Rispetto allo scorso anno e alle foto pubblicate negli ultimi mesi, il gioco non sembra essere stato rivoluzionato graficamente: non che ce ne fosse alcun bisogno, WoW si è riconfermato quale MMORPG esteticamente più appetibile fra quelli in via di sviluppo.
La bellezza delle ambientazioni è da mozzare il fiato: un mondo coloratissimo e “vivo”, popolato da mostri ed animali che si aggirano attraverso vaste pianure e immense foreste in cui ogni tronco ha una forma diversa, le foglie stormiscono al vento e il sole infiltra i suoi raggi attraverso i rami e la folta chioma degli alberi.
L’interfaccia (non ancora definitiva) sembra aver subito un deciso restyle che l’ha resa più compatta e meno invasiva: una serie di menù a scomparsa che ben si sposano con il sistema di controllo, bastato su una indovinata combinazione di tastiera, con cui controllare i movimenti base del personaggio, e mouse, che oltre a regolare zoom e angolazione della telecamera, si rende indispensabile per la gestione delle abilità e dell’oggettistica, esattamente come in Diablo e in ogni altro RPG per PC.
Mantenendo premuto il tasto destro però, anziché muovere il puntatore del mouse, cambieremo la direzione verso la quale il personaggio è orientato, in maniera analoga agli FPS.
Dato questo particolare e l’impostazione molto “arcade” del gioco stesso (movimenti molto veloci e la risposta quasi istantanea all’uso delle abilità) le sensazioni comunicate da WoW sono state ben diverse da quelle ispirate da Dark Age of Camelot o Everquest, avvicinandosi alla giocabilità più immediata degli action 3D come Heretic 2.
Nel caso di World of Warcraft potremmo quindi parlare di Action-MMORPG.
La meccanica dei combattimenti è invece molto simile a quella dl titolo Mithyc, per quanto la risoluzione degli stessi avvenga in tempi molto più brevi e la tempistica a “turni” sia stata resa trasparente al giocatore.
E’ presente un apposito menù con tasti funzione ai cui slot è possibile abbinare tramite drag&drop le abilità e gli incantesimi a disposizione del personaggio: avuto modo di provare tutte le razze del gioco, siamo rimasti piacevolmente impressionati non solo dalla quantità industriale di skll disponibili, ma anche dalla resa grafica delle stesse al momento del loro utilizzo, convincente e spettacolare, con animazioni fluide e dettagliate.
Ma novità sicuramente più interessante è stata stato l’atteso annuncio della quarta razza giocabile che prevedibilmente si è rivelata essere quella dei Nani.
Vi garantisco che è stato un piacere vedere i robusti e tarchiati guerrieri delle montagne (finalmente graficamente convincenti), mentre brandivano enormi asce da battaglia e ricorrevano agli ancestrali poteri dei loro antichi clan per spazzare via i nemici.
Naturalmente anche le altre razze hanno carisma da vendere: cavalieri umani in scintillanti armature, possenti Orchi dai potenti totem sciamanici e giganteschi Tauren che fanno tremare il suolo in battaglia, calcandolo con gli enormi zoccoli. Possiamo affermare senza timore di smentita che World of Warcraf sarà il MMORPG più “artisticamente fantasy” fra quelli passati e prossimi futuri. E a detta degli sviluppatori non è escluso il futuro inserimento i ulteriori razze: non vorranno deludere i fan degli Elfi, giusto?.
Niente eventi esclusivi e fastose presentazioni per World of Warcraft, soltanto un imponente stand aperto al pubblico e lui, il gioco, sotto gli occhi di centinaia di giornalisti attoniti
Affiancato dalle postazioni dedicate al “fratello minore” Warcraft 3, WoW era perfettamente giocabile su una mezza dozzina di monitor posti in posizione strategica, con tanto di personale addetto alla comunicazione che intratteneva i giornalisti prima e dopo la loro partita, rispondendo ad ogni loro curiosità in merito.
Occorre innanzitutto premettere che per quanto il gioco sia apparso in avanzato stadio di sviluppo, ciò non ci dà garanzie di sorta sulla prossimità della data di rilascio e il fatto che il buon uomo con cui abbiamo parlato si rifiutasse di fornire una release date più precisa di un generico “in the future” non lascia ben sperare sulla possibilità di vedere il gioco prima della fine del 2003. Ottimisticamente.
Ma vediamo di riassumere le impressioni che abbiamo raccolto in questi tre giorni sul primo gioco di ruolo massivamente online di Blizzard Entertainment.