Diario del Capitano
Sono rimasto piacevolmente sorpreso dall'annuncio targato Sony di una prossima commercializzazione del caschetto "virtuale" che, nelle speranze del Publisher Giapponese e dei tanti appassionati sparsi per il mondo, dovrebbe garantire per la prima volta l'ingresso del mondo videoludico nella terza dimensione. Dotato di uno schermo a 180.000 pixel di risoluzione e di un sensore per captare i movimenti della testa del giocatore, questo simpatico aggeggio, il cui costo proibitivo (si parla per il momento di 500 Dollari) lo terrà lontano dal portafoglio della maggior parte degli utenti Playstation 2, potrebbe effettivamente fare compiere il salto di qualità che negli anni scorsi è sembrato molto lontano.
Solo la Nintendo, con il suo fallimentare Virtual Boy, aveva provato a portare una tecnologia di questo tipo alle masse, ma i risultati hanno bloccato ogni possibile via di sviluppo in quel senso: ora, con questa mossa inaspettata capace di generare profonda curiosità tra gli addetti al settore, senza dimenticare le tante Software House desiderose di scoprire inesplorati, e prolifici, territori economici, qualcosa si è mosso.
Certo, si tratta di vedere i primi titoli capaci di sfruttare realmente la periferica, ma chi ha avuto la fortuna di provare il prototipo, parla di un'esperienza assimilabile ad una sessione di gioco con un 42" pollici ad una distanza di circa due metri. Tuttavia, diffidenti per natura di quanto riportato, aspettiamo la vera prova sul campo, rimandando i nostri quesiti a quel giorno: nonostante questo, ci rimane una domanda a cui possiamo già cominciare a dare una risposta.
Noi, siamo già pronti per la realtà virtuale?