Dean Takahashi è da 17 anni un giornalista finanziario di alto livello, che ha collaborato con, tra gli altri, il Wall Street Journal e il Los Angeles Times, comparendo anche su emittenti televisive quali CNN e CNBS.
Ultimamente, si è occupato in maniera approfondita anche dell'industria videoludica, in particolare per quanto riguarda Microsoft e il suo progetto Xbox, scrivendo sull'argomento il libro Opening the Xbox, riguardante la prima console della casa di Redmond, e recentemente The Xbox 360 Uncloaked sulla seconda piattaforma da gioco americana. Quest'ultimo libro è stato pubblicato anche in Italia con il titolo Il Fattore X, edito proprio da Multiplayer.it, e fornisce ai lettori una visione approfondita del team di Microsoft che si è occupato della progettazione e dello sviluppo della macchina, descrivendo tutti gli eventi chiave e i retroscena che hanno portato Xbox 360 nei negozi di tutto il mondo, a partire dalle idee di Bach, Allard e tutti gli altri personaggi coinvolti nell'opera.
Dalle pagine di Multiplayer.it, Dean racconta ogni mese i principali avvenimenti del mondo dei videogiochi.
Novembre tra uscite e numeri da record
I segnali per l'industria dei videogame in America sono contrastanti. Da una parte le vendite vanno bene, dall'altra Electronic Arts, un tempo una delle compagnie più forti, ha realizzato che il periodo di vendite natalizie dei suoi giochi è andato così male da farle scegliere di licenziare un buon numero di persone.
In novembre la vendita di videogame in America è cresciuta del 10 percento, in accordo con la società di ricerche di mercato NPD Group. Nintendo ha venduto più di due milioni di console nel corso del mese, un record che batte Microsoft e Sony messe insieme.
I numeri di novembre sono stati più forti di quanto ci si aspettasse, considerando la debolezza dell'economia e il fatto che rispetto all'anno precedente ci siano stati sette giorni in meno buoni per gli acquisti dopo il Ringraziamento. NPD ancora crede che l'industria [dei videogame] negli Stati Uniti sia sulla strada per raggiungere i 22 miliardi di dollari di vendite nel 2008.
John Riccitiello di EA, però, ha detto che i giocatori stanno considerando solo le uscite più importanti. Questo vuol dire che se i tuoi giochi non entrano nella top 20, non stanno vendendo molto in assoluto ed EA di delusioni ne ha avute moltissime. Ha dovuto posporre un grosso titolo dedicato a Harry Potter quando Warner ha posticipato l'uscita del film, dovendo inoltre fronteggiare vendite peggiori del previsto per Need for Speed così come spiacevoli risultati da Mirror's Edge, Dead Space e Spore. Quest'ultimo è stato spinto come il nuovo grande titolo di Will Wright, il cui The Sims ha venduto più di 100 milioni di copie, ma è riuscito a piazzarne solo alcuni milioni, che è una delusione per quel gioco.
Mi sono piaciuti i nuovi giochi, così come buona parte della critica, però i fan non sono stati ugualmente coinvolti. EA aveva la strategia giusta: ha dovuto investire pesantemente sui contenuti originali, ha provato senza successo ad acquisire Take-Two Interactive e quindi ha scommesso su nuovi franchise per questa stagione, ma non ha funzionato. Le conseguenze sono state pesanti ed EA sta licenziando il 10 percento dei suoi dipendenti, 1000 persone. Questo non vuole comunque dire che ci troviamo sopra le teste una svolta negativa, ma che ci sono vincitori e vinti nell'industria [dei videogame]. Activision Blizzard continua a stampare soldi; in novembre il gioco per PC World of Warcraft: Wrath of the Lich King ha venduto il record di 2.8 milioni di copie nelle prime 24 ore. Microsoft ha fatto grandi numeri con Gears of War 2, Sony ha trovato una hit in Resistance 2 e Nintendo sta guadagnando da una quantità di titoli diversi, inclusi Wii Fit, Wii Play, Wii Music, Animal Crossing: City Folks e Pokemon Ranger. Questi sono andati così bene da far sopravvivere l'impressione che i giochi siano una solida isola in mezzo a mari in tempesta. Anita Frazier, analista di NPD, ha detto che l'indice di consumo della compagnia mostra che i giochi sono l'area dove gli acquirenti fanno più fatica a tagliare le loro spese.
Le vendite complessive di novembre ammontano a 2.91 miliardi di dollari, il 10 percento in più rispetto ai 2.64 dell'anno precedente. L'hardware è salito del 10 percento, da 1.2 miliardi contro 1.1 un anno or sono, il software dell'11 percento, da 1.31 miliardi a 1.45, mentre gli accessori sono saliti di un 7 percento, da 238.6 milioni di dollari a 255.4.
Nintendo ha venduto 2.04 milioni di Wii, rispetto alle 981'000 dell'anno scorso, e il DS un totale di 1.57 milioni di unità. Microsoft ha venduto 836'000 Xbox 360 contro le 770'000 dell'anno passato mentre Sony è passata dalle 466'000 PlayStation 3 del 2007 alle 378'000 di quest'anno, dalle 496'000 PlayStation 2 alle 206'000 di oggi, oltre a 421'000 PSP.
Dietro i numeri, ogni compagnia continua a lavorare per accrescere l'appeal delle console da gioco. Sony ha lanciato con Home il suo mondo virtuale, Microsoft la New Xbox Experience con tanto di video on demand grazie a Netflix [solo in USA] e Nintendo continua a proporsi allettante per i non giocatori. Vedremo come sono andate le vendite di dicembre, il mese più importante perché raccoglie qualcosa come il 25 percento delle vendite complessive dell'anno. A questo punto prevedo che ci saranno vincitori e vinti, ma l'industria dei videogame ancora sembra un paradiso rispetto al resto dell'economia.