunto un tono un tantino più professionale nelle sue telecronache), è comunque ipotizzabile aspettarsi dal buon Jon qualcuna delle sue celebri urla forsennate, un “Gol, gol…goooooooooolllllllllll” magari per accompagnare la rete decisiva nella finale di un Mondiale.
Road to World Cup 2006…
A proposito di Mondiali: in Winning Eleven 9 i ragazzi della KTYO non vogliono farci mancare niente ed ecco quindi pronta una nuova modalità di gioco denominata “Nippon Challenge Go for 2006”, modalità che ci permetterà di guidare la Nazionale Giapponese dalle qualificazioni fino ai campionati di calcio per Nazioni che si svolgerà il prossimo anno in Germania. Novità di rilievo anche per la Master League, che sarà ulteriormente migliorata, con un incremento del numero di squadre nel torneo, più opzioni manageriali, un sistema d'invecchiamento più evoluto (dunque via probabilmente i giovani fenomeni “nati” dalle ceneri dei campioni più affermati che si ritiravano per raggiunti limiti di età) e, pare, la possibilità di personalizzare il proprio stadio di casa (notizia da confermare). E a proposito di stadi: secondo quanto trapelato direttamente da Tokyo, fonte interna KTYO, sembra che saranno ben cinque le nuove “arene” di gioco. Nel dettaglio dovrebbero essere lo stadio Mestella di Valencia, il Riazor di la Coruna, il Santiago Bernabeu di Madrid, il Newlands di Cape Town (South Africa) ed il Saitama , lo stadio degli Urawa Red Diamonds (Giappone). Sul fronte delle Licenze ufficiali va registrata al momento l’acquisizione dei diritti per l’utilizzo dei marchi di solo due squadre della Premier League inglese, cioè quelli di Arsenal e Chelsea. Di questi due team, quindi, avremo le divise ufficiali oltre i nomi e i loghi reali, così come avverrà per alcune altre squadre del resto del mondo, dai Glasgow Rangers al Galatasaray, passando per gli ex Campioni d’Europa del Porto e la Dinamo Kiev.
World Soccer Winning Eleven 9
Ma bando alle ciance ed iniziamo ad analizzare questo WE9. Partiamo subito col dire che saranno parecchie e relativamente importanti le novità di questo ultimo (forse) capitolo su Ps2. La prima, che ci preme segnalarvi subito, riguarda il cambio delle condizioni climatiche durante le partite. In pratica, durante un incontro, così come avviene nella realtà, potrà capitarvi di vedere il cielo rabbuiarsi improvvisamente ed iniziare a piovere. O peggio ancora nevicare. Le condizioni climatiche non avranno una mera funzione estetica, come potrebbe sospettare qualcuno, ma un ruolo attivo sull’andamento del match. Pensate ad esempio al grado di fatica che dovranno sopportare i vostri giocatori a seguito di una improvvisa nevicata che rende il campo pesantissimo, magari dopo un primo tempo in cui avete attaccato come dei matti l’avversario, stancandovi più del dovuto. Sarà difficilissimo affrontare una ripresa in queste condizioni, con tutte le difficoltà del caso, e cioè palla che si impantana, gambe rese pesanti dalla fatica, e solo tre sostituzioni possibili (se non ne avete già effettuata qualcuna nel primo tempo). Con la Cpu pronta ad approfittarne. La sua IA dovrebbe essere stata ulteriormente migliorata così che le strategie ed il movimento dei giocatori sul campo siano quanto di più naturale e logico possibile. In quest’ottica di realismo assoluto, con un gameplay sempre più sofisticato, va vista l’aggiunta di due nuovi ruoli per i calciatori: l' “ala tornante” (alla Zambrotta vecchia maniera, quando giocava a metà campo, che copre l’intera fascia) e la “seconda punta” (alla Del Piero) a sostegno del centravanti fisso. Questi nuovi ruoli non saranno fittizi, ma influenzeranno ovviamente il modo di giocare dei calciatori che occupano queste posizioni in campo e le loro squadre, garantendo quindi ancora una volta l’ennesimo controllo totale del proprio team al videogamer, anche per quanto concerne l’aspetto strategico della partita.
