Una delle cose che ti fa guardare un gioco in uscita con altri occhi, è percepire l'entusiasmo degli sviluppatori durante le immancabili interviste. Ci sono titoli che appaiono solidi, interessanti, ma poi vai a parlare con gli sviluppatori ed emergono tutte le loro insicurezze, tutte le loro immancabili paranoie. Del resto non è mai facile quando devi trasformare in oro milioni e milioni di dollari di investimenti. MachineGames, al contrario, appare oggi non solo piuttosto tranquilla sulla qualità generale di questo Indiana Jones e l'Antico Cerchio, ma anche straordinariamente eccitata di mostrarne tutti i punti di forza ai giornalisti.
La sensazione, insomma, è che di questo gioco ne vadano estremamente fieri, esattamente come i due producer Jerk Gustafsson e Axel Tornvenius che abbiamo avuto il piacere di incontrare di persona.
Volti nuovi ma non solo
MachineGames, come saprete, al di là di un paio di eccezioni si è quasi sempre occupata di Wolfenstein. Il gioco nato con id Sofware è un peso massimo nell'industria dei videogiochi, e MachineGames ha fatto un lavoro straordinario nel renderlo ancora più importante e apprezzato dal pubblico, ma chiaramente Indiana Jones è una proprietà intellettuale di ben altra caratura anche solo per essere conosciuto praticamente da chiunque, non solo dagli appassionati di videogame, e in ogni parte del mondo.
Per iniziare questa nuova grande avventura, MachineGames è partita dal primo film della serie: è proprio I Predatori dell'Arca Perduta la più grande fonte d'ispirazione per Indiana Jones e l'Antico Cerchio. Lo scopo degli sviluppatori è proprio quello di farci rivivere le emozioni provate la prima volta che, al cinema, abbiamo fatto la conoscenza di Indy, Sallah, Marion e naturalmente Marcus Brody che, nonostante la scomparsa dell'attore Denholm Elliot, è qui presente in una ottima versione digitalizzata.
Riporre le armi
Non si sono avvalsi però delle scansioni fatte da Disney per Indian Jones e il Quadrante del Destino: il volto del nostro archeologo preferito è infatti completamente fatto a mano, come lo sono le sue animazioni. Se da una parte il lavoro svolto è senza dubbio impressionante, si notano alcune situazioni dove emergono delle incongruenze nel modo in cui si muovo gli occhi o il collo dei protagonisti.
Ma parliamo pur sempre di un gioco ancora in sviluppo e quindi ancora in via di miglioramento. Ad aiutare MachineGames c'è sempre LucasFilm, con la quale il team di sviluppo è in contatto costante per valutare lo stato dei lavori e per confrontarsi sulle diverse idee che andranno a comporre Indiana Jones e l'Antico Cerchio. Nonostante in Wolfenstein come in Indiana Jones i nemici siano sempre i maledetti nazisti, in questo gioco MachineGames ha dovuto adattarsi a un personaggio ben diverso dai precedenti. Qui non si spara tanto, la maggior parte degli scontri verrà infatti risolto a pugni e con la frusta, e di conseguenza chi si occupa dei combattimenti ha dovuto rivedere il suo approccio.
Colpo di frusta!
La frusta ha richiesto un bel po' di lavoro, sia in fase di progettazione che di sviluppo vero e proprio. Quella di Indy è uno strumento estremamente versatile che ha il duplice scopo di aiutarci durante l'esplorazione e di danneggiare i nemici che incontreremo lungo il nostro cammino.
La frusta non solo deve funzionare da sola, ma anche in combo con il combattimento corpo a corpo e diversi oggetti che troveremo sparsi per il mondo. Indiana Jones e l'Antico Cerchio non è fortunatamente un open world, ma come ci hanno spiegato i due producer è strutturato in modo che ci sia una strada delineata verso l'obiettivo principale, e diversi segreti che solo i più curiosi e intraprendenti potranno scoprire. Se insomma vi piace esplorare ma senza il rischio di bruciare ore ed ore nel vuoto di una mappa gigantesca, questo Indy sembra fatto apposta per voi.
Forza Ale!
Poco invece ci è stato detto riguardo la scelta di Alessandra Mastronardi come protagonista femminile, se non alcune frasi classiche tipo "appena l'abbiamo vista ci è sembrata perfetta", e "ha svolto un lavoro eccezionale, è bravissima!".
E poi naturalmente è italiana, e Indiana Jones e l'Antico Cerchio, per chi non lo sapesse, è ambientato anche in Italia. Nel trailer per esempio si vedono diversi estratti con i nostri eroi che si avventurano niente di meno che a Roma, ma come forse ricorderete per i Indy questa non è la prima volta nel nostro Paese: vi ricordate la misteriosa Venezia ne L'ultima Crociata? Da Indiana Jones e l'Antico Cerchio non ci aspettiamo un gioco che reinventi la ruota, ci basterebbe un'avventura ben concepita e che sappia soddisfare chi ama Indy ma non è un grande videogiocatore, come anche gli utenti che vogliono impegnarsi un po' di più. Del resto sarebbe proprio un peccato sbagliare con un personaggio del genere.
Vi ricordiamo che Indiana Jones e l'Antico Cerchio uscirà il 9 dicembre su PC e Xbox, mentre gli utenti PlayStation dovranno attendere fino alla primavera del 2025.