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La Leggenda di Zelda, Parte Nona: Altri Zelda

Link e Zelda non si limitano alla saga principale...

APPROFONDIMENTO di Michele Maria Lamberti   —   20/01/2003
The Legend of Zelda: The Wind Waker
The Legend of Zelda: The Wind Waker
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La Leggenda di Zelda, Parte Nona: Altri Zelda
La Leggenda di Zelda, Parte Nona: Altri Zelda

Altri Zelda...

Game and Watch (1989)
Era il 1980 quando i primi Game and Watch vennero distribuiti da Nintendo. Non erano altro che piccole console portatili, dotate di schermo a cristalli liquidi e tasti: ogni sistema permetteva di giocare ad un solo gioco e tutti erano datati di un orologio e una sveglia; funzionavano con la classica batteria a "bottone", al litio, degli orologi. Il successo di queste mini-console fu davvero notevole e perdurò fino alla fine degli anni '80, quando vennero poi letteralmente sostituite dalla distribuzione di una console progettata e disegnata da Gunpei Yokoi, il Game Boy.
Uno degli ultimi titoli ad uscire fu uno Zelda: il giocatore, partendo dal fondo dello schermo, procedeva sempre più in alto fino alla cima dove avrebbe dovuto liberare Zelda; numerosi nemici ovviamente ostacolavano il raggiungimento della principessa.

La Leggenda di Zelda, Parte Nona: Altri Zelda
La Leggenda di Zelda, Parte Nona: Altri Zelda
La Leggenda di Zelda, Parte Nona: Altri Zelda

CD-I Philips (1993)

Nel 1991 Nintendo e Sony lavoravano per la realizzazione di una console che potesse leggere sia le cartucce per Super Nintendo sia CD, CD-I, CD audio e CD Rom. Ma la Sony, nel presentare tale progetto al CES di Chicago, lasciò intravedere l'esagerata ‘ambiguità’ della console la quale univa eccessivi supporti allontanandosi troppo dal videogioco e, quindi, da Nintendo stessa che temeva di cadere sotto il controllo del business della grande azienda giapponese. La volontà infatti di unire al prestigioso videogioco Nintendo il marchio Sony e delle sue industrie (in questo caso quella discografica e cinematografica) era evidente e, per evitare di essere schiacciata, con un annuncio successivo Nintendo non solo non confermò alcuna collaborazione con Sony, ma anzi presentò un accordo del tutto nuovo con Philips, i più potenti rivali dello strapotere Sony. Quest'ultima avanzò ovviamente delle procedure legali, ma il tutto finì nella proverbiale bolla di sapone: ad entrambe conveniva infatti mantenersi in buoni rapporti, visto che il Super Nintendo, dotato di chip audio della Sony, continuava a vendere bene e ciò era positivo sia per l'una che per l'altra azienda. Ristabiliti i rapporti con Sony, Nintendo doveva comunque rispettare i termini del contratto con Philips: viste le vendite piuttosto scarse del CD-I, uno dei primi veri set top box della storia, Nintendo pensò di non lasciarsi coinvolgere troppo e si "limitò" a cedere la licenza del marchio Zelda per lo sviluppo di tre giochi dedicati alla famosa saga di Hyrule, nella speranza che risollevassero le vendite. L'idea poteva anche essere positiva, ma la totale noncuranza e l'assenza di una benché minima supervisione da parte di Nintendo fecero di questa trilogia un lavoro non sufficiente.
Link: Face of Evil e Zelda: Wand of Gamelon uscirono nel 1993 contemporaneamente. Il primo vedeva il giocatore muovere Link, mentre nel secondo si usava per la prima volta Zelda, così come nel terzo che uscì poco dopo, con il nome di Zelda's Adventure: questo risultò il più divertente e meglio realizzato, potremmo dire "il meno peggio" della trilogia, specie grazie ai suoi sfondi fotorealistici, alla giocabilità non stucchevole e alla colonna sonora che sfruttò bene il supporto CD; i primi due invece furono quasi disastrosi, specie se paragonati agli Zelda usciti per console Nintendo, con controlli pessimi, grafica discreta, collisioni da incubo e musiche insipide. Data la mancata presenza di Nintendo e, soprattutto, della supervisione di Shigeru Miyamoto, i tre Zelda per CD-I non sono certo titoli da considerare nella serie principale.

