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Gothic 3 - Hands On

Myrtana è in pericolo! Ma dove ho messo la mia spada ammazza draghi?

ANTEPRIMA di Simone Tagliaferri   —   19/09/2006
Gothic III (Gothic 3)
Gothic III (Gothic 3)
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Gothic 3 - Hands On
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Siamo di nuovo Gothic

Come tradizione vuole, potremo scegliere da che parte stare (questa volta potremo lavorare anche per gli orchi) e dovremo andare in giro per il vasto mondo picchiando nemici, raccogliendo oggetti e, soprattutto, svolgendo quest.

tanto per chiarire il confronto, il titolo Bethesda sembrava il quadro di un paesaggista italiano del settecento, mentre quello Pirhana Bytes sembra uscito dal pennello di Friedrich

Un mondo vivo e selvaggio

Ma avviamo la beta e lasciamo indietro i preamboli. La prima impressione è quella della familiarità. Se si è giocato Gothic II non è difficile entrare nell’atmosfera del gioco. Sin da subito viene voglia di andarsene in giro ad esplorare un po’ il mondo, disinteressandosi della storia. L’esplorazione è stata favorita dalla carenza di nemici di questa versione preliminare. Questo per farvi subito presente che non possiamo esprimerci sulla promessa calibratura della difficoltà, visto che non abbiamo potuto incontrare tutti i nemici in condizioni standard. In effetti non è stato male andarsene in giro in tutta tranquillità e ammirare il lavoro fatto con la grafica. Facendo un confronto provvisorio con uno dei già citati concorrenti (Oblivion), emerge immediatamente una maggiore attenzione nel rendere “vive” e plausibili le diverse ambientazioni, non solo grazie al semplice allargamento delle texture o all’aggiunta di effetti di luce, ma anche e soprattutto grazie al design più ragionato in cui a terreni pianeggianti sono state affiancate zone piene di asperità e decisamente impervie. Insomma, tanto per chiarire il confronto, il titolo Bethesda sembrava il quadro di un paesaggista italiano del settecento, mentre quello Pirhana Bytes sembra uscito dal pennello di Friedrich; la semplice esplorazione di Myrtana è già un’avventura a sè, che viene premiata dai numerosi oggetti unici nascosti nelle varie aree più o meno impervie da raggiungere. Ovviamente non mancano locazioni spettacolari, come alcune cascate veramente magnifiche, (soprattutto grazie all’ottimo lavoro svolto nella realizzazione dell’acqua) o come delle rovine che sorgono su degli spuntoni di roccia.

Picchiare e farsi notare

Ma già vi vediamo (noi siamo legione) che state tutti lì a chiedervi com'è il sistema di combattimento. Allora, anche in questo caso non possiamo essere precisissimi, a causa dello stato piuttosto pietoso della beta e del fatto che c’erano ben pochi nemici (abbiamo combattuto con qualche orco e con qualche animale trovato dopo aver girovagato un bel po’)… il sistema, comunque, è simile a quello del secondo episodio: si svolge quindi in tempo reale ed è influenzato dall’abilità del giocatore oltre che dall’immancabile distribuzione di punti esperienza tra le varie abilità. Certo, come al solito un personaggio di basso livello, male armato e con un’armatura di carta avrà poche possibilità contro un golem imbestialito e sbavante… ma non aspettatevi di attaccare i nemici (soprattutto i boss) a spada sguainata colpendo a casaccio… verreste spazzati via nel tempo di un battito di ciglia. Importante è la scelta dei tempi d’attacco e di difesa quanto lo è l’essere di livello adeguato alla sfida corrente. Insomma, perché fare gli sbruffoni con dieci orchi ben armati quando si è al primo livello e si tiene in mano una spada di lattice? È stato anche interessante notare che alcuni nemici reagiscono in modo discretamente intelligente alle sollecitazioni del combattimento; ad esempio, un orco in difficoltà dopo una serie di colpi ricevuti, si è dato alla fuga cercando riparo in cima ad una torre (madornale errore visto che da lì non aveva vie di fuga, ma l’inseguimento è stato divertente).

