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Doom Eternal: i demoni del nuovo gioco id Software

Nell'ultima demo di Doom Eternal abbiamo incontrato una parte dei demoni che compongono l'enorme bestiario del nuovo gioco id Software. Ve li raccontiamo uno a uno.

VIDEO di Vincenzo Lettera   —   27/01/2020
DOOM Eternal
DOOM Eternal
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Il Doom Slayer sta per tornare in Doom Eternal, un capitolo di Doom che sembra nettamente più massiccio, aperto e violento del reboot del 2016. Qualche giorno fa vi abbiamo raccontato le nostre impressioni basate sui primi tre livelli del gioco, e abbiamo anche discusso su quella che sarà la nuova storia del gioco, ma in questo caso vogliamo focalizzarci su uno degli elementi più importanti dell'esperienza. I nemici.

Doom Eternal vedrà un bestiario di demoni ancora più ricco del precedente episodio, e nella demo abbiamo incontrato solo una manciata di quelli che saranno presenti nel gioco finale. Nonostante questo. è stato interessante vedere sia alcune delle nuove creature introdotte, sia il modo in cui sono state migliorate quelle già viste in passato. Partiamo dai mostri della categoria "demoni da macello", ovvero quelli che presi singolarmente hanno un solo obiettivo: giocare all'Allegro Chirurgo con la motosega del Doom Slayer. Prendete gli Zombi, così scarsi e così lenti che gli sviluppatori li hanno infilati qua e là nella mappa soltanto per permettere al giocatore di recuperare risorse in un attimo.

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Un gradino più in alto sono gli Imp, demoni classici della serie che si muovono in maniera agile e fastidiosa. Il loro comportamento in Doom Eternal è simile a quello dello scorso Doom, muovendosi in più direzioni, lanciando palle di fuoco dalla distanza e aggredendo con gli artigli nel corpo a corpo. Le loro animazioni sono però state perfezionate e i movimenti sono ancora più insidiosi. Anche il modello è stato modificato, con alcuni dettagli che lo rendono più simile agli Imp dei primi Doom. Da soli non sono un problema, ma in gruppi numerosi possono essere fastidiosi e imprevedibili.

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In Doom Eternal c'è anche una variante dell'Imp: il Gargoyle. È sostanzialmente un Imp che ha imparato a volare, e per questo è ancora più una spina nel fianco. Raramente capita di trovarli da soli, e quasi sempre attaccano assieme ad altri demoni costringendo il Doom Slayer a tenere d'occhio sia i nemici di superficie sia queste falene troppo cresciute. Occhio perché oltre a colpire con sfere dalla distanza come gli Imp, questi maledetti rilasciano anche attacchi acidi. La cosa migliore è colpirli con un fucile da cecchino o stordirli con un esplosivo.

Più lento ma più potente è il Soldato, o soldato zombi. Anche lui è un volto assolutamente storico che mancava nella serie dai tempi di Doom 3 e che quest'anno torna in tutta la sua incredibile bruttezza. Nella demo di Doom Eternal lo abbiamo trovato piuttosto facile da eliminare sia dalla distanza che a suon di cazzotti nel corpo a corpo, ma conviene comunque evitare di farsi circondare o farsi colpire quando carica il suo colpo di cannone. I soldati hanno un'ulteriore particolarità: possono attivare uno scudo per proteggersi dalla distanza, e in quel caso la cosa migliore è usare il fucile al plasma per farlo esplodere, oppure avvicinarsi e frantumarlo con il pugno di sangue.

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Sempre dei demoni da macello fa parte l'Anima Errante, il classico teschione infuocato e con le corna che svolazza e colpisce con proiettili esplosivi dalla distanza. Rispetto al Doom del 2016 le Anime Erranti hanno ricevuto un leggerissimo restyling che le rende ancora più spaventose, ma restano tanto veloci quanto deboli. Un colpo di Bomba Criogena basta per farli fuori all'istante.

