Una “Città dei Cattivi” anche in Europa
Sull’invito alla presentazione europea di City of Villains campeggiava la scritta “Siete stati prescelti”, seguita da un laconico “Ghost Widow richiede la vostra presenza” e da qualche dettaglio illuminante circa il motivo della convocazione: “Benvenuti tra gli Arachnos. Insieme, schiacceremo gli eroi di Paragon City. Il destino vi attende...”. L’evento si sarebbe tenuto in “un covo segreto nella City di Londra”: quale sede migliore per il coordinamento di una delle più grandi organizzazioni criminali del mondo? Non a caso, anche le banche più importanti d’Europa hanno sede laggiù!!! Così, dopo un rapido consulto presso la base operativa di Multiplayer, la sottoscritta è stata scelta come super-redattrice volontaria per la spedizione, ha infilato stivaloni e mantello in valigia ed è partita alla volta di Albione, armata solo del suo coraggio e del suo temibile registratore a nastro!
Jack Emmert, in arte “The Statesman”, ci ha rivelato tutti i segreti della sua nuova e diabolica creatura, City of Villains.
Scampando miracolosamente al pericolo di essere smascherata dal metal detector dell’aeroporto (quegli affari ormai suonano per un nonnulla, tutto quel rumore solo per un paio di tacchi con l’anima in uranio impoverito!) e malgrado qualche difficoltà nel raggiungere il covo di Arachnos (che era fin troppo segreto), la vostra super-redattrice si è trovata di fronte a un vertiginoso palazzone di oltre quaranta piani, la Tower 42 appunto, degna location per il lancio di un titolo ispirato ai fumetti. Dalla sommità dell’ultimo piano abbiamo potuto appurare che, a differenza di Paragon City, nella City di Londra nessuno svolazzava tra i grattacieli: gli unici a indossare un costume erano l’inquietante Ghost Widow, che ha personalmente presenziato all’evento, e l’eccentrico direttore creativo degli studios Jack Emmert, in arte “The Statesman”, che per l’occasione sfoggiava uno sfizioso mantellino color porpora e ci ha rivelato tutti i segreti della sua nuova e diabolica creatura, City of Villains. Qui di seguito, trovate un rapporto dettagliato sulle nostre interessanti scoperte.
L’indiscusso fascino del male
Il concept del gioco poggia sull’irresistibile richiamo del lato oscuro: è innegabile che fare il cattivo sia molto più divertente e che ognuno di noi prima o poi abbia provato l’impulso d’impersonare qualcuno lontano dal solito eroe stucchevole e prevedibile! Gli obiettivi di Cryptic Studios per questo secondo episodio della loro saga fumettistica sono di rendere verosimile tale ribaltamento dei ruoli, offrire la possibilità di scontri tra giocatori “buoni” e “cattivi”, incoraggiare l’aggregazione mediante nuove funzioni legate alla costruzione e la difesa di basi segrete e infine introdurre effetti grafici più realistici.
Il giocatore esordisce come malvivente comune per poi scalare la gerarchia degli Arachnos.
L’indiscusso fascino del male
Emmert ha tenuto a precisare che i cattivi di City of Villains non sono degli psicopatici qualsiasi assetati di distruzione, bensì professionisti del crimine fortemente motivati, insomma “cattivi ma con stile”: la violenza non è mai ingiustificata. Una volta creato il proprio personaggio, attingendo a un nuovo ventaglio di archetipi (classi), costumi e poteri, il giocatore esordisce come malvivente comune per poi scalare la gerarchia degli Arachnos, cercando di raggiungere i massimi vertici dell’organizzazione e imporsi come genio del male. Le missioni che affronterà saranno in linea con lo scopo ultimo del gioco: furti, rapine in banca, estorsioni, sabotaggi, rapimenti e operazioni di disturbo ai danni dei supereroi. Vediamo di analizzare in dettaglio le caratteristiche che rendono unico questo City of Villains...