come al solito un personaggio di basso livello, male armato e con un’armatura di carta avrà poche possibilità contro un golem imbestialito e sbavante

Picchiare e farsi notare

A livello di relazioni sociali, Gothic III non si discosta molto dal passato e dalla concorrenza: ogni atto del giocatore ha un’immediata risonanza in tutto il mondo di gioco (a Myrtana ci sono moltissimi pettegoli) e, quindi, i PNG si relazioneranno con lui partendo sempre dalle scelte fatte in precedenza; ad esempio sono determinanti la fazione che si è decisa di appoggiare o gli atti criminali commessi (omicidi, furti, casi di esibizionismo molesto).

Gothic 3 - Hands On
Gothic 3 - Hands On
Gothic 3 - Hands On

Picchiare e farsi notare

I PNG con cui è possibile dialogare sono moltissimi così come le quest disponibili; piuttosto classiche, in realtà: uccidi il tizio A, ruba al tizio B, libera il tizio C, recupera il super ultra mega gioiello scintillante che permette, se indossato, di sfondare le porte della città ad alitate… ovviamente ci sono anche delle varianti piuttosto interessanti con quest lunghe e articolate che impegneranno non poco (ma è meglio non svelare troppo che altrimenti rischiamo di rovinarvi le numerose sorprese presenti). Insomma, le premesse per un capolavoro ci sono tutte e lo scontro per decidere quale sarà il miglior GDR del 2006 è completamente aperto. Va detto che, a differenza di Oblivion, Gothic III farà meno concessioni al casual gamer e che la via scelta è quella della continuità con il passato.
Per concludere, vorrei menzionare il fatto che il gioco sarà completamente localizzato in italiano (al momento in cui stiamo redigendo questo articolo, la traduzione è stata appena terminata) e che pare trattarsi di un lavoro di primissimo livello, svolto da veri appassionati della saga, che non farà rimpiangere assolutamente la versione in lingua inglese (Bethesda, non ti fischiano le orecchie?). Vale la pena aspettare fino al 13 ottobre per mettere le mani sulla versione definitiva.

Siamo di nuovo Gothic

Oh che bello, abbiamo potuto mettere le manacce ancora abbronzate su di una versione beta di Gothic III. Non è stato facile sostituire la luce del sole con quella del monitor, ma cosa non si farebbe per voi lettori? Oltretutto l’hype intorno all’ultima fatica dei Pirhana Bytes si va facendo sempre più rovente e quindi eravamo curiosi anche noi di provare qualcosa di più concreto di un video o di una manciata di screenshot. Senza perderci troppo in chiacchiere avviamo la beta e ci immergiamo nel mondo di gioco.
Circa 550 quest, un mondo vasto e vivissimo, una sessantina di ore di gioco, più di cinquanta creature nemiche da affettare (o infilzare… a seconda delle vostre preferenze) con decine di armi e da friggere con altrettanti incantesimi. Insomma, i numeri di questo nuovo GDR, che si deve confrontare con titoli come Oblivion (uscito qualche mese fa… specifichiamo per chi fosse vissuto su Plutone negli ultimi anni) e Neverwinter Nights 2 (che uscirà pochi giorni dopo Gothic III) sono veramente impressionanti ma lasciano appena intravedere la magnificenza di questa produzione tedesca. Quali saranno le sue carte vincenti?
La storia che fa da sfondo al gioco inizia dalla fine di Gothic II: gli orchi e gli umani non riescono proprio ad andare d’accordo e si stanno facendo una guerra spietata che sta insanguinando tutto il regno di Myrtana. In questo contesto idilliaco si svolgeranno le avventure del nostro eroe che, non contento di essere stato il protagonista di ben due giochi, ha scelto di tornare anche in questo portandosi dietro parte del cast dei precedenti (cosa sarebbe un Gothic qualsiasi senza quel supponente, saccente e cafone di Xardas?).