Quando Robert Ervin Howard creò il personaggio di Conan, il barbaro facente parte della tribù dei Cimirri, l'intenzione era quella di dare vita ad un eroe che, attraverso una serie di avventure e battaglie contro creature più o meno mitologiche, inquadrasse lo stato sociale degli uomini dell'epoca preistorica Hyboriana - che altri non erano se non un'allegoria di quelli moderni - talmente occupati a rincorrere il progresso, da perdere i tratti distintivi della propria umanità. Inserire un tale messaggio all'interno di un videogame non è di certo un compito facile, ma i ragazzi di Nihilistic Software, già autori di Vampire: The Masquerade, stanno dando il massimo per poter restituire al meglio le suggestioni presenti nei racconti, creando nel contempo un titolo valido anche sotto il profilo ludico.
In breve, Conan sarà il classico gioco d'azione in terza persona, durante il quale superare una serie di livelli dalle più disparate ambientazioni, sconfiggendo nemici e progredendo nella narrazione. A mettere più carne al fuoco, ci saranno comunque alcune feature prese dal mondo degli RPG, che non potranno non aggiungere profondità all'esperienza.
Multiplayer.it ha avuto modo di assistere ad una breve presentazione e testarlo con mano, nel corso dell'evento tenutosi a New York e dedicato alla line up THQ.
Conan il barbaro
L'avventura sarà divisa in un non ancora annunciato numero di blocchi, ciascuno dei quali farà riferimento ad una precisa location. Quanto visto era ambientato tra le strade e gli edifici di una città simil persiana, dove alcune guardie del palazzo reale ed un buon numero di bestie feroci, si dimostravano tutto fuorché amichevoli.
L'alto numero di avversari su schermo contemporaneamente ha imposto un sistema di combattimento estremamente snello che, oltre ai movimenti delegati alla leva analogica sinistra, si avvale di tre soli pulsanti, che si ripartiscono gli attacchi, veloci o potenti, e le prese. Se quindi non servono più di cinque minuti a padroneggiare decentemente questo schema, molto più tempo ci vorrà per avere la capacità di riprodurre le più complesse tra le molte combo inserite; a dare un tocco di profondità, poi, c'è una seconda barra oltre quella indicante l'energia, che si caricherà ad ogni colpo messo a segno e, quando piena, offrirà a Conan una notevole aggiunta di potenza e velocità.
Quanto detto varrà a prescindere dall'armi di cui si è in possesso: non ce ne saranno, infatti, da usare obbligatoriamente, ma potranno essere raccolte quelle lasciate dai nemici, siano esse sciabole, spade a due mani o lance, e quindi utilizzate sfruttandone le singole peculiarità.
Nel corso del gioco capiterà inoltre di imbattersi in alcune rune disegnate sul terreno, capaci di far apprendere magie o altri poteri speciali. Non essendo possibile collezionarle tutte, sarà compito del giocatore decidere quali apprendere, in base ai propri gusti.
Un complesso, quindi, piuttosto aperto e rispecchiante la precisa volontà di non imporre un'esperienza totalmente guidata, ma che anzi dia una certa libertà. Questa filosofia è stata adottata anche nella creazione dei livelli che, pur avendo un punto di partenza ed uno di arrivo ben definito, tendono a ramificarsi, facendo sì che i diversi obbiettivi non debbano essere perseguiti seguendo un percorso lineare.
Le modalità disponibili saranno la canonica avventura principale e il time attack, nel quale giocare nuovamente quanto già sbloccato cercando di migliorare le statistiche, mentre gli amanti del multiplayer dovranno rassegnarsi a non poterne godere né competitivamente, né cooperando con un amico.
Il guerriero in gonnella
Preso in mano SIXAXIS – la prova è infatti avvenuta su PS3, ove il gioco è in uno stato più avanzato – impressiona quanto sia facile e naturale vestire i panni del muscoloso ed un tantino tamarro protagonista. La telecamera è automatica, in questo modo può, nello stesso tempo, dare un taglio più cinematografico all'azione e porsi in modo ottimale per mostrare tutti gli elementi utili presenti su schermo. Facili i comandi, anche se alcuni passaggi che contemplano salti millimetrici e lunghe arrampicate, risultano un po' difficoltosi e frustranti, rallentando il ritmo.
Di tanto in tanto dovranno essere sconfitti enormi boss, che sanciranno la fine di una parte dell'avventura; quello affrontato durante l'evento era il temibile Dragone della Sabbia, una sorta di lucertola super cresciuta e decisamente cattiva. Questi particolari scontri avverranno in più momenti, durante ciascuno dei quali togliere all'odiato nemico una precisa quantità di energia e quindi ferirlo in un determinato punto, attraverso una sequenza in stile quick time event. Una scelta non originale e forse abusata, ma sempre forte della capacità di rendere gli avvenimenti più emozionanti, campali.
A completamento della presentazione è stato caricato un ambiente ancora non completo, una sorta di altopiano roccioso, che dava un'idea di come sarà l'interazione con gli ambienti nel prodotto finito: prendendo in mano una torcia, si potrà dare fuoco all'erba e quindi far propagare le fiamme fino alle vicine capanne, che bruceranno e si sbricioleranno in modo credibile, ferendo a morte chi eventualmente vi transitava. La fisica è comunque ben implementata sotto tutti i punti di vista, così che prendendo un vaso e scagliandolo contro un avversario, questi cada a terra, ferendo i compagni che si trovano sulla sua traiettoria.
Chiude il quadro un comparto tecnico di altalenante qualità, per quanto ovviamente non completo. I modelli sono ben realizzati e le luci splendide, ma le animazioni sono ancora legnose e poco credibili, così da far risultare Conan meglio in foto che in movimento.
Quanto visto è in conclusione incoraggiante e lascia ben sperare, nonostante alcuni particolari da sistemare e l'assenza di una carica innovatrice. L'uscita rimane fissata entro la conclusione del 2007, salvo i sempre più comuni ritardi.
Conan è in lavorazione per PlayStation 3 e Xbox 360.
La versione usata per questa prova è quella per PlayStation 3.