Diario del Capitano
Alla fine Nintendo non ha resistito sino all'E3 e, in una mossa a sorpresa, ha annunciato la scorsa settimana i primi dettagli a proposito del suo 'mystery hardware', ovvero il Nintendo DS, Dual Screen, portatilino dal doppio display. Questa appunto la sorpresa: una sola console, portatile, con due schermi separati, per consentire agli sviluppatori di sperimentare nuovi, e rivoluzionari, approci al videogioco.
L'annuncio, in realtà uno striminzito comunicato stampa, ha generato reazioni contrastanti sul web, attirando più di una critica su Nintendo. Critiche perlopiù ingiustificate anche se la grande N, quello sì, avrebbe forse fatto meglio ad aspettare ancora un po' o a presentare qualcosa di più sostanzioso sulla nuova console. Critiche ingiustificate dicevo, perchè di fatto basate sul nulla: Nintendo ha svelato la caratteristica base del suo nuovo progetto (magari perchè una fuga di notizie era ormai imminente?), ma non ne ha svelato le applicazioni, ha tenuto segreta buona parte delle soluzioni hardware, non ha indicato un prezzo di vendita e, soprattutto, non ha presentato software. Nintendo è da sempre una software company, e basa tutto il suo successo sul software. L'hardware è un veicolo, un mezzo giustamente fondamentale, ma è sempre stato costruito da Nintendo in relazione al software, con precisi obiettivi in mente, non viceversa. Se si è scelto di produrre il DS, è perchè Nintendo ha in cantiere alcuni titoli, dai contenuti sicuramente innovativi, che sfruttano a dovere la soluzione del doppio display.
Un altro errore comune di valutazione che si è commesso è stato considerare il DS come la risposta Nintendo a PSP. Anche se è chiaro che il DS è una contromossa della grande N alla discesa in campo di Sony, le due console non sono minimamente paragonabili, e si rivolgono a fasce di mercato ben diverse. E' facile prevedere per il DS un prezzo aggressivo e in linea con ciò che la console rappresenta: un giocattolo, non un sofisticato dispositivo hi tech all in one. L'ammiraglia, in casa Nintendo, rimane dichiaratamente il Game Boy Advance, mentre il nuovo nato è un prodotto di filosofia diversa, che spinge sull'innovazione pura nel tentativo di dare una scossa ad un mercato da sempre basato sull'innovazione.
Prevederne le sorti commerciali al momento è impossibile, ma lo sforzo di Nintendo è da salutare con estremo favore. E all'E3 ne sapremo finalmente qualcosa di più.
Una piccola aggiunta al Diario: si è parlato del possibile impiego di una tecnologia Sharp in grado di ricreare immagini stereoscopiche (in soldoni, tridimensionali) grazie all'utilizzo di due display LCD convenientemente posizionati. A meno di clamorose sorprese, il Nintendo DS non impiegherà tecnologie di questo tipo, e per un paio di buone ragioni. Innanzitutto è pressochè certo che i due display saranno posizionati uno sopra l'altro, e non affiancati (un requisito fondamentale). In secondo luogo Nintendo ha chiaramente segnalato che l'utilizzo dei due display serve a presentare al giocatore schermate o visuali di gioco differenti, offrendo nuove possibilità ai game designer, non per generare immagini stereoscopiche. Staremo a vedere, ma personalmente ritengo le speculazioni altamente improbabili.
Mauro Fanelli, responsabile editoriale area Console.
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