Le buone notizie si intrecciano con le cattive per quel che riguarda Covid e sportivi. Ecco cosa potrebbe accadere ai giochi più attesi. Partiamo dalle prime, ovvero dall'automobilismo simulato di F1 2020. Il gioco Codemasters arriverà senza rischi di posticipi il 10 luglio e porterà con se anche diverse allettanti novità. Intanto sono stati aggiunti due nuovi circuiti, Hanoi Street Zandvoort, poi verrà inclusa una nuova opzione per il multiplayer in split screen che ci consentirà di giocare in due contemporaneamente sulla stessa console e la stessa Tv. Attesa anche una nuova modalità denominata My Team, ovvero la possibilità di giocare una o più stagioni non solo nei panni del pilota ma anche quello del manager di una scuderia, da scegliere tra quelle esistenti o creare da zero.
Buone notizie anche per gli amanti del motociclismo. Con MotoGP 2020, l'italiana Milestone non si è fatta trovare impreparata, e il gioco sarà pubblicato tra pochissimi giorni, esattamente il 23 aprile.
Tra Fifa e PES
Per gli altri sport la situazione è molto più complessa. Tra stagioni bloccate nel vivo e stagioni che non sono nemmeno mai partite, è molto difficile prevedere cosa potranno inventarsi i vari NBA 2K, Fifa e PES. La Fifa brancola nel buio ma pensa di chiudere la stagione qui, la FIGC continua a litigare e una fitta nebbia avvolge anche il calciomercato che potrebbe essere semplicemente prorogato, come si mormora in queste ore, come anche bloccato fino a date imprecisate. Una possibilità potrebbe essere quella di ricominciare con una nuova stagione utilizzando il calendario usato dalla lega brasiliana per esempio, e questo vorrebbe anche dire che gli sportivi più popolari potrebbero slittare in primavera, invece di essere venduti in autunno come solitamente accade. Naturalmente non sono esclusi ritardi dovuti alla logistica e alla capacità dei vari di team di sviluppo di svolgere il lavoro con le tipiche tempistiche: Konami ha per esempio cancellato l'uscita del DLC di PES EURO 2020 non perché la competizione non si svolgerà, ma perché il Giappone è entrato soltanto ora in un vero e proprio lockdown, rendendo difficile chiuderne lo sviluppo.