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Inazuma Eleven: Victory Road, abbiamo provato la beta per Nintendo Switch

Finalmente Inazuma Eleven: Victory Road torna a farsi giocare con una beta per Nintendo Switch: in questi anni sono cambiate tante cose e non tutte per il meglio.

PROVATO di Christian Colli   —   30/03/2024
Inazuma Eleven: Victory Road, abbiamo provato la beta per Nintendo Switch
Inazuma Eleven: Victory Road
Inazuma Eleven: Victory Road
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Pur essendo derivativo a più livelli - Captain Tsubasa è venuto prima, videogiochi inclusi - Inazuma Eleven ha un merito che pochi gli riconoscono: è riuscito a farsi giocare e apprezzare anche da chi non nutriva il benché minimo interesse nei confronti del calcio. È successo, per esempio, che molti giocatori disinteressati al calcio in un paese dove questo sport è praticamente una religione, abbiano scoperto di apprezzare l'assurdo mondo di Inazuma Eleven, dove sono tutti in fissa col pallone, solo perché era un JRPG tradizionale e le partite diventavano dei veri e propri combattimenti. La serie Level-5 è così diventata un improbabile appuntamento più o meno regolare per i fan del genere, almeno finché lo sviluppatore non ha interrotto la pubblicazione intorno al 2013.

In effetti sono quasi dieci anni che aspettiamo un nuovo gioco della serie Inazuma Eleven. Nel frattempo si sono susseguite varie stagioni dell'anime, la tecnologia si è trasformata e il progetto ha cambiato titolo, look e gameplay più volte, fino a diventare Inazuma Eleven: Victory Road. Abbiamo provato la versione in beta test per Nintendo Switch e queste sono le nostre impressioni.

Una beta tutta gameplay

Le caratteristiche GDR si riflettono nella microgestione delle squadre
Le caratteristiche GDR si riflettono nella microgestione delle squadre

Partiamo dal presupposto che questa versione beta manca completamente della componente esplorativa: non c'è possibilità di muoversi per il mondo di Inazuma Eleven nei panni di Mark Evans o dei nuovi protagonisti Unmei Sasanami e Haru Endo, ma solo di provare le nuove dinamiche di gioco. La modalità Competizione propone una serie di sfide a difficoltà crescente che si sbloccano vincendo le partite: le ricompense, sotto forma di diverse valute, servono ad acquistare una varietà di collezionabili nel negozio, dai biglietti che garantiscono l'accesso a nuove squadre, alle divise e gli stemmi che cambiano il look dei calciatori, passando per gli scarpini, le fasce, i ciondoli e altri accessori che migliorano le statistiche.

Sotto questo punto di vista, questa beta ci è apparsa discretamente ricca di contenuti per chi vuole affondare gli artigli nel gameplay e sfidare il computer oppure gli altri giocatori online, in partite classificate o casuali, per le quali è necessario un abbonamento al servizio Nintendo Switch Online.

Le altre modalità nella schermata principale (Storia, Cronaca, Victory Road e Teatro) sono temporaneamente inaccessibili in questa versione di test, dunque non resta che lanciarsi in partite amichevoli - oppure no! - in modalità Competizione. Sarebbe consigliabile guardarsi il video tutorial nel menù principale, tuttavia la prima partita che giocherete verrà regolarmente interrotta dallo stesso tutorial ogni volta che vi imbatterete in una nuova dinamica di gioco: in generale questo video, benché stringato, può apparire soverchiante, tante sono le funzionalità e le variabili del gameplay da memorizzare e tenere in considerazione.

Da un certo punto di vista, questa è proprio una delle caratteristiche più controverse di questo beta test: mette troppa carne al fuoco fin da subito, preferendo un'impostazione più arcade che GDR senza un graduale apprendimento di così tante meccaniche di gioco. È possibile che la modalità Storia nella versione finale diventi una specie di grande tutorial GDR che spiega le varie dinamiche poco alla volta, ma per adesso l'unico modo di imparare a giocare è provare e riprovare finché non si sono assimilate tutte le basi.

Nel negozio è possibile acquistare collezionabili e accessori
Nel negozio è possibile acquistare collezionabili e accessori

In questo senso, Inazuma Eleven: Victory Road non sembrerebbe aver abbandonato affatto la parte GDR, se non altro nella microgestione delle squadre. Ogni calciatore è contraddistinto non solo da una "rarità" che si può migliorare attraverso i consumabili chiamati Spiriti, ma anche da una pletora di parametri che includono l'affinità elementale, le statistiche fisiche, gli accessori che equipaggia e le tecniche speciali, e tutto questo si combina con una serie di abilità passive individuali e con le tattiche di squadra, che vanno a influenzare l'andamento della partita e il comportamento dei calciatori controllati dall'intelligenza artificiale.

Per farla breve, è molto complesso, ma d'altra parte c'è un sottotesto interessante: i giocatori più smaliziati potranno personalizzare enormemente la loro squadra del cuore, attingendo a un bacino immenso di personaggi e calciatori provenienti da ogni titolo della serie Inazuma Eleven.

Finalmente in campo!

