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Final Fantasy 7 Remake: ripercorriamo 20 anni di hype

Quando manca sempre meno all'uscita di Final Fantasy 7 Remake, vi raccontiamo come il gioco è atteso da quasi 20 anni.

VIDEO di Vincenzo Lettera   —   04/02/2020
Final Fantasy VII Remake
Final Fantasy VII Remake
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Alla base di Final Fantasy 7 Remake c'è un paradosso. Anche se il progetto è stato annunciato ufficialmente cinque anni fa all'E3 2015, i fan della storica serie Square Enix lo stanno aspettando da quasi 20 anni. Com'è possibile? Ebbene, i più giovani oppure chi ha la memoria corta probabilmente non lo ricordano, ma per capire questo paradosso dobbiamo tornare indietro di un ventennio.

Il primo annuncio di un remake

Nel gennaio del 2001, quella che al tempo si chiamava ancora Squaresoft organizzò a Tokyo una nuova edizione dello Square Millennium, un evento stampa in cui svelava alcuni dei progetti a cui stava lavorando. L'anno prima aveva annunciato addirittura tre capitoli di Final Fantasy: Final Fantasy IX per PlayStation, Final Fantasy X per PlayStation 2 e il gioco online Final Fantasy XI. Ma nell'edizione del 2001 Squaresoft aveva annunciato in conferenza stampa l'intenzione di portare su PlayStation 2 delle nuove versioni di Final Fantasy VII, VIII e IX con una grafica aggiornata. Quando Squaresoft parlò per la prima volta di un remake di Final Fantasy 7, l'originale era insomma uscito appena 4 anni prima. Che bisogno c'era quindi di realizzarne un remake? I motivi principali erano due: uno era ovviamente commerciale. Prendere il capitolo di Final Fantasy più apprezzato di sempre e portarlo su una console nuova con una grafica più moderna sembrava un cavallo vincente su cui puntare. Inoltre era il periodo in cui Square stava spremendo l'universo di Final Fantasy 7 con quella che era chiamata Compilation of Final Fantasy VII, una collezione composta da Advent Children, Before Crisis, Crisis Core, e Dirge of Cerberus. Anni dopo Nomura avrebbe confermato che per un periodo aveva in mente di realizzare un remake di Final Fantasy 7 come quinto tassello della compilation, poi però non si è più fatto niente.

Il secondo motivo è forse ancora più semplice: come tanti altri giochi in 3D usciti nei primissimi anni di PlayStation, Final Fantasy 7 era invecchiato male e subito, anche perché lo stile realistico di Final Fantasy 8 e la grafica dettagliata di Final Fantasy 9 facevano sembrare a confronto i personaggi super deformed di Final Fantasy 7 appartenenti a un'altra epoca. Per questo, anche se erano passati solo quattro anni, un remake del settimo capitolo su PlayStation 2 avrebbe rappresentato un salto grafico notevole.

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La demo tecnica per PS3

Come visto, il progetto - o almeno l'idea - di un remake di Final Fantasy 7 c'era già ma senza rendersene conto, Square aveva lanciato un sassolino che sarebbe diventato presto un masso gigantesco. Il desiderio dei fan su un remake di Final Fantasy 7 esplose definitivamente in due occasioni. La prima fu l'annuncio nel 2003 del film in computer grafica Final Fantasy 7 Advent Children. Fino a quel momento, i fan avevano solo potuto immaginare come poteva apparire un remake sulle nuove console. Final Fantasy 10 su PS2 aveva segnato già uno stacco importante rispetto al passato, ma il Cloud di Advent Children apparteneva a tutto un altro pianeta. Tenete a mente una cosa: ai fan piaceva fantasticare ma quello era chiaramente un film, e a quel tempo tutti erano consapevoli che un videogioco non avrebbe potuto raggiungere il dettaglio ottenuto con la computer grafica. Finché non arrivò PlayStation 3.

