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Il mio tesssoro

La Battaglia per la Terra di Mezzo è appena iniziata.

RUBRICA di Andrea Pucci   —   29/01/2005
Il Signore degli Anelli: La Battaglia per la Terra di Mezzo (The Lord of the Rings: The Battle for Middle-Earth)
Il Signore degli Anelli: La Battaglia per la Terra di Mezzo (The Lord of the Rings: The Battle for Middle-Earth)
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Il mio tesssoro

confitti momentaneamente i Combine, in attesa di un cenno da Seattle, la mia attenzione s'è rivolta a Frodo, Aragorn & co. Dopo aver assistito allo scioglimento della Compagnia nell'ultimo, enorme, capitolo della saga cinematografica partorita dalla mente di Peter Jackson (attualmente impegnato nel rifacimento di King Kong) nella versione extra-long in DVD, ho deciso che forse avrei potuto continuare a rivivere quelle sensazioni attraverso un videogioco rilasciato alla fine del 2004 che a suo tempo avevo accantonato a favore di Gordon Freeman.
Sto parlando naturalmente del Signore degli Anelli: la Battaglia per la Terra di Mezzo, gioco strategico di buona fattura made in EA.
Confesso che, come nelle migliori storie d'amore, la scintilla non è scattata subito. O per meglio dire si, ma con annessa doccia fredda. Andiamo per gradi. I primi trailer del gioco, bellissimi, tranquillamente scaricabili ancora oggi dall'Area Files di Multiplayer.it, possono essere definiti, con il giusto senno di poi, un ottimo specchietto per le allodole. Abilmente girati con telecamera mobile, lasciavano intendere un gioco dalla grafica stupefacente, con dettagli da film e una libertà di azione sconvolgente.
Amore a prima vista, troppo bello per essere vero.
Infatti, in quel di Londra, lo scorso settembre, il primo incontro con il mio tesssoro è stato piuttosto negativo, come lasciavo intendere nella videoanteprima fatta insieme al Matrascia. La telecamera non solo era ingessata sui soliti canoni (allontanandosi completamente dalla libertà di movimento prefigurata nei trailer) ma anzi, non era possibile nemmeno godere delle grandi battaglie viste nel film a causa dello scarsissimo zoom. Il PC utilizzato per far girare quella versione di prova (con la battaglia del Fosso di Helm) era incapace di garantire la fluidità necessaria, facendo pensare non ad un PC inadatto ma ad un motore grafico poco calibrato. La conclusione del momento fu dunque che la Battaglia per la Terra di Mezzo sarebbe stata la grande delusione dell'autunno.
Tornato in Italia, dimenticai la faccenda e l'unico anello, tornando alle solite cose.

Chiuso con Half-Life 2, la Battaglia per la Terra di Mezzo è stato il mio calmante per dimenticare Gordon. Funzionando alla perfezione.

Poi, a dicembre, le ottime impressioni riportate da Matteo Evangelisti in fase di recensione, con conseguente ottimo voto e il voto espresso da voi lettori (10 fisso) mi ha riportato sui miei passi, giudicando troppo frettolosa l'impressione avuta a Londra.
Chiuso con Half-Life 2, la Battaglia per la Terra di Mezzo è stato il mio calmante per dimenticare Gordon Freeman. Funzionando alla perfezione.
Ammetto che l'ottimo feeling instaurato con l'interfaccia di gioco è stato notevolmente favorito dalla bellissima colonna sonora ereditata dal film, dai volti dei personaggi prestati dagli attori, dalle voci egregiamente riportate in italiano dagli stessi doppiatori del film.
Il tutto unito ad una rifinitura di quei grossolani difetti osservati a Londra e ad una buona comunione tra un vecchio modo di intendere i giochi strategici ad una visione più moderna, meno purista degli stessi, con momenti di azione, mescolati a elementi di gioco di ruolo (quello degli eroi che acquistano punti esperienza e abilità, essenziali ai fini della vittoria) e avventura.
Se è vero che i videogiochi estratti da film non hanno raggiunto quasi mai la sufficienza (vedasi, sempre di EA, il recente Catwoman), la Battaglia per la Terra di Mezzo rappresenta un'eccezione piacevole che probabilmente aggiunge una nuova prospettiva ad una saga che, come il Signore degli Anelli, ha cinquantanni ma non li dimostra affatto.