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Diario del capitano

DIARIO di La Redazione   —   26/05/2002

Diario del capitano

Eccoci arrivati all'ultimo giorno losangelino. Il volo, previsto per stasera in tarda serata (per voi stamattina), toccherà Philadelphia per poi finire a Roma lunedì mattina. Maledette coincidenze.
Dopo aver espresso il mio parere favorevole all'E3 2002, è ora di dare un giudizio al Coverage condotto con magistrale bravura da Michele Borri, con uno sforzo che ha avuto del miracoloso conducendo orari davvero impossibili. Molti hanno guardato con ironia questo "sforzo", giudicandolo una passeggiata. Proverò dunque ora a farvi rivivere una tipica giornata estratta da questa settimana, per arrivare alla conclusione che non è esattamente una "passeggiata di salute".
Sveglia: 6.30 del mattino. Colazione veloce. Via in macchina. Quarantacinque minuti circa di traffico metropolitano. Arrivo in sala stampa alle 8.45. Posizionamento delle postazioni (da cinque a sette mediamente). Quindici, venti appuntamenti al giorno, decine di press kit da esaminare, rielaborazione delle interviste e delle sessioni di gioco. Considerando che i padiglioni della fiera sono lunghi almeno cinquecentometri, dopo quattro-cinque percorsi, ognuno dei partecipanti a fine giornata si è fatto una piccola maratona. Alle 18.30 la sala stampa chiude, buttando tutti fuori brutalmente. Scatta quindi il processo inverso. Altri quarantacinque minuti di macchina con il traffico del rientro, arrivo in albergo. Rifinitura degli articoli lasciati in sospeso. Cena alle 22.30 di sera. Diretta radiofonica a mezzanotte e mezza. L'ultimo si addormenta sempre alle 3 di notte. A tutto questo aggiungete un pizzico di stress "da inglese", la folla e le gomitate per passare, mescolate con l'esigenza di farvi leggere in diretta tutto, e avrete ottenuto il Coverage dell'E3 2002. Dieci persone (grazie, meritate un applauso), decine e decine di articoli che spaziano dalle console al pc al wireless gaming. E filmati esclusivi per il download. Questo è stato l'E3 2002 Coverage. Spero che ora vi siate fatti un'idea più precisa.

A questo punto non mi resta che congedarmi. Domani non sarò in onda a causa del viaggio che iniziato ieri si prolungherà fino a domani mattina, cosa che non mi permetterà di scrivere il diario (come venerdì scorso del resto).