Il Cloud della tech demo per PS3 era parecchio diverso da quello realizzato nel Remake
Il Cloud della tech demo per PS3 era parecchio diverso da quello realizzato nel Remake

All'E3 del 2005 Sony presentò tutta una serie di filmati e demo per dimostrare la potenza della sua nuova console, alcuni dei quali - lo ricordiamo ancora oggi - si rivelarono clamorosamente dei fake, dei video prerenderizzati spacciati per sequenze in-game. Tra i tanti filmati presentati in conferenza stampa, Square Enix mostrò una demo tecnica che replicava la sequenza iniziale di Final Fantasy 7 con una veste grafica impressionante. Le strade di Midgar, una venditrice di fiori, un treno in corsa e un ragazzo biondo con una spada enorme. Una delle introduzioni più iconiche nella storia dei videogiochi. Anche se le texture del mondo e l'illuminazione erano un po' piatte, - e anche se Cloud sembrava avere stranamente gli occhi verdi anziché blu - il livello di dettaglio dei personaggi, le animazioni e i movimenti erano incredibili. Non era la prima volta che Square realizzava una tech demo senza che fosse legata a un progetto concreto, basti pensare alla scena del ballo di Final Fantasy 8 che ricreò con la grafica di PlayStation 2. Ci vollero sei mesi per realizzare quella demo di appena 90 secondi. Demo che venne diretta da Motomu Toriyama assieme ai membri del team di sviluppo che nel frattempo stavano lavorando in gran segreto a Final Fantasy 13. Quella demo serviva non solo a mostrare la potenza grafica di PlayStation 3, ma anche le potenzialità del White Engine, nome in codice del Crystal Tools, il motore grafico che sarebbe stato utilizzato per i successivi Final Fantasy. Eppure, anche se nel video era scritto "technical demo" a caratteri cubitali, e anche se il presidente di square Yoichi Wada aveva subito affermato che non era un teaser e non c'era alcun remake in sviluppo, la frittata era fatta. I fan volevano un remake di Final Fantasy 7 con quella grafica, e quei 90 secondi avevano alzato talmente tanto l'asticella e le aspettative degli appassionati che il team di Final Fantasy 13 si vide costretto a investire ancora più tempo e risorse sul gioco per pubblicarlo non più su PlayStation 2 com'era nei piani, ma su PlayStation 3 con una grafica molto più all'avanguardia. Dopotutto il nuovo gioco di punta non poteva sfigurare davanti a una demo tecnica fine a se stessa.

Il finale di Crisis Core aveva alimentato speranze per un remake di FF7
Il finale di Crisis Core aveva alimentato speranze per un remake di FF7

Quella tech demo aveva stravolto i piani di Square, e a questo punto divenne chiaro a tutti che la domanda non era SE sarebbe mai arrivato un remake di Final Fantasy 7, ma QUANDO. Da allora la speranza e l'attesa dei fan è andata sempre crescendo. La scena della tech demo di Final Fantasy 7 è stata utilizzata come base per l'epilogo di Crisis Core, e il gioco per PSP aveva solleticato i fan con delle sequenze a Midgar che ricalcavano quelle del Final Fantasy 7 originale. In un certo senso, era la prima volta che abbiamo avuto una vaga idea di come potesse essere giocare a un remake di Final Fantasy 7, anche se era un gioco molto più orientato all'azione. L'annuncio di Final Fantasy 7 Remake c'è stato esattamente dieci anni dopo la presentazione di quella tech demo, in quell'indimenticabile E3 del 2015 dove il trailer del gioco, stavolta vero, venne accolto da una standing ovation. Quel sassolino lanciato quasi vent'anni fa è diventato una montagna sulle spalle di Square Enix, influenzando l'azienda, trasformatosi negli anni e finalmente vicino all'uscita. L'ultimo trailer pubblicato da Square Enix ha elettrizzato i fan e rafforzato ancora di più la convinzione che il 10 aprile su PlayStation 4 potrebbe arrivare un grande remake.

Final Fantasy 7 Remake 4