Da GameCube a PlayStation 2
La demo disponibile qui alla fiera corrisponde ai primi minuti del gioco, quelli in cui un Leon esitante si dirige verso un villaggio popolato da strani abitanti, che appena lo notano gli si gettano addosso per ucciderlo. La missione è recuperare la figlia del presidente degli Stati Uniti, rapita da non si sa bene chi o per quali motivi, almeno all’inizio. Il gioco è uno dei migliori di questa generazione, indubbiamente. Potrà non convincere del tutto i puristi del survival horror, dato che i momenti di vera tensione si diradano enormemente, ma le qualità intrinseche del titolo sono innegabili. La mappatura dei tasti ricalca quella della versione per Cubo, con la leva analogica sinistra che muove il personaggio, la destra che serve per cambiare inquadratura e i grilletti dorsali per sfoderare le armi, che vanno usate con il pulsante d’interazione. Non mancano il classico inventario e la mappa d’area. Il Dual Shock, come era facile aspettarsi, si adatta egregiamente all’azione in corso e calarsi nuovamente nei panni di Leon è operazione tanto semplice quanto piacevole. Le maggiori preoccupazioni riguardavano possibili carenze estetiche della versione PS2 rispetto a quella del Cubo, che, soprattutto in certe sequenze avanzate, offre scorci mozzafiato. La versione per monolite, potendola giudicare solo dalle fasi iniziali, risulta sostanzialmente identica a quella per la console Nintendo. Persistono le bande nere a limitare l’area disegnata su schermo, la qualità delle texture è la stessa (non eccelsa), così come la fluidità e l’impressione generale che se ne ricava. Ad un occhio non attento, le due versioni risulterebbero di certo indistinguibili. Mancano alcuni tocchi, certe texture sembrano più piatte per mancanza di alcuni effetti e c’è probabilmente qualche poligono in meno ma, come detto, l’esperienza ludica risulta intatta e sempre coinvolgente. Possono, quindi, gioire i fan della PS2 e prepararsi a godere di Resident Evil 4 che, salvo sorprese sarà nei negozi per il mese di Ottobre.
C’era una volta una storia di esclusive, quella di una delle software house più importanti del mondo, Capcom, e di una serie di giochi, cinque per l’esattezza, da portare in dote sul GameCube di Nintendo. Uno dei giochi in questione era Resident Evil 4, nuovo capitolo di una delle saghe più popolari, più amate e vendute della storia dei videogame, forte di una cosmesi senza precedenti e di un gameplay rinnovato sotto ogni punto di vista. In molti, in effetti, cominciavano a chiedersi quale potesse essere l’evoluzione di una serie che, dopo tanti anni di gloria, iniziava a mostrare un po’ il fiato corto. Ne è venuto fuori un gioco sopra le righe, una svolta netta verso l’azione ed uno dei migliori titoli della line up dell’ultima console Nintendo. Purtroppo, le vendite non devono essere state all’altezza delle aspettative di Capcom e, una volta cessata l’esclusiva temporale, la softco ne ha annunciata la conversione per PlayStation 2, che dall’alto delle sue 80 milioni di console vendute rappresenta il palcoscenico ideale per andare a riscuotere consensi economici e sicuri profitti. Qui alla Game Conference 2005 abbiamo avuto l’occasione di provare la demo della versione per PlayStation 2, la stessa che aveva accompagnato il lancio della versione per Cubo. Ci siamo armati di dualshock e siamo andati alla caccia di Lord Saddler, in una breve quanto intensa esperienza.