Diario del Capitano
Oggi prendo spunto da una discussione nata sul nostro forum ThePlayer.
I think that games that feature 'just racing' aren't enough for a lot of people in this era of gnat-like attention spans, and that's particularly true when it comes to the console crowd. That's why I think that you're going to see more and more games like Driver and Grand Theft Auto - where driving and racing is a part of the game, but not the whole experience. That's why I think that as time goes on you're going to see fewer and fewer 'pure' racing titlesQueste sono le parole di un programmatore della Papyrus che, per i meno anglofoni, suonano più o meno così: il futuro dei giochi di guida è quello dei titoli Mainstream come Driver o GTA3 e non certo di titoli ultraspecialistici come GP Legends o lo stesso Nascar.
Insomma, nel futuro del nostro panorama videoludico vedremo sempre meno simulazioni pure e sempre più giochi che fanno il verso - con ottimi risultati del resto - alle simulazioni vere.
Paradossalmente quindi, con il progressivo allargamento del mercato alle "masse" (brutta parola è vero, ma mi sono appena svegliato ed è l'unico termine che mi viene in mente), la varietà di titoli per PC rischia, in virtù di investimenti davvero enormi, di diventare sempre più bassa in nome della vendibilità del prodotto. La mia paura quindi, quella che con "l'evoluzione della specie" ci si sarebbe avvicinati al concetto di titoli "commerciali" e quelli "Underground", sembra materializzarsi sempre di più.
Per fortuna che nel mondo esistono migliaia di software house indipendenti - proprio come ci sono milioni di band che provano nel sottoscala o nel garage - che continueranno a sviluppare giochi verticali, magari per pochissimo appassionati. E' questo il caso di netKar, ad esempio, e di altre centinaia di progetti che riescono a nascere grazie alla passione di pochi ed infischiandosene delle strategie - e delle necessità - di mercato.
Per console potrà, o vorrà, mai nascere un movimento "undeground" come questo?