Dopo diversi mesi di attesa, Ubisoft ha finalmente rilasciato la prima, vera espansione per Assassin's Creed Valhalla, ovvero L'Ira dei Druidi, una nuova avventura in cui abbiamo l'occasione di accompagnare Eivor in un viaggio tra le mistiche terre irlandesi, dove mito e realtà si fondono in modo quasi inscindibile.
Esplorando in lungo e in largo la nuova località, abbiamo notato come avesse un elevato potenziale fotografico, dalle vaste vallate smeraldine alle nebbiose paludi, fino ad arrivare alle scogliere a strapiombo sull'agitato Oceano Atlantico. Così, abbiamo deciso di dedicare questo viaggio per immagini ad Assassin's Creed Valhalla: L'Ira dei Druidi.
Partenza da Dublino
È da poco sorto il sole. Le acque del fiume fluiscono calme verso il mare, le vele ripiegate delle imbarcazioni ormeggiate al porto vengono mosse leggermente dalla brezza mattutina, mentre qualche goccia di pioggia le inumidisce. Degli uccelli cinguettano sulle fronde di piccoli alberi, poco più alti delle abitazioni lignee che ospitano gli abitanti di Dublino.
Eivor attende vicino a un pontile, con il cappuccio che le copre il volto. Istintivamente, ci dirigiamo verso il molo per richiamare la nostra nave lunga, ma dato che già avevamo proposto una "crociera" tra i corsi d'acqua inglesi, abbiamo deciso di incamminarci lentamente verso mete non precisate.
La città ha iniziato da poco ad animarsi, con i pescatori che salpano in cerca di nuove prede e i mercanti che si apprestano ad allestire i loro banchi, in attesa di potenziali clienti dai più svariati angoli del mondo.
Grazie al nostro aiuto la città di Dublino è diventata un centro commerciale estremamente importante, con tratte e accordi che vanno dall'Impero bizantino ai Rus' di Kiev, dall'Egitto alla penisola iberica.
Prima di procedere, ci fermiamo dalla nostra amica e socia Azar per vedere come procede il nostro piccolo impero commerciale. Girando lo sguardo notiamo il magnifico tempio norreno riadattato a chiesa cristiana, così decidiamo di andare a dare un'occhiata , dato che lo abbiamo scalato, ma non ci siamo mai entrati con intenti "turistici".
Lungo la strada, alcuni bambini giocano spensieratamente nel fango, ammorbidito dalla pioggerella mattutina.
Un passo dopo l'altro, scaliamo la piuttosto ripida collina che porta al grande tempio. Qui, alcuni monaci cristiani pregano, mentre donne pagane svolgono i loro riti; il tutto nell'armonia più totale, come se fossero uniti in una preghiera collettiva che va oltre la più comune distinzione teologica.
Tornando alla luce del sole, ci incamminiamo verso le porte della città, pronti a lasciarci alle spalle la civilizzazione di Dublino per immergerci nell'essenza mistica che divampa per tutta l'Irlanda.
Le verdi vallate
Appena usciti dalla città, la quiete della natura ci collassa addosso come un macigno. Una grande croce celtica si trova a capo del crocevia, come una sorta di sentinella intenta a vegliare su Dublino. L'erba è di un verde intenso, tendente allo smeraldo, che si staglia a perdita d'occhio fino a perdersi con il cielo stesso.
Decidiamo di guadare il modesto corso d'acqua vicino al quale abbiamo iniziato la nostra avventura diversi metri più a valle. Andare così lenti, senza fretta alcuna, ci fa soffermare su diversi dettagli, dai piccoli fiori di campo agli elementi in pelle della nostra armatura, nascosta dall'ampio mantello.
Mentre diamo risalto alle piccole cose, ci ritroviamo in un largo spiazzo rialzato, dal quale è possibile vedere Dublino in tutta la sua maestosa semplicità. Dopo qualche scatto da cartolina, ci rimettiamo in marcia, diretti verso chissà quale destinazione, mentre intorno a noi, intanto, la nebbia inizia ad abbassarsi velocemente.
La terra dei druidi
Il cielo è totalmente coperto. I raggi del sole stentano a trapassare la fitta cortina di nebbia. Riusciamo a vedere poco e niente intorno a noi. Imperterriti, continuiamo a procedere, circondati da ombre inquietanti che sembrano muoversi nell'ombra.
D'un tratto, sentiamo una sorta di canto provenire dalla nostra sinistra. Un flebile bagliore cerca di penetrare il fosco muro naturale. Catturati dalla curiosità, ci dirigiamo verso la fonte di quella bizzarra nenia. Iniziamo a intravedere il rudere decadente di una struttura in pietra, dietro al quale ci ripariamo per analizzare meglio la situazione.
Abbiamo trovato un piccolo accampamento abitato da alcuni membri dei Figli di Danu. Dato che sembra essere uno scontro che rientra ampiamente nei limiti della nostra portata, decidiamo di cogliere di sorpresa gli ignari avversari. Scavalchiamo il muretto e, con un balzo, affondiamo la nostra lama celata nel primo obiettivo a vista.
Come il flusso inarrestabile di un fiume in piena, estraiamo un'accetta e la lanciamo contro un altro energumeno, voltato di spalle e ignaro dell'accaduto (o della sua imminente morte). Mentre l'arma volteggia in aria, un altro bandito esce da dietro un muricciolo.
Fulmineamente, raccogliamo la lancia del nemico ai nostri piedi e la scagliamo con forza sovrumana verso quell'inaspettato intruso, che casca al suolo a pochi passi dal suo compagno con l'accetta conficcata nel cranio.
Sperando che le sorprese siano terminate, saccheggiamo voracemente il bivacco, collezionando qualche moneta d'argento e alcuni materiali per il potenziamento della nostra attrezzatura.
Finita l'imprevista scorribanda, torniamo sulla strada, proseguendo il nostro cammino tra le mistiche terre irlandesi.
Lia Fáil
Quando la nebbia inizia a diradarsi, ci accorgiamo che si è già fatta notte. Stiamo salendo su una collina, in cima alla quale si intravedono degli alti monoliti. Arrivati alla sommità, ci accorgiamo di aver raggiunto Lia Fáil, il megalite cerimoniale presso il quale venivano incoronati gli Alti Re d'Irlanda.
La zona è altamente suggestiva, con le grandi pietre illuminate da singole torce posizionate ai loro piedi. Da qui è possibile vedere gran parte del territorio irlandese, dalla costa nord, alle grandi fortezze, fino agli snodi commerciali della regione. Potremmo continuare a esplorare queste vaste terre verdeggianti, ma i nostri piedi (o meglio, quelli di Eivor) iniziano a essere doloranti. Quindi ci fermiamo qui, al centro di tutto; nel cuore spirituale d'Irlanda.
Anche questo viaggio per immagini dedicato ad Assassin's Creed Valhalla - L'Ira dei Druidi è giunto al termine. Un episodio di dimensioni più contenute, è vero, ma dopotutto anche i DLC in sé sono esperienze dagli orizzonti maggiormente ristretti rispetto ai videogiochi base nei quali affondano le radici. Come sempre, vi aspettiamo qui sotto, nei commenti, per sapere la vostra riguardo quest'espansione e, perché no, anche per vedere alcune delle immagini che avete catturato durante quest'avventura irlandese.