L’editor di super-cattivi
Prima di buttarci a capofitto nel mondo del crimine, dovremo creare il nostro cattivone personalizzato e, per farlo, avremo a disposizione tutti gli strumenti necessari a definire ogni benché minimo dettaglio del suo aspetto e delle sue abilità: il sistema di creazione dei costumi di City of Heroes, già molto apprezzato per l’elasticità e l’elevato livello di personalizzazione, è stato ulteriormente ampliato e adattato alle “esigenze estetiche” delle forze del male, con l’integrazione di nuovi elmetti, mantelli, stivali e guanti borchiati per tutti i gusti e persino accessori quali catene, teschi e filo spinato. Non manca neppure la possibilità di dar vita a mutanti o veri e propri mostri con tanto di corna, zoccoli e code di ogni foggia!
Oltre a nuovi costumi, dovremo scegliere tra cinque nuovi archetipi di personaggi e altrettanti stili di combattimento.
L’editor di super-cattivi
Oltre a nuovi costumi, dovremo scegliere tra cinque nuovi archetipi di personaggi e altrettanti stili di combattimento: il Brute punta tutto sulla forza fisica e quindi è efficace negli scontri ravvicinati; lo Stalker è un assassino letale dotato di poteri speciali che gli permettono di raggirare il nemico, stile ninja; il Dominator è in grado di manipolare la mente degli avversari a proprio vantaggio; il Corrupter ha un alto potenziale distruttivo ma soprattutto negli attacchi a distanza; il Mastermind ha la facoltà di chiamare in suo aiuto degli scagnozzi, siano questi soldati, robot o zombie. Inizialmente il livello più alto raggiungibile dai giocatori sarà il quarantesimo, ma nel giro di un paio di mesi lo sviluppatore conta d’innalzarlo al cinquantesimo e offrire nuove quest e nuovi scenari di gioco riservati ai più esperti. Non è escluso che un futuro aggiornamento preveda anche la conversione di un supereroe in un super-cattivo.
A.A.A. Prescelto cercasi
Una volta plasmato il cattivo dei propri sogni, sorge spontanea una domanda: “Ma dove si trova lavoro come cattivi di questi tempi?”. Nessun problema: quello è un mercato che non va mai in crisi, specialmente nel mondo dei videogiochi! La risposta è nelle Rogue Isles, un ignoto arcipelago a nordovest delle Bermuda, originariamente colonizzato da una setta di profughi francesi e successivamente divenuto sede delle operazioni illecite di pirati, contrabbandieri e trafficanti d’armi, tuttora terra di nessuno che sfugge alle leggi internazionali. In verità vige una sola legge nelle Rogue Isles ed è quella del più forte: infatti negli ultimi anni i suoi territori sono stati rivendicati dal temibile Lord Recluse e dalla sua capillare organizzazione criminale, nota col nome di Arachnos. Tra le sue fila figurano già i peggiori delinquenti e assassini, ma pare che Lord Recluse ultimamente sia alla ricerca di un nuovo adepto, un super-cattivo dai poteri straordinari: stando alle previsioni della sua sensitiva di fiducia, tale Kalimda, il prescelto potrebbe trovarsi dietro le mura dello Ziggurat, la prigione di massima sicurezza di Paragon City, ed è proprio da lì che inizieremo il nostro cammino, trovandoci catapultati nel bel mezzo di un’evasione organizzata dalle truppe di Arachnos.
Vige una sola legge nelle Rogue Isles ed è quella del più forte.
