"Prendete il D-Day e la battaglia in Normandia, combinatele con il film Cloverfield e ficcateci Kratos proprio nel mezzo" ha detto Stig Asmussen, direttore del progetto God of War III, per descrivere in poche parole la sua ultima, attesissima creatura.
La serie God of War ha riscontrato un incredibile successo di pubblico e critica, scalando velocemente la classifica dei migliori action-game di tutti i tempi: esperienze videoludiche straordinarie, i tre episodi finora rilasciati della serie (due per PlayStation 2 e uno per PSP) hanno stabilito nuovi standard qualitativi per il genere, sia dal punto di vista ludico che tecnico. Il terzo episodio, in teoria quello conclusivo, sarà disponibile salvo ritardi entro la fine dell'anno, e ci aspettiamo davvero un finale col botto, viste le premesse.
Scontro di Titani
L'ultimo filmato proposto per God of War III a detta di Asmussen propone una visione del gioco assolutamente realistica, nonostante a prima vista sembri davvero un video precalcolato: Kratos combatte dozzine di nemici saltellando come un canguro, cambiando arma all'occasione e affettando un enorme ciclope in una foresta che, a un certo punto, si rivela essere la schiena di un Titano intento ad arrampicarsi su per il Monte Olimpo. God of War III infatti comincia proprio dove si era concluso il prequel, con Kratos intenzionato ad assaltare il Regno degli Dei e a eliminare quelli rimasti, in particolare Zeus: per placare la sua sete di vendetta, il Fantasma di Sparta non esiterà a rinnovare l'antico conflitto tra i Titani e gli Dei, che sarà una parte centrale, sia narrativa che ludica, dell'intero gioco.
Asmussen infatti ha voluto rimarcare più volte come i Titani siano un elemento integrante nel gameplay del nuovo God of War, essendo non solo un mezzo di trasporto e un'arma da guerra per Kratos, ma anche intere zone da esplorare connesse tra loro. Il passaggio da un Titano alla montagna e viceversa sarà naturale level-design, l'intenzione degli sviluppatori è quella di rendere l'ambientazione e l'atmosfera semplicemente colossale: tutto sarà più grande, più complesso e più vasto, compresa la trama. Lo sviluppo del gioco e dei livelli avrà un tono decisamente cinematografico, lo scontro con il dio del sole Elio e uno dei Titani, per esempio, sarà parte integrante di una fase dell'avventura, e culminerà nel faccia a faccia tra il nostro beniamino Kratos e il dio stesso. Visivamente il tutto si traduce in mastodontici scontri tra dozzine di nemici contemporaneamente (si parla di una cinquantina, contro la dozzina scarsa dei precedenti episodi) e Kratos, il cui modello poligonale si è rivelato talmente tanto dettagliato e definito da essere indistinguibile da quello di un filmato in computer-graphic: basti pensare che il già eccellente modello poligonale di Kratos su PlayStation 2 era composto da circa 5.000 poligoni mentre il nuovo Kratos, su PlayStation 3, ne ha 20.000, conditi da shader in alta risoluzione ed effetti grafici applicati per esaltarne la realisticità in modo impressionante.
Alla fine ci sarà solo il Caos
Perchè cambiare la formula pressocchè perfetta di un gioco quando la si può ulteriormente migliorare? E' quello che si sono chiesti gli sviluppatori di God of War III, che al momento non sembra proporre stravolgimenti particolari al gameplay, ma rifiniture e perfezionamenti che lo rendono più complesso e dinamico. Vista la quantità di nemici da affrontare, per esempio, è stata aggiunta la possibilità di afferrarne più di uno contemporaneamente e molti nuovi attacchi permettono di gestire la folla di avversari in modi ancora più fantasiosi e letali. Inoltre, gli Studios di Santa Monica hanno definito un sistema di controllo che permette un alternarsi dinamico delle armi di Kratos durante una combinazione di attacchi: questo permette di passare da un'arma, come le tradizionali Lame del Caos, a un'altra e a un'altra ancora nella stessa sequenza di tre o quattro attacchi, sfruttando le proprietà di ogni strumento per atterrare i nemici. Quest'ultimi, oltretutto, godono di una intelligenza artificiale ancora più sofisticata, nonchè di una nuova feature, che il team chiama Zippertech, che permette la riproduzione di uccisioni ancora più realistiche in cui viscere e intestini si riversano sul pavimento qual'ora Kratos squarti il nemico di turno. Ma uccidere i nemici non è sempre la strategia migliore, cavalcarli potrebbe esserne un'altra: prendere il controllo di creature massicce come ciclopi o minotauri permetterà talvolta di scoprire nuovi percorsi ed aree, accedendo a bonus o segreti di vario genere.
Al momento è difficile celare l'entusiasmo per God of War III: i due prequel sono stati delle vere rivelazioni, tra i migliori videogiochi disponibili per il mercato delle console, e questo terzo e ultimo capitolo promette un'altra, entusiasmante epopea nella mitologia greca. Se il team di Santa Monica saprà superarsi come ha promesso, potremmo seriamente trovarci di fronte a uno dei migliori videogiochi mai realizzati. L'autunno non è mai stato così lontano.