Capita sempre, durante una fiera di videogiochi come la Games Convention, di imbattersi in titoli verso i quali non si nutrono grosse aspettative o che si conoscono poco, ma che in realtà si rivelano essere di assoluto interesse. E' questo il caso di Conflicts: Denied Ops, ribattezzato da poco con questo nome (quello precedente era Crossfire) e diventato a tutti gli effetti un titolo multipiattaforma, visto che uscirà su PC, PlayStation 3 e Xbox 360 ad inizio del prossimo anno. Proprio queste due ultime versioni sono state oggetto della nostra prova guidata assieme agli sviluppatori del gioco, con i quali abbiamo scambiato anche quattro chiacchiere. Anche se il titolo Eidos fa parte della sempre più inflazionata schiera degli sparatutto in prima persona, diversi sono gli elementi che lo rendono interessante, non ultimo il comparto tecnico. La trama è incentrata attorno alla figura dei due protagonisti principali, che faranno squadra per tutta la durata delle missioni e che si diversificano per il diverso approccio al combattimento. Il primo utilizza infatti un fucile da cecchino ed una pistoletta, il secondo il classico mitra e pugnale. La cosa bella è che il giocatore può controllare uno o l'altro in qualsiasi momento e in base alle proprie preferenze del tipo di arma, oltre che ad impartire alcune semplici istruzioni al proprio compagno, come quella di attaccare, muoversi verso un determinato punto oppure ancora quale tipo di arma o granata utilizzare per l'obiettivo in quel momento attivo. Altri punti di interazione tra i due protagonisti si hanno nell'utilizzo dei mezzi (ce ne sono tre in totale, che vanno gestiti sempre da entrambi. Nel caso specifico che abbiamo visto, quello del carroarmato, scegliendo il primo dei due comandavamo la torretta mentre l'altro si muoveva, accadeva il contrario cambiando personaggio. Le ambientazioni spaziano tra Afganistan, Sudamerica e altro, e possono essere affrontate anche in sequenza diversa a gruppi di tre e senza preoccuparsi più di tanto, il livello di difficoltà crescerà sempre sempre su scala progressiva e si adatterà in base alle scelte del giocatore. La demo che abbiamo potuto visionare mostrava un classico livello di combattimento e di interazione tra i due personaggi, alla nostra domanda sulla tipologia delle missioni che saranno presenti ci è stato risposto che spazieranno da quelle di cattura di particolari nemici e obiettivi, di fuga da un determinato avamposto e così via.
La possibilità di gestire le azioni di due personaggi anche a distanza e cambiare dall'uno all'altro immediatamente è garantita anche dal motore grafico, sviluppato ex novo dai ragazzi di Pivotal Games ed estremamente valido. A partire dalle texture, che abbiamo trovato generalmente buone, passando per gli effetti particellari, che soprattutto nelle esplosioni sono una gioia negli occhi e finendo con l'ottima profondità visiva. Come se non bastasse, tutti gli avversari che vengono uccisi nello scenario, oppure tutti gli oggetti che vengono distrutti, rimangono sempre visibili per tutta la durata della missione, cosa che ci fa apprezzare la bpntà di un motore grafico creato in relativamente poco tempo. Dulcis in fundo, abbiamo potuto apprezzare la reazione di superfici, quali ad esempio il legno o vetro, in tempo reale ai proiettili sparati, e ai fori conseguenti che si formano, sempre diversi tra di loro. Permangono per adesso alcuni problemi di aliasing, un po' troppo marcato, e di frame rate, che soprattutto nella versione 360 è ancora poco ottimizzato; problemi che in buona parte verranno sistemati, a detta sempre dei programmatori, prima del rilascio del gioco nei negozi. Un titolo con meccaniche di gioco di questo genere si presta perfettamente alla modalità cooperativa, ed infatti Denied Ops non si lascerà trovare impreparato sotto questo aspetto, permettendo di giocare in coop sia offline, con la gradita scelta tra split screen orizzontale o verticale, sia online, con la possibilità di disputare l'intera campagna single player con un altro giocatore collegato ad Xbox Live. La stessa ottima cura è stata riposta per la componente multiplayer, che nella versione finale del gioco permetterà fino a sedici giocatori di sfidarsi in modalità quali deathmatch singolo o a squadre, più altre che sono attualmente in fase di ultimazione. Non mancheranno infine contenuti scaricabili, tesi ad aumentare il gradimento e la longevità del titolo, che saranno identici per tutte e tre le versioni del gioco.
Come si è potuto capire dalle precedenti righe, Conflict: Denied Ops ci ha lasciati favorevolmente impressionati. Pur peccando abbastanza marcatamente dal punto di vista artistico, il titolo è dotato di un buon comparto grafico e un gameplay che appare solido e soprattutto vario (in questo ultimo caso dovremo confermarlo con la versione finale), grazie anche alla possibilità di far interagire due personaggi che hanno stili di combattimento differenti e alla completezza delle opzioni che sono state annunciate. Il titolo dei Pivotal Games va tenuto quindi sott'occhio, potrebbe rappresentare una bella sorpresa da gustarsi dopo l'abbuffata di titoli che arriverà in maniera costante su console e PC fino a Natale.
Capita sempre, durante una fiera di videogiochi come la Games Convention, di imbattersi in titoli verso i quali non si nutrono grosse aspettative o che si conoscono poco, ma che in realtà si rivelano essere di assoluto interesse. E' questo il caso di Conflicts: Denied Ops, ribattezzato da poco con questo nome (quello precedente era Crossfire) e diventato a tutti gli effetti un titolo multipiattaforma, visto che uscirà su PC, PlayStation 3 e Xbox 360 ad inizio del prossimo anno. Proprio queste due ultime versioni sono state oggetto della nostra prova guidata assieme agli sviluppatori del gioco, con i quali abbiamo scambiato anche quattro chiacchiere.