Non mancano le spettacolari tecniche speciali della serie Inazuma Eleven
Non mancano le spettacolari tecniche speciali della serie Inazuma Eleven

Se avete amato i precedenti Inazuma Eleven su Nintendo DS e Nintendo 3DS per i loro sistemi di "combattimento" ibridi, che mischiavano turni e tempo reale con una sana dose di strategia, e che si giocavano tutti col pennino sul touch screen delle console portatili suddette, allora preparatevi a un brusco risveglio perché Victory Road abbandona quasi del tutto l'approccio tattico per favorire una dinamica maggiormente action. Il giocatore controlla direttamente un calciatore alla volta, scegliendo a chi passare la palla con lo stick analogico. I movimenti non sono particolarmente veloci per garantire la possibilità di analizzare la situazione e scegliere con attenzione come agire, ma il ritmo compassato della partita è interrotto quasi continuamente da quelle che il gioco chiama mini-battaglie, cioè una serie di minigiochi simili a Quick Time Event in cui si hanno a disposizione solo pochi secondi per reagire.

Praticamente ogni interazione è una mini-battaglia: quelle di tipo Concentrazione servono a rubare la palla o a superare un avversario che ce la vuole prendere, mentre quelle di tipo Mischia cominciano quando vogliamo passare la palla a un compagno di squadra ma un avversario lo sta ostacolando. Le funzionalità sono veramente tantissime e non ha molto senso stare a elencarle tutte: ce n'è praticamente una per ogni tipo di interazione sul campo, e sono governate dai parametri GDR che Level-5 spiega meglio nella sezione Guida.

Le varie interazioni sul campo di gioco si chiamano mini-battaglie
Le varie interazioni sul campo di gioco si chiamano mini-battaglie

Sebbene il video tutorial giuri che per giocare basta solo imparare le basi - cioè premere un tasto per passare e uno per tirare in porta - dobbiamo ammettere che è molto più onesto quando suggerisce che sia tutto più divertente solo una volta assimilate le diverse meccaniche del gameplay. Più o meno. Le prime partite sono effettivamente un po' traumatiche, e solo una volta capito come gestire le interazioni il gameplay si fa più scorrevole nonostante le frequenti interruzioni; tuttavia, ci sembra che sull'esperienza pesi come un macigno questo conflitto tra il ritmo sbilanciato della partita, che strizza l'occhio un po' alla parte GDR e un po' alla parte arcade, e la discordanza tra l'azione sul campo e la parte gestionale della squadra che fa la differenza già nelle primissime battute.

In generale, la presenza di così tante variabili e meccaniche rende Inazuma Eleven: Victory Road un titolo che non sa bene da che parte stare o cosa vuole essere. Fortunatamente Level-5 ha mantenuto le sue assurde caratteristiche cartoon, come le tecniche speciali che consumano la Tensione accumulata durante le mini-battaglie, innescando cinematiche spettacolari. Il lavoro svolto da un punto di vista tecnico è abbastanza buono: i modelli 3D dei personaggi sono curati e animati ottimamente, reminiscenti delle loro controparti animate, ma ovviamente parliamo di un titolo non proprio all'avanguardia.

Gli Spiriti servono a migliorare la rarità dei calciatori
Gli Spiriti servono a migliorare la rarità dei calciatori

Questo primo contatto col gameplay di Inazuma Eleven: Victory Road non ci ha convinti del tutto. È vero, siamo ancora molto legati alle precedenti dinamiche di gioco, e la nuova soluzione pensata per sostituire i controlli touch con un approccio maggiormente arcade ci sembra poco equilibrata. Le partite che abbiamo giocato ci sono apparse troppo cariche di funzionalità e meccaniche dipendenti da una microgestione a priori che le spiegazioni frammentate e confuse - peraltro bacate da una localizzazione italiana davvero discutibile - rendono tutt'altro che intuitiva.

Siamo abbastanza sicuri che gli appassionati di giochi di calcio più tradizionali e di Inazuma Eleven come anime potrebbero apprezzare il nuovo andazzo, mentre tutti quelli che si erano interessati alla serie Level-5 per la sua natura GDR rimarranno perlomeno interdetti. Resta tuttavia da valutare ancora la modalità Storia, che per molti fan della serie era il principale motivo di appeal: Victory Road da questo punto di vista potrebbe diventare l'Inazuma Eleven definitivo, grazie alla maggiore fedeltà alla sua natura anime che potrebbe consentire la tecnologia moderna. Speriamo di non dover aspettare troppi anni per scoprirlo.

Level-5 non sembra aver preso una direzione precisa per la sua popolarissima serie di JRPG calcistici. La versione di beta test di Inazuma Eleven: Victory Road ci ha offerto uno scorcio di gameplay che vuole essere un po' GDR e un po' arcade ma che per adesso ci sembra solo alla disperata ricerca di una nuova identità. Per chi ha seguito l'anime e ama il calcio c'è tanta carne al fuoco, mentre i fan della componente single player dovranno aspettare ancora un po' per capire quanto questo Inazuma Eleven sia rimasto fedele a sé stesso. Vogliamo essere cautamente ottimisti per amore di Level-5 ma non possiamo dire di esserci divertiti come quando giocavamo sui sistemi Nintendo DS.

CERTEZZE

  • La componente gestionale appare già molto interessante
  • Nonostante l'orientamento più arcade non ha perso le caratteristiche GDR

DUBBI

  • I fan dei caratteristici controlli originali potrebbero restare delusi
  • La sovrabbondanza di meccaniche rischia di appesantire il gameplay