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Rendiamo le cose più interessanti passando ai cosiddetti Demoni Pesanti. Fin dall'inizio del gioco, Doom Eternal vi vedrà affrontare l'Aracnotron, un nemico introdotto in Doom 2 ma che non vedevamo dai tempi di Doom 64. Il design è rimasto molto simile a quello originale: un enorme robot a forma di ragno e con un cervellone gigante. In Doom Eternal è in grado di muoversi anche sul soffitto e sparare da lì grazie alla torretta che monta sulla testa. La sua arma fa parecchio danno quindi l'ideale sarebbe prima concentrare il fuoco per distruggerla e poi eliminare il mostro.

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Non sarebbe un capitolo di Doom senza il caro vecchio Cacodemone. Brutto come la fame e con un nome che è tutto un programma, questo demone volante non cambia molto da quello visto nel Doom del 2016, tant'è che anche l'animazione con cui il Doom Slayer gli stacca l'occhio e glielo fa mangiare è rimasta più o meno identica. Fa tanto male ma a differenza delle Anime Erranti non è così veloce: bombe adesive e granate aiutano a stordirlo permettendo poi di metterlo K.O. con un'uccisione epica.

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Altro mostro grosso è il Cavaliere Infernale, un toro da combattimento, anche se non ha le corna come il Barone Infernale. È molto resistente e il suo attacco principale consiste in una violenta carica che è fondamentale schivare utilizzando lo scatto col giusto tempismo. In Doom Eternal ci sono arene e spazi aperti più grandi rispetto al Doom del 2016, quindi dovrete approfittarne cercando di tenere la distanza mentre gli fate mangiare un caricatore di fucile automatico.

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E dal veloce e muscoloso Cavaliere Infernale si passa in un attimo a uno dei nostri preferiti nonché un altro grande classico. Il Mancubus è una montagna con la testa minuscola e il corpo titanico, e menomale che coi videogiochi non possiamo sentirne l'odore. Rispetto allo scorso Doom, il Mancubus è orgoglioso del suo corpo e non ha più l'armatura, assomigliando molto di più al design dei primissimi Doom. Però, come si dice, più sono grossi e più fanno rumore quando cadono: tenete d'occhio il lanciarazzi e cercate di disattivare il suo lanciafiamme, mentre eliminandolo con un'uccisione epica lo si può far esplodere danneggiando i nemici vicini.

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Anche se più piccolo e snello, sempre alla categoria Demoni Pesanti appartiene il Revenant. Il modello del mostro è stato aggiornato e ha adesso molti più dettagli, però si muove così velocemente che è difficile soffermarsi a notare particolari differenze. Per il resto è il solito vecchio Revenant, un demone dotato di due cannoni sulle spalle e un jetpack che usa per svolazzare in giro. Jetpack che però è anche il suo punto debole: colpitelo con precisione per trasformare il Revenant in un botto di capodanno.

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Però uno dei più fastidiosi e originali mostri di Doom Eternal è senza dubbio il Flagellante, a metà tra un demone e un serpente cibernetico. Sguscia come un'anguilla schivando i proiettili, quindi l'approccio migliore è congelarlo con una bomba criogena e farlo a pezzi prima che sia in grado di riprendersi.

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Questi sono solo alcuni dei nemici che abbiamo incontrato giocando la demo di Doom Eternal, a cui si vanno ad aggiungere demoni ambientali come i tentacoli o gli innescatori, che sono zombie deformi pronti a esplodere. Poi dai trailer e dalle immagini abbiamo visto che torneranno classici come il Pinky, il Barone Infernale e l'Elementale del Dolore, ma anche altri mostri nuovi come il temibile Doomhunter. Id Software ha affermato che il numero di mostri in Doom Eternal è raddoppiato rispetto a quello del precedente capitolo, quindi siamo sicuri che ne vedremo delle belle. Per modo di dire, perché saranno tutti orribili. L'uscita di Doom Eternal è prevista per il 20 marzo su PC, PS4 e Xbox One, mentre su Nintendo Switch arriverà in un secondo momento nel corso del 2020.