Quando provammo Broken Arrow per la prima volta, ormai quasi due anni fan, fummo stupiti da quanto gli sviluppatori avessero lavorato duramente per evitare di cadere in alcuni cliché degli strategici in tempo reale, puntando a un gameplay senza compromessi. La versione che avemmo modo di giocare era molto acerba e piena di problemi, in particolare tecnici, ma prometteva davvero un'esperienza unica, per via di un approccio sempre più raro di questi tempi, che richiedeva di pianificare letteralmente ogni mossa e di fare valutazioni attente sul campo di battaglia. Dopo aver provato di nuovo Broken Arrow, giocando alla versione beta attualmente in fase di playtest e accessibile liberamente su Steam, possiamo non solo confermarvi le buone impressioni avute all'epoca e riportate nel vecchio articolo, ma aggiungere anche che potrebbe rivelarsi uno dei migliori esponenti del genere degli ultimi anni.
Accesso fluidificato
Il playtest riguarda soltanto il lato multiplayer, più precisamente una nuova modalità in cui i giocatori si scontrano su degli ampi campi di battaglia, schierando prima i loro eserciti, formati da truppe di terra, come fanteria e carri armati, o di aria, come elicotteri e aerei, per poi affrontarsi apertamente. Il punteggio viene assegnato in base alle uccisioni e alle catture. Naturalmente prevale chi alla fine della partita ha il punteggio più alto.
Quindi, in termini pratici, dovreste avete già capito di che cosa stiamo parlando: per vincere bisogna abbattere più nemici possibili e catturare i punti strategici, impedendo all'avversario di recuperarli. Fin qui è tutto abbastanza lineare e, in verità l'accesso al gioco non è per niente complicato. Posizionare le unità è questione di pochi click, così come dare ordini durante le partite. Lo studio di sviluppo Steel Balalaika ha fatto di tutto per creare un'interfaccia chiara e facilmente leggibile, con cui è possibile accedere velocemente alle unità sul campo e che consente di tenere sott'occhio, senza distrazioni, gli eventi di gioco, consentendo di reagire rapidamente.
Da questo punto di vista Broken Arrow si presenta come un gioco per tutti, nel senso che i comandi non complicano la vita in alcun modo e, anzi, cercano di fluidificare il più possibile l'esperienza. Chiunque abbia giocato a un qualsiasi strategico in tempo reale non avrà grossi problemi di ingresso. Per gli altri ci saranno dei tutorial (disattivati nella beta), di cui verificheremo la bontà in fase di recensione. La complessità è evidentemente altrove.
La chiave è il realismo
La chiave di Broken Arrow sembra essere il realismo, che riguarda non solo il modo con cui sono state costruite le unità, ma anche quello con cui la battaglia si evolve a seconda delle scelte fatte dai giocatori. Quindi dimenticatevi il classico "ammucchia e attacca", dimenticatevi i rush o di mettere fine a una partita in pochi istanti, a meno di non commettere degli errori marchiani, e preparatevi a scontri online di quasi un'ora in cui ogni mossa conta e va pianificata con intelligenza.
Nelle prime partite la cosa si nota di meno, perché non si è ancora abbastanza pratici, ma più si gioca più diventa chiaro che spostarsi, creare linee difensive e impiegare determinate unità al posto di altre in certe circostanze è vitale per cavarsela. Non esiste il concetto di forza bruta, nel senso di spingere in avanti per avere una vittoria più rapida, a meno di non avere uno squilibrio di forze enorme. Considerate che gli scontri si svolgono sia dalla lunga che dalla media e corta distanza e non c'è una vera e propria fase di scoperta della mappa, che va considerata immediatamente nel suo complesso.
Insomma, Broken Arrow ci mette nei panni di strateghi veri e propri, rifuggendo da certe semplificazioni viste spesso negli RTS. In totale ci sono più di 300 unità tra cui scegliere, che consentono di creare innumerevoli combinazioni. Inoltre alcune unità hanno la possibilità di cambiare armamenti e di essere personalizzate in diversi modi, il che rende ancora più interessante e importante la pianificazione.
Ad esempio gli elicotteri possono essere resi più potenti, montando dei missili che fanno più danni, ma che allo stesso tempo sono più pesanti e li rallentano. In maniera simile si può dare più carburante agli aerei, che così possono volare più a lungo, a discapito però di altre caratteristiche come la potenza di fuoco o la manovrabilità. Il bello è che non esistono scelte giuste o scelte sbagliate, visto che l'efficacia di ogni decisione varia a seconda della tattica impiegata e del nemico che ci si trova di fronte. Ad esempio una strategia incentrata sulla fanteria può trarre dei vantaggi dall'avere delle unità di artiglieria dotate di proiettili fumogeni. Allo stesso tempo bisogna essere pronti a cambiare tattica, per adattarsi al campo di battaglia nel caso in cui le cose non vadano per il verso giusto. Considerate che tutto questo non funzionerebbe se il sistema di gioco non reagisse in modo credibile alle decisioni dei giocatori.
Certo, chiaramente è presto per dare giudizi definitivi, visto oltretutto che abbiamo potuto provare una sola modalità e c'è ancora tutta la campagna da scoprire, ma le impressioni che ci siamo fatti sono davvero ottime, al punto che non vediamo l'ora di provare la versione definitiva. Una nota finale la merita la parte tecnica: Broken Arrow appare un gioco abbastanza pesante, ma rispetto al provato precedente abbiamo notato degli enormi miglioramenti dal punto di vista della fluidità, con molti meno problemi a far girare il gioco a dettagli alti. Insomma, la strada per avere un gioco tecnicamente solido sembra essere quella giusta, ma vi sapremo ridire.
Se Broken Arrow manterrà tutte le promesse fatte in questa prova, potrebbe diventare uno degli strategici in tempo reale hardcore migliori di sempre, tanto sembra essere accurato nel simulare le dinamiche di un campo di battaglia moderno, rendendo il tutto davvero coinvolgente, senza mai appesantire la vita del giocatore. Non abbiamo avuto modo di testare la campagna, ma siamo comunque usciti pienamente soddisfatti dalla nostra prova su strada.
CERTEZZE
- Le unità sembrano ben costruite
- Il gameplay è soddisfacente e il giocatore sente davvero di avere peso con le sue scelte
DUBBI
- Abbiamo provato soltanto una modalità