Tutti per uno, uno per tutti
Il team Traveller’s Tales, che si è occupato dello sviluppo del prodotto e del porting dello stesso sulla maggior parte dei sistemi da gioco, ha ideato per Lego Star Wars 2 una meccanica che da un lato si rifà chiaramente agli action game, dall’altro riserva una grande attenzione nei confronti della collaborazione tra i personaggi, le cui caratteristiche peculiari permettono di proseguire nei livelli. Non mancano dei riferimenti tangibili ai mattoncini Lego, al di là della pura estetica: i personaggi possono raccogliere “monete” (che si suppone siano spendibili) e “montare” i pezzi di Lego che trovano per la strada, dando vita spesso a meccanismi molto sofisticati: veicoli per spostarsi più velocemente ma anche torrette d’assalto o addirittura enormi mech.
Il primo stage, che vede il gruppo composto da Luke, Obi Wan e i due robot andare alla ricerca di una nave spaziale, offre già un chiaro esempio di come le situazioni vengono gestite nel gioco: ci sono interruttori che possono essere attivati solo dai due droidi, che però sono completamente indifesi contro i nemici e che dunque vanno “coperti” da Luke (armato inizialmente di una pistola) e da Obi Wan (dotato di spada laser e capace di usare la Forza per spostare oggetti anche di una certa dimensione). È possibile cambiare personaggio premendo uno dei pulsanti del pad e avvicinandosi all’obiettivo, dunque non si può effettuare il cambio in qualsiasi momento e da qualsiasi posizione. L’approccio al combattimento è forse ancora da rifinire, in quanto troppo “scivoloso” e poco preciso, ma in genere LSW2 offre una sensazione di solidità sotto ogni punto di vista.
Gameplay e realizzazione tecnica
Gestire un gruppo di quattro personaggi è una situazione un po’ limite, e infatti già dalla comparsa di Han Solo il numero viene diminuito (si comincia da lui e Chewbecca) e man mano si scoprono funzioni e interruttori all’interno dei livelli, che implicano un minimo impegno intellettuale per capire qual è la strada giusta per proseguire. Nel frattempo, ci viene data l’occasione di produrci in sessioni di distruzione totale a bordo di un mech, sessioni che confermano una volta ancora la bontà di un motore grafico che parte avvantaggiato dalla naturale mancanza di dettagli dei personaggi (sono pur sempre fatti di Lego…) ma che muove le ambientazioni in modo fluido e convincente, contribuendo al feeling generale. Sotto l’aspetto puramente tecnico, infatti, Lego Star Wars 2 si presenta nel migliore dei modi e offre più di uno spunto umoristico, laddove gli sviluppatori usano la presenza dei mattoncini per creare situazioni divertenti e demenziali. Il comparto sonoro regge bene il confronto, grazie a un commento musicale più che collaudato e ad effetti di buona fattura. Da notare il fatto che i personaggi non parlano mai, più che altro si esprimono a versi come succede in Zelda: The Wind Waker…
Modalità di gioco e versioni alternative
Lego Star Wars 2 differisce profondamente dal proprio prequel anche e soprattutto per l’approccio, in questo caso meno semplicistico ma sempre improntato all’arcade. Se nel primo capitolo si notata un bilanciamento della difficoltà troppo orientato verso i giocatori più giovani, ora tutto viene regolato da un sistema intelligente che modifica le variabili a seconda della nostra abilità: superare indenni il primo stage non ci garantirà vita facile nel secondo, anzi i nemici si faranno più furbi e più numerosi. Ovviamente bisognerà vedere quale sarà l’efficacia del sistema, ma sulla carta si tratta di un elemento interessante.
Le varie versioni del gioco sono tutte identiche, anche quella PSP, e l’unica che in qualche modo si distingue dal mucchio è quella per Nintendo DS. Dotata anch’essa di un motore grafico tridimensionale e dunque di una qualità estetica adeguata, differisce nel design dei livelli e nella loro estensione, probabilmente per questioni di ordine tecnico.
Allo stato attuale, Lego Star Wars 2: La Trilogia Originale promette di essere uno dei titoli più divertenti tratti dalla trilogia filmica per eccellenza, e non è poco. In fase di recensione cercheremo di capire se gli sviluppatori riusciranno a non deludere le aspettative.
Dopo il successo del primo Lego Star Wars, arriva un sequel che si presenta fin da subito con delle premesse di tutto rispetto: in uscita per tutti i sistemi da gioco, LSW2 ha il pregio di riprendere la storia della trilogia originale di Star Wars (dunque gli episodi quarto, quinto e sesto) e quindi di proporre situazioni e personaggi che da decenni appartengono all’immaginario collettivo.