La Leggenda di Zelda, Parte Nona: Altri Zelda
La Leggenda di Zelda, Parte Nona: Altri Zelda
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Zelda in altri Videogiochi

Come molti altri personaggi della Nintendo, pure quelli di Zelda compaiono in svariati giochi al di fuori della saga principale.
Terminando ad esempio il più difficile livello di Tetris alla massima velocità, un’orchestra formata da personaggi Nintendo, tra cui Link, suona una melodia per festeggiare tale risultato.
Nel bellissimo Donkey Kong Country 2: Diddy's Kong Quest, il mio episodio preferito tra quelli dedicati agli scimmioni su SNES (anche se forse non ve ne importerà nulla...), alla fine del gioco verrete giudicati a seconda di quante monete DK nascoste nei vari livelli siete riusciti a prendere, e infilati di conseguenza in una graduatoria che vede sul podio, al secondo posto, Link; sempre che non lo superiate raccogliendo più monete di lui...
Rimanendo su Super Nintendo, in un altro gran gioco, ultimo frutto della collaborazione Square-Nintendo, Super Mario RPG: Legend of The Seven Stars, dormendo nell'albergo in Rose Town si può vedere di notte Link addormentato in uno dei letti. Chissà che ora, visto il riallacciarsi dei rapporti con Square, non se ne faccia un remake per Game Boy Advance?!
Passando sul Nintendo 64, il Link ragazzo di Ocarina of Time compare come combattente in Super Smash Bros., il particolarissimo picchiaduro di Nintendo, e non manca ovviamente anche in Super Smash Bros. Melee per GameCube: in quest'ultimo vi si trova anche Zelda, in grado di trasformarsi in Sheik con l'uso delle sue arti magiche, e tra i personaggi segreti Young Link (ovvero Link in versione ragazzino) e il terribile Ganondorf (con il design che rispecchia quello per Nintendo 64).
E’ infine giusto di questi giorni la conferma della presenza del Link adulto di Ocarina of Time nel cast di lottatori di Soul Calibur II, nella sua ventura versione GameCube.

La Leggenda di Zelda, Parte Nona: Altri Zelda

Zelda in altri Videogiochi

Speciale La Leggenda di Zelda:

Parte Prima: Un Uomo Chiamato Shigeru
Parte Seconda: Intuizione, Creazione e Rivoluzione
Parte Terza: Le Avventure di un Link Diverso
Parte Quarta: Ritorno al Passato
Parte Quinta: L'Isola dove si Vedono i Sogni
Parte Sesta: L'Ocarina del Tempo
Parte Settima: La Maschera di Majora
Parte Ottava: I due Oracoli
Parte Nona: Altri Zelda
Parte Decima: La Struttura
Parte Undicesima: Fonti d'Ispirazione
Parte Dodicesima: Il Merchandising
Kaze no Takuto, la Leggenda Prosegue

Altri Zelda...

Zelda BS (1995)
Rappresentò la prima Killer Application per il lancio in Giappone del BS Satellaview: questa periferica, nata dalla collaborazione di Nintendo con Bandai, per il Super Famicom permetteva il download di giochi completi o demo tramite un satellite per le telecomunicazioni, messo a disposizione dalla collaborazione con l'emittente satellitare St. Giga. Una volta collegato alla porta di espansione posta sotto il Super Famicom, si utilizzavano delle cartucce in grado di memorizzare i giochi. Tra questi giochi vi era appunto un remake del primo Legend of Zelda dotato però di dungeon riprogettati completamente e di nuove armi, alcune delle quali comparse negli episodi successivi. La particolarità del supporto consentiva la distribuzione “a pezzi" del gioco: ogni settimana il videogiocatore poteva scaricare nuovi dungeon e/o obiettivi e locazioni. Quindi, anche se alla base sarebbe dovuto essere un remake, il titolo si rivelò piuttosto originale diventando un episodio a sé stante: da notare che, al posto del solito Link, il giocatore muoveva la mascotte del Satellaview, ovvero un ragazzino con un cappello da baseball.