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Days Gone Remastered, la recensione della remaster PS5 del gioco di Bend Studio

La recensione di Days Gone Remastered, edizione rimasterizzata per PlayStation 5 che arriva sei anni dopo il debutto dell'action di Bend Studio.

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   28/04/2025
L'artwork di Days Gone Remastered
Days Gone Remastered
Days Gone Remastered
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Ormai quello delle edizioni rimasterizzate per PlayStation 5 è diventato un po' un meme, ma le intenzioni dietro queste operazioni sono in effetti piuttosto chiare: da un lato l'intenzione di aggiornare e riproporre alcune fra le migliori esperienze single player dell'epoca PS4, proponendole a un pubblico nuovo (o a chi ha il piacere di riviverle per una somma di 10€); dall'altro arricchire il catalogo dell'attuale ammiraglia Sony nella maniera più rapida e meno impegnativa possibile.

Certo, l'annuncio di Days Gone Remastered è stato accolto fra le polemiche ma non soltanto perché quella che stiamo vivendo ha assunto sempre più i connotati della "generazione delle remaster": no, il punto è che la saga avrebbe potuto ricevere un seguito che invece è stato cancellato, e riproporre il primo capitolo in tale maniera è sembrato a molti un'idea discutibile... a meno che la remaster non possa davvero essere l'occasione per un rilancio della proprietà intellettuale creata da Bend Studio.

Trama, personaggi e ambientazione

Dopo la diffusione di una misteriosa pandemia che ha trasformato gran parte delle persone in violenti Furiosi, zombie estremamente simili a quelli del film Io Sono Leggenda, gli Stati Uniti come li conosciamo non esistono più: le grandi città sono state abbandonate, il grosso dei territori risultano presidiati da orde pressoché infinite di non-morti e i sopravvissuti si sono barricati all'interno di insediamenti fra le montagne.

Il protagonista di Days Gone Remastered è Deacon St. John, un ex biker che il giorno dell'invasione ha dovuto abbandonare sua moglie Sarah, affidandola alle cure dello staff di un elicottero dell'organizzazione paramilitare NERO perché venisse portata in salvo dopo essere stata pugnalata da una ragazzina infetta. L'elicottero però non è mai giunto nella zona di destinazione, e dopo anni di ricerche inutili l'uomo si è arreso all'evidenza.

Insieme all'amico fraterno Boozer, Deacon si guadagna da vivere svolgendo missioni di consegna a bordo della sua moto, ma se gli spazi aperti dell'Oregon ora vengono chiamati "l'Incubo" non è per caso: oltre agli assembramenti di Furiosi è possibile incappare in banditi e predoni o, peggio, in squadre di Ripugnanti: folli membri di una setta che crede nel fuoco e nel dolore, venerando i non-morti come fossero creature divine.

Deacon e Boozer in giro nello scenario di Days Gone Remastered
Deacon e Boozer in giro nello scenario di Days Gone Remastered

All'inizio della campagna i due amici finiscono appunto in una trappola dei Ripugnanti e Boozer viene ferito gravemente a un braccio: questo evento innesca una serie di situazioni che costringono Deacon a lavorare da solo, affrontando i pericoli dello scenario e scoprendo che la NERO è ancora operativa, anzi di più: l'agente a cui aveva affidato Sarah è vivo e vegeto, dunque esiste la speranza che anche lei lo sia, da qualche parte?

La storia di Days Gone Remastered (che difficilmente riuscirete a portare a termine in meno di quaranta ore laddove decidiate di affrontare alcuni degli incarichi extra presenti nell'ampio open world costruito da Bend Studio) non vanta forse la spettacolarità di altre esperienze single player firmate PlayStation Studios, ma rimane piacevolmente ancorata a valori ben precisi e i suoi personaggi risultano molto ben caratterizzati.

Deacon alle prese con uno dei residenti di un accampamento in Days Gone Remastered
Deacon alle prese con uno dei residenti di un accampamento in Days Gone Remastered

L'edizione italiana, inoltre, può contare su uno dei migliori doppiaggi sulla piazza, con un Francesco Rizzi monumentale nel ruolo di Deacon St. John ma al contempo alcuni fastidiosi problemi di sincronizzazione con il labiale nelle fasi iniziali della campagna (che nella remaster non sono stati risolti) e un mix audio talvolta sbilanciato, che costringe ad alzare molto il volume per poter sentire determinati dialoghi con gli altri personaggi.