A.A.A. Prescelto cercasi
Una volta riguadagnata la libertà, dovremo dimostrare di essere all’altezza delle aspettative di Lord Recluse, portando a termine le missioni che ci proporranno di volta in volta gli agenti dell’organizzazione o che ci procureremo autonomamente leggendo i giornali locali. Nel farlo, dovremo guardarci le spalle non solo da quegli impiccioni guastafeste dei supereroi ma anche da tutte le minacce che nascondono le isole dell’arcipelago, ivi inclusi gli altri criminali che le infestano e le fazioni avverse al dominio di Arachnos sulle Rogue Isles. Tra queste ci sono gli Snakes, misteriose creature metà uomini e metà rettili che occupano alcune zone, e i Luddisti, che si oppongono allo sviluppo tecnologico e ostacolano le ricerche scientifiche dell’organizzazione. I ragazzi di Cryptic Studios assicurano che ognuna delle aree di gioco in cui sono suddivise le Rogue Isles presenta una storia e un carattere distintivi, nonché missioni molto variegate. [C]
[/C] Durante la presentazione londinese del gioco, ci sono state mostrate l’ambientazione in cui il nostro personaggio muoverà i primi passi, Mercy Island, quindi Port Oaks, una zona dominata dai resti di un’antica fortezza francese che venne attaccata e saccheggiata dal pirata Barbanera e che ora è infestata dagli spiriti dei soldati trucidati in tale occasione, e infine Cap au Diable, dove il geniale Dr. Aeon sviluppa le più avanzate tecnologie al servizio di Lord Recluse. Alcune delle aree principali ospitano anche il covo dei massimi esponenti di Arachnos, che ci troveremo spesso a servire e qualche volta a combattere: la già citata Ghost Widow, Black Scorpion, Captain Mako e Scirocco.
PvP o PvE?
La principale novità, nonché naturale conseguenza dell’arrivo dei super-cattivi in città, è rappresentata dall’introduzione di scenari PvP (Player vs. Player): per chi non fosse pratico di MMORPG, ciò significa che, oltre ad affrontare le missioni affidateci nel corso del gioco e i molteplici nemici controllati dal computer (nel cosiddetto PvE, o Player vs. Environment), in certe aree potremo misurarci con avversari controllati da altri giocatori in carne e ossa. Il PvP è un aspetto piuttosto controverso dei giochi di ruolo online, poiché comporta non pochi problemi di bilanciamento e implementazione e non è sempre ben visto dagli utenti. Tuttavia, in City of Villains il PvP sarà solo consensuale e limitato a determinate zone. Non comporterà grosse penalità in caso di sconfitta (per lo meno, non ai livelli inferiori) e in linea di massima sarà orientato a uno scopo: ci si sfiderà per il conseguimento di bonus od obiettivi specifici e gli scontri non saranno mai fini a se stessi. Per esempio, sull’isola di Warburg, che ospita un centro di ricerca, i giocatori si contenderanno il controllo di una serie di rampe missilistiche; nell’arcipelago di Nerva, che è una zona cuscinetto tra Paragon City e le Rogue Isles, cattivi e supereroi si scontreranno per il diritto a esplorare antiche rovine che custodiscono oggetti rari. Le Rogue Isles comprenderanno ben 11 zone, delle quali 7 PvE e 4 PvP. Resta da vedere come verranno gestiti gli scontri fra utenti di City of Heroes e City of Villains, nelle aree di gioco PvP in cui i due universi online collideranno.
Un cattivo senza covo è come un panettone senza uvette
Altra succosa novità di City of Villains sono le basi operative, volte a favorire l’interazione dei giocatori nei supergruppi (che corrispondono alle gilde dei classici MMORPG d’ispirazione fantasy) e a fornire un’ulteriore occasione per scontri PvP: sebbene non abbiamo ancora avuto l’opportunità di dare una sbirciatina, il sistema di costruzione delle basi, in quanto a flessibilità e opzioni di personalizzazione, promette di eguagliare quello di creazione dei personaggi e offrire ai giocatori dei luoghi di aggregazione su misura ma, una volta costruite, le basi andranno anche difese dagli attacchi dei gruppi rivali. Esistono infatti delle quest riservate esclusivamente ai supergruppi e attraverso le quali è possibile conquistare oggetti che garantiscono bonus speciali a tutti i componenti, però gli altri giocatori hanno la facoltà di rivendicarli, sfidando il supergruppo che ne entra in possesso e attaccandone la base. Per evitare spiacevoli episodi di sciacallaggio, gli sviluppatori hanno fatto in modo che questi raid possano avvenire solo col mutuo consenso dei due supergruppi interessati e in momenti prestabiliti. È opportuno precisare che, acquistando City of Villains, gli utenti di City of Heroes potranno costruire quartier generali anche per i loro supereroi.
Una volta costruite, le basi andranno anche difese dagli attacchi dei gruppi rivali.