Novità per l’online
Non si prevedono cambiamenti eclatanti, invece, per il comparto grafico, rispetto a quello già ammirato nel Liveware Evolution. Così come avvenuto nel recente passato col famosissimo Renderware, anche questo nuovo engine, che ha esordito con Winning Eleven 8, verrà utilizzato ancora a lungo, spremuto come un limone per tirarne fuori il meglio possibile, almeno su Ps2, prima di essere sostituito dal nuovo che vedrà la luce sulle console di “next-generation”, dove tuttavia è probabile resista ancora l’attuale, almeno per Winning Eleven 10. Aspettiamoci comunque i soliti ritocchini di classe qua e là a cui ci ha abituato Konami. Per quanto riguarda l'online, KTYO promette alcuni miglioramenti rispetto a Winning Eleven 8 Liveware Evolution, con un “lag” meno reso meno sensibile grazie ad un codice di rete rielaborato. Così come nel sopraccitato predecessore, sarà possibile per l’utente organizzare il proprio torneo online con amici di tutto il mondo o una semplice amichevole, così come crearsi il suo personalissimo “clan” con il quale riunirsi in apposite "stanze virtuali” con tanto di accesso tramite password privata. Qualcosa di molto simile a quanto avviene per il game-sharing di PsP o in alcuni chan. Inoltre è possibile utilizzare il proprio team personale utilizzato nella Master League. Ovviamente noi occidentali possiamo metterci l’animo in pace, visto che non potremo usufruire di tutto questo. Per cui scordatevi, una volta acquistata la vostra copia Import di WE9 di potervi connettere e giocare in rete. Per quello dovrete attendere Pro Evolution Soccer 5, salvo imprevisti dell’ultima ora…
I “Magnifici 260” di Seabass
Prima di concludere questo nostro lungo viaggio attraverso “il dietro le quinte” di Winning Eleven 9, ci sembra giusto rendere omaggio a tutti coloro che si celano dietro alla produzione di questa splendida saga calcistica: i KTYO. Konami TYO Ltd. (ex KCET) è uno dei team di sviluppo della Konami Corporation, ed ha sede a Tokyo. Il gruppo, che ha ottenuto la definitiva consacrazione sulla Ps2 grazie allo splendido lavoro effettuato con le evoluzioni delle serie WE e Silent Hill, è composto da uno staff di circa 260 elementi, suddivisi a loro volta in un paio di “team” più piccoli, almeno quando c’è da lavorare su più fronti. Questa suddivisione è in realtà puramente teorica visto che in linea di massima i KTYO non progettano quasi mai più titoli in contemporanea e alla fine raramente non lavorano tutti assieme ad un singolo progetto. Uno di questi gruppi, comunque, è capitanato da Shingo “Seabass” Takatsuka, capo- progettista della serie e grande appassionato di calcio. E’ lui la mente dietro al più grande gioco di calcio della storia dei videogames. “Noi prima che programmatori della serie siamo appassionati di calcio e di WE” ama ripetere ai giornalisti il nostro Shingo “Ogni volta che testiamo un nostro nuovo prodotto o lo giochiamo quando è finito, ci diciamo, ok, bene, ci siamo, però magari la prossima volta possiamo aggiungere questa animazione o questa competizione, oppure rivedere il sistema di gestione dei passaggi. Ognuno di noi gioca e rigioca. E così prendono corpo le idee per i successivi progetti”. Forse è per questo che WE è la migliore simulazione calcistica mai realizzata? Noi crediamo di si.
Conclusioni
Mancano oramai solo poche settimane al lancio di Winning Eleven 9. Fra novità vere o presunte, conferme e smentite, questa ultima incarnazione videoludica dello sport più amato dagli italiani “by Konami”, promette di confermarsi ancora una volta ai livelli che le competono, dando una degna “conclusione” alla saga su Ps2. Console sulla quale la serie si è affermata definitivamente ed è cresciuta in maniera esponenziale fino a diventare quello che è oggi: la migliore simulazione di calcio mai realizzata. Insomma, una solidissima base sulla quale costruire i futuri titoli per Ps3 e per le “next-generation” console’s.
Per cercare di addolcire l'attesa, vi invitiamo infine a visionare il primo filmato ufficiale rilasciato sul gioco.
Ahhh, l’ Estate. Che bel periodo dell’anno, per qualcuno perfino “il più bello”. Stagione sinonimo di svago, di gite fuori casa, tempo di tormentoni musicali e di calciomercato. L’estate, è anche tempo di vacanze, di sole e di mare. E di relax. Tempo di gelati e di belle fanciulle in bikini. Insomma, il periodo ideale per trascorrere le meritate vacanze. Ma non per tutti…