Gameplay, contenuti e novità della remaster

Affidata ai talentuosi sviluppatori di Climax Studios, la remaster di Days Gone per PS5 non si limita ad aggiornare la grafica del gioco, bensì introduce nuovi contenuti che vanno ad arricchire la proposta in maniera simile a quello di cui vi abbiamo parlato nella recensione di The Last of Us Parte 2 Remastered. Ci sono infatti livelli di difficoltà extra, la possibilità di optare per la morte permanente o la speedrun e una modalità inedita subito accessibile, Assalto Orda.

Deacon affronta i Furiosi nella nuova modalità Assalto Orda di Days Gone Remastered
Deacon affronta i Furiosi nella nuova modalità Assalto Orda di Days Gone Remastered

Quest'ultima rappresenta senza dubbio l'aggiunta di maggior valore del pacchetto, visto che va a valorizzare gli ottimi elementi action e sparatutto del titolo di Bend Studio, catapultandoci all'interno di quattro mappe molto ampie (Cascades, Belknap, Lost Lake e Crater Lake) ricavate dall'open world della campagna e chiedendoci di sopravvivere il più a lungo possibile, con l'obiettivo di raggiungere determinati punteggi utili a sbloccare gli scenari successivi.

Equipaggiati di tutto punto, dovremo dunque confrontarci con ondate di nemici sempre più numerose, capaci di portare sullo schermo centinaia e centinaia di Furiosi, e sperimentare situazioni degne del film World War Z, con sciami che è virtualmente impossibile fermare solo con le pallottole e che richiedono dunque l'impiego di armi speciali come Molotov, granate e barili da far detonare.

Deacon affronta i Furiosi in Days Gone Remastered
Deacon affronta i Furiosi in Days Gone Remastered

Naturalmente l'esaurimento delle munizioni e degli esplosivi renderà molto arduo sopravvivere, ed è per questo che dovremo utilizzare la moto per esplorare rapidamente la mappa fra un'ondata e l'altra, alla ricerca di risorse e materiali, nonché di eventuali casse di rifornimenti, cercando di resistere fino a quando i Furiosi non prenderanno il sopravvento.

La modalità Assalto Orda si pone insomma come un gradito extra per esplorare fin da subito le meccaniche action di Days Gone Remastered, che nella campagna risultano diluite in favore di un sistema di progressione che, ad esempio, nelle fasi iniziali ci priva della moto che abbiamo messo a punto grazie ad anni di lavoro per poi chiederci fondamentalmente di ricostruirla partendo da un modello ben più grezzo.

Deacon a bordo della sua moto in Days Gone Remastered
Deacon a bordo della sua moto in Days Gone Remastered

I potenziamenti e i ricambi per il veicolo potremo acquistarli presso i commercianti presenti all'interno degli accampamenti, ma solo dopo aver guadagnato la loro fiducia attraverso il completamento di alcune missioni e compiendo delle scelte anche morali: decideremo di mandare i sopravvissuti che abbiamo salvato dai Furiosi presso il duro campo di lavoro di Hot Springs, da quell'invasato di Copeland o alla fattoria di Iron Mike?

In cambio della nostra lealtà riceveremo l'accesso a parti migliori, nuovi potenziamenti e armi in grado di fare la differenza quando ci troveremo a combattere, in combinazione con le abilità sbloccabili tramite l'impiego di punti esperienza e con quelle ottenibili grazie alle formule iniettabili messe a punto dalla NERO, disponibili presso i loro presidi abbandonati.

Deacon e Boozer in una delle sequenze iniziali di Days Gone Remastered
Deacon e Boozer in una delle sequenze iniziali di Days Gone Remastered

La grande varietà di problemi da affrontare (come il carburante che si esaurisce e le munizioni che finiscono mentre tutto attorno a noi punta a ucciderci) e le tante possibilità di crescita si pongono senza dubbio come uno dei punti di forza dell'open world di Days Gone Remastered, smussando quantomeno in parte gli spigoli di una struttura che già sei anni fa utilizzava un approccio molto tradizionale, e che oggi mette in evidenza i propri inevitabili limiti.

