I molteplici motivi di questo anniversario
Sviluppato da Crystal Dynamics, che già da un paio d'anni ha preso il posto della defunta Core Design, l'oggetto di questa anteprima trova la sua ragione d'esistere in una pluralità di aspetti, che lo rendono il titolo giusto al momento giusto. Innanzitutto è lampante come gli sviluppatori desiderassero tributare un omaggio ad un prodotto che, nel novembre del 1996, sconvolse gli schemi: graficamente ottimo, ricco d'azione così come di enigmi piuttosto articolati e, soprattutto, forte di una protagonista come mai se n'erano viste, segnò un'epoca e divenne fenomeno di costume. D'altra parte, però, il mercato console sta vivendo un momento di passaggio da una generazione a quella successiva e qualcuno deve aver pensato che sarebbe stato intelligente sfruttare ancora una volta il lavoro fatto sul motore grafico di Legend, prima di incominciare a produrre il primo capitolo interamente Next-Gen. Un'operazione nostalgia con risvolti commerciali, o viceversa, che a prescindere dalle motivazioni che ne stanno alla base, sembra portare in dote diversi motivi d'interesse.
L'intera avventura presenta la stessa struttura del primo Tomb Raider. I livelli saranno articolati nel medesimo modo, uguali anche enigmi ed oggetti, mentre la trama sarà forte di una serie di particolari inediti fino a questo momento ed in grado di fare luce su alcuni aspetti lasciati precedentemente nell'ombra o solamente accennati. Non è stato possibile testare in prima persona il lavoro svolto, ma è stato comunque mostrato per intero il livello ambientato in Perù: la sensazione è che la giocabilità delle versioni PS2 e PC, rimasta immutata rispetto al passato, funzioni ancora egregiamente e non perda la faccia di fronte ad altre produzioni più recenti.
La longevità subirà un lieve incremento grazie ad alcuni extra ancora non svelati, così come non è dato sapere quali saranno le differenze contenutistiche per l'incarnazione PSP del titolo.
The life of Lara
Durante l'evento, Ian Livingstone si è ritagliato un corposo spazio per spiegare l'importanza e il significato che Tomb Raider ha rivestito alla fine degli anni '90 e nei primi del nuovo millennio. Molto materiale inedito o quasi è stato mostrato, compresi i primi art work di Lara in stile manga, ed anche gli influssi che questo prodotto ha avuto su altri media, il cinema con due film ufficiali ed una canzone degli Eurythmics pubblicata nella sola Francia, sono stati sviscerati, andando a comporre un mosaico degno di un vero e proprio fenomeno pop.
Impressionanti i dati relativi al giro d'affari generato in questi undici anni. Trenta milioni di copie vendute con sette capitoli e circa 430 milioni di dollari incassati al box office, complice la presenza di Agelina Jolie, per un totale di oltre un miliardo di dollari. Molte anche le collaborazioni pubblicitarie, da SEAT a VISA, passando per bevande gassate e canali satallitari.
Quando la terza dimensione non è più sufficiente
La maggior differenza tra l'originale e questo remake è, ovviamente, legata ad una realizzazione tecnica che sfrutta tutti i passi in avanti che sono stati compiuti nel corso degli anni. Le ambientazioni di un tempo, che oggi suscitano quasi tenerezza per quanto sono povere di poligoni e di dettagli, sono rinate e si mostrano in tutta la loro bellezza e suggestione. Il risultato è molto buono, specialmente grazie ad alcune texture curate in maniera maniacale, ed anche le animazioni di personaggi e animali godono di nuova vita, apparendo molto più credibili.
Totalmente riscritta è anche l'intelligenza artificiale dei nemici, che oggi si muovono in modo più realistico e quando possibile collaborando tra di loro, così da alzare il livello di sfida e contemporaneamente il divertimento. Inutile dire quanto possa essere stimolante l'idea di rivivere scene indimenticabili come l'incontro con il temibile T-Rex, questa volta ancora più cattivo e pericoloso.
Maggio è alle porte e quasi certamente molti utenti in possesso di Playstation 2, PC o PSP vorranno dare almeno un'opportunità a questo Lara Croft Tomb Raider: Anniversary. Le premesse per un buon prodotto finale ci sono tutte. Non sarà estremamente originale e ardito, ma dovrebbe funzionare benissimo lo stesso.
Il 2007 sarà un anno piuttosto importante per Eidos. Se da una parte si appresta a lanciare un titolo completamente nuovo, qual'è Kane & Lynch: Dead Men, dall'altro sta preparando una gradita sorpresa a tutti i fan di Tomb Raider, che con l'imminente Anniversary potranno sperimentare nuovamente le emozioni e l'ottimo gameplay del primo capitolo di questa importante saga.
Nei giorni scorsi il gioco è stato presentato ufficialmente alla stampa specializzata, che ha potuto sentirne descritte le principali feature direttamente da Ian Livingstone, responsabile della produzione di tutta la serie ed autore di una bella introspettiva dal titolo “The life of Lara”, con la quale ha ripercorso i suoi ultimi undici anni in compagnia dell'archeologa più famosa del mondo dei videogame, dagli albori alla consacrazione, passando per momenti bui ed altri di rinascita.