Tecnicamente parlando
Dopo aver fatto un’ampia panoramica sul contesto e la meccanica di gioco, non ci resta che parlare delle caratteristiche più propriamente tecniche di City of Villains. Non avendo direttamente messo mano al gioco, non possiamo ancora pronunciarci sulle sue effettive dinamiche, aspetti quali il bilanciamento della difficoltà, lo sviluppo dei personaggi o il potenziale d’interazione tra i giocatori. Ci limiteremo quindi a descrivervi ciò che abbiamo visto finora: la grafica mostra evidenti progressi rispetto a quella di City of Heroes, rivelandosi più che discreta, al tempo stesso “fumettosa” e verosimile. Pur non essendo dettagliatissimi, i modelli dei personaggi risultano gradevoli e animati con fluidità, anche in situazioni di relativo affollamento dello schermo. I costumi sfoggiano texture realistiche e interessanti effetti di rifrazione della luce.
La grafica mostra evidenti progressi rispetto a quella di City of Heroes.
Le ambientazioni sono vaste e molto evocative. Presentano architetture dagli stili più disparati ma ogni area di gioco ha un sapore distintivo, passando da quelle neogotiche e minacciose a quelle super tecnologiche. Ciò che salta subito all’occhio, oltre ai notevoli effetti di luce, è che appaiono “vive”: aggirandosi per le strade, è possibile trovarsi in mezzo al traffico, imbattersi in una sparatoria o in passanti presi nelle loro faccende... il più delle volte presi dai malviventi locali. Gli effetti sonori ci sono parsi all’altezza ma non eravamo nelle condizioni più favorevoli per apprezzare anche l’accompagnamento musicale. Concludiamo segnalando che NCsoft non prevede la localizzazione del gioco in Italiano, almeno per il momento.
Il destino vi attende...
Come ci è stato spiegato durante la presentazione, City of Villains è ormai in fase avanzata di testing e dovrebbe rispettare la scadenza prevista per il lancio effettivo, tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre, con buone speranze in contemporanea per Stati Uniti ed Europa. Corre voce che sarà disponibile anche una Collector’s Edition del gioco su doppio supporto, CD più DVD. Tuttavia questi e altri dettagli di vendita, così come le tariffe di abbonamento europee, non sono ancora stati confermati ufficialmente. NCsoft sembra essere pienamente consapevole del rischio che City of Villains eroda parte dell’utenza di City of Heroes e che il successo di questo nuovo titolo online si ritorca contro il suo stesso predecessore, ma al contempo si augura che attragga nuovi giocatori e che quelli vecchi non resistano alla tentazione di possederli entrambi! Riusciranno i nostri eroi di Paragon City a resistere alla tentazione del male? O nascerà una nuova generazione di giocatori affetti da sdoppiamento della personalità, un giorno supereroi e quello dopo super-cattivi?!
In principio era City of Heroes...
...RPG multigiocatore online atipico, pubblicato e gestito dal gigante coreano NCsoft, leader mondiale nell’ambito dell’MMOG (Massively Multiplayer Online Gaming) che vanta statistiche di utenza da capogiro in Oriente e che ha recentemente dato l’arrembaggio anche al mercato occidentale, finora dominato da World of WarCraft: il gioco di ruolo in questione, che offre la possibilità di calarsi nei panni di un supereroe per lottare contro il crimine a Paragon City, ha riscosso un discreto successo negli USA e, oltre ad una tempestiva denuncia da parte della Marvel, si è guadagnato anche l’attenzione del pubblico europeo. Non è passato nemmeno un anno dal lancio di City of Heroes nel vecchio continente, ma gli sviluppatori di Cryptic Studios si stanno già dando da fare per esaudire quella che è subito diventata la più frequente richiesta degli utenti: la possibilità di passare dall’altra parte della calzamaglia e mettere i propri super poteri al servizio del male! Per la gioia di aspiranti cattivoni e megalomani, a novembre aprirà i battenti City of Villains, non una semplice espansione dell’originale MMORPG (che ha al proprio attivo già ben cinque update di contenuti o, più precisamente, Issues) bensì un sequel che, pur interagendo col suo predecessore su più livelli, resterà un gioco a sé stante.