Strutturalmente l'esperienza confezionata da Bend Studios ha insomma ancora molto da dire, per quanto tante meccaniche risultino ormai davvero inflazionate e ampiamente già viste: i nidi di Furiosi da bruciare, le torri di comunicazione da liberare e riattivare, i tanti luoghi segreti da scoprire per l'ottenimento di risorse extra, oppure gli stessi risvolti strategici del migliorare i rapporti con un campo piuttosto che con un altro per puntare sugli upgrade che più ci interessano.

Uno scontro notturno in Days Gone Remastered
Uno scontro notturno in Days Gone Remastered

Ci sono insomma tante sfaccettature a comporre il quadro dell'avventura post-apocalittica di Deacon St. John, e vengono fortunatamente supportate da un gameplay che risulta tuttora solido e piacevole, caratterizzato da un sistema di combattimento ben bilanciato (la precisione degli analogici per i colpi alla testa è fin da subito notevole) fra scontri a viso aperto e sezioni furtive, a cui si aggiunge anche l'importante elemento della motocicletta da guidare (scendendo magari in folle alcune strade per risparmiare benzina) e da gestire, riparare e potenziare.

L'opera di rimasterizzazione

Oltre a una serie di opzioni inedite per l'accessibilità, che consentono ad esempio di modificare la velocità di gioco e migliorare la visibilità dei diversi elementi, Days Gone Remastered introduce le ormai immancabili due modalità grafiche su PS5, ovverosia qualità e prestazioni: la prima gira in 4K e 30 fps, la seconda a 1440p e 60 fps. Su PS5 Pro è inoltre presente una terza opzione che utilizza la PlayStation Spectral Resolution per garantire una qualità superiore pur puntando ai 60 fotogrammi.

Deacon assiste Boozer in Days Gone Remastered
Deacon assiste Boozer in Days Gone Remastered

Come già accaduto con The Last of Us Parte 2, i possessori di PS5 hanno già potuto godere dei 60 fps su Days Gone grazie a un aggiornamento gratuito pubblicato parecchio tempo fa, ed è fondamentalmente questo il motivo per cui la remaster non può vantare l'impatto che avrebbe avuto se Sony non avesse optato per quella strada, in un periodo di evidente incertezza su come muoversi dal punto di vista degli upgrade e delle edizioni rimasterizzate.

Forse anche per questo motivo, gli sviluppatori hanno deciso di rivedere il sistema di illuminazione e di donare dunque alla grafica delle tonalità di colore spesso differenti, specie nelle fasi notturne: il risultato non è forse catalogabile come "migliore" rispetto all'originale, quanto piuttosto come un approccio anche artistico differente. Decisamente meno brillanti risultano invece essere i caricamenti, che abbiamo trovato un po' più lunghi della media dei titoli per PS5.

Deacon in un accampamento di Days Gone Remastered
Deacon in un accampamento di Days Gone Remastered

La qualità degli asset è la stessa di cui vi abbiamo parlato nella recensione di Days Gone per PC, com'era lecito attendersi, e in termini di effettistica, animazioni e geometrie il lavoro svolto in origine da Bend Studio riesce ancora a dire la sua, pur al netto di qualche dettaglio meno curato. Una differenza sostanziale la fa invece il supporto al controller DualSense, non solo per via dell'impiego dei grilletti adattivi ma anche e soprattutto per un uso del feedback aptico davvero preciso e interessante, specie quando si gira in moto.

Conclusioni

Versione testata PlayStation 5
Digital Delivery PlayStation Store
Prezzo 49,99 €
Multiplayer.it
7.5
Lettori (20)
6.8
Il tuo voto

Days Gone Remastered è una riedizione pensata per chi vuole cimentarsi con l'avventura post-apocalittica di Deacon St. John per la prima volta e desidera farlo con una versione pienamente ottimizzata per PlayStation 5 e PS5 Pro, oppure per chi magari ha abbandonato la campagna ai tempi di PS4 e può approfittare del tradizionale aggiornamento da 10€ per riprendere da dove aveva interrotto, anche grazie a un'opzione per l'importazione del salvataggio. Il gioco è ancora piacevolissimo e dotato di una trama appassionante, sebbene l'open world appaia ormai abbondantemente già visto, mentre gli extra aggiungono senz'altro qualcosa all'esperienza.

PRO

  • Gameplay ancora solido
  • Interessanti le modalità extra
  • Un open world ricco di contenuti...

CONTRO

  • ...ma strutturalmente datato
  • La rimasterizzazione non fa gridare al miracolo
  • Caricamenti un po' troppo lunghi