Dopo essersi tenuta per anni in disparte dal mercato videoludico tripla A, se non per portare avanti la serie PES / eFootball, Konami negli ultimi anni ha dato il via a un'operazione per rivitalizzare due brand molto cari ai videogiocatori, ovvero quelli di Silent Hill e Metal Gear. E quale modo migliore per fare contenti i fan di lungo corso e tentare di avvicinare le nuove generazioni, se non realizzando dei rifacimenti grafici di alto livello dei giochi più amati di ambo le serie? Da questo punto di vista l'idea alla base di Metal Gear Solid Delta: Snake Eater ha sicuramente senso, ma non si tratta comunque di un'operazione a colpo sicuro: difficile riconquistare la fiducia dei giocatori dopo i passi falsi del passato (ricordate Survive?) e quando non puoi contare sugli autori originali, specialmente una figura ingombrante come quella di Hideo Kojima, la cui impronta autoriale è marcata e insostituibile.
Insomma, impossibile tentare la strada del rifacimento a tutto tondo alla Resident Evil 2 e Final Fantasy 7. Meglio giocare sul sicuro, con un remake fedelissimo all'originale dal punto di vista di gameplay e trama, il tutto accompagnato con un comparto grafico all'avanguardia ricreato da zero tramite Unreal Engine 5. Il risultato per ora sembra aver convinto molti fan, specie dopo le ultime spettacolari sequenze del trailer mostrato durante l'Xbox Games Showcase e le informazioni arrivate nei giorni successivi da parte di Konami, sparse un po' qua e là tra il sito ufficiale del gioco e il blog di Xbox. Facciamo una panoramica delle ultime novità.
Il trailer dell'Xbox Showcase, tra stealth, CGQ e sparatorie
L'ultima volta che abbiamo visto in azione Metal Gear Solid Delta: Snake Eater era stato in occasione del Partner Showcase di Microsoft dello scorso ottobre, con un breve trailer che metteva in mostra l'ottimo lavoro svolto in tandem da Konami e Virtuos nel ricreare da zero il gioco in Unreal Engine 5 proponendo alcuni impressionanti scorci di ambientazioni, ma pochissimo gameplay.
Da questo punto di vista, l'assaggio che abbiamo avuto durante lo showcase di domenica è stato ben più corposo e aiuta sicuramente a mettere maggiormente a fuoco questo remake. Ad esempio, abbiamo visto per la prima volta le nuove versioni di Major Tom, Para-Medic e The Boss, che ora vantano nuovi modelli poligonali e animazioni facciali e anche sequenze tratte da vari momenti della storia, incluse sezioni avanzate come quelle all'interno della gigantesca base di Groznyj Grad e la rocambolesca fuga in sidecar, suggerendo tra l'altro che i lavori sono in uno stadio piuttosto avanzato, per quanto al momento non c'è una vera e propria finestra di lancio, neppure indicativa.
Inoltre, ciò ci ha dato modo di vedere alcune sequenze di infiltrazione. Come promesso da Konami, il gioco sembra essere rimasto molto fedele all'originale, dunque per passare inosservati è ancora possibile usare coperture di fortuna come il tronco di un albero o l'erba alta, oppure aguzzare l'ingegno e, ad esempio, superare un ponte sorvegliato appendendosi alla sua estremità o indossare una ridicola maschera da coccodrillo in acqua per ingannare dei soldati poco attenti. Praticamente confermata anche la possibilità di cambiare al volo l'uniforme mimetica del protagonista per meglio confondersi nell'ambientazione. Nulla di nuovo sotto il sole da questo punto di vista, tuttavia ora Snake risulta meno ingessato nei movimenti, con inoltre l'aggiunta della camminata da accovacciati e la possibilità di strisciare sulla schiena ereditate dai titoli successivi della serie, con la prima in particolare che cambia drasticamente l'approccio alle fasi stealth.
Il filmato pone anche l'accento sul CQC, il sistema di combattimento ravvicinato introdotto in questo capitolo e diventato un caposaldo della serie. Torna dunque la possibilità di neutralizzare un nemico con colpi rapidi e prese o di immobilizzarlo e minacciarlo con un coltello per estorcere informazioni potenzialmente molto utili. Anche in questo caso il ventaglio di azioni pare essere aumentato, ereditando alcune delle animazioni e interazioni viste in Metal Gear Solid 4 e 5. Quello che non è chiaro (e che ovviamente non può trasparire da un trailer del genere) è se tutte queste novità che possono influenzare in maniera più o meno sostanziale il gameplay saranno opportunatamente controbilanciate da un'intelligenza artificiale dei nemici più reattiva o anche solo banalmente dotata un cono di visione più ampio.
Per quanto il focus del gioco sia quello di infiltrarsi in territorio nemico nel modo più silenzioso possibile, non mancheranno situazioni in cui sarà necessario impugnare un'arma da fuoco e difatti vediamo sequenze in cui Naked Snake utilizza mitragliatrici, il fucile di precisione russo Mosin-Nagant e persino un lanciarazzi, con l'arsenale che per il momento pare non sembra includere delle novità rispetto al gioco del 2004. Non che ne sentissimo il bisogno, in ogni caso.
Per quanto riguarda la resa visiva, il trailer ha confermato quanto di buono visto in precedenza, con l'Unreal Engine 5 che ha permesso a Virtuos di ricreare in maniera realistica foreste e paludi della selvaggia regione di Tselinoyarsk, creando scorci di grande qualità. Stesso discorso per i modelli ricchi di dettagli di animali e personaggi, l'illuminazione e il lavoro svolto sulle animazioni di Snake, che in alcuni casi sembrano prese di petto da quelle già ottime di The Phantom Pain.
Un remake grafico fedele all'originale, ma non mancano delle novità
Come accennato in apertura, Konami è stata molto chiara: Metal Gear Solid Delta: Snake Eater è in tutto e per tutto fedele al gioco originale per quanto riguarda gameplay, storia, regia dei filmati e persino il doppiaggio, che sarà quello originale. Questa è un'arma a doppio taglio: da una parte non c'è il rischio di scontentare il fan storico apportando sensibili modifiche all'impianto di gioco, con tutto il lavoro che ne comporta, dall'altra è innegabile che negli ultimi vent'anni di acqua sotto i ponti ne è passata e quello che nel 2004 funzionava e impressionava oggi sicuramente potrebbe non avere lo stesso impatto e, anzi, potrebbe anche essere considerato vetusto.
Di conseguenza sono stati necessari degli interventi da parte di Konami e Virtuos, come ad esempio le già citate modifiche ai movimenti di Snake nelle fasi stealth e il CQC, ma non si tratta dell'unica area dove ci sono stati delle modifiche più o meno impattanti. Come confermato nel sito ufficiale ora il gioco vanta uno schema di comandi moderno e più intuitivo, con i giocatori che potranno scegliere tra due modalità ben distinte per la visuale. Lo "stile moderno" presenta una visuale in terza persona con la telecamera ravvicinata sopra le spalle del giocatore. Il risultato si avvicina molto a quanto visto in The Phantom Pain e si pone fondamentalmente come un'evoluzione della versione Subsistence di Metal Gear Solid 3 (la riedizione pubblicata nel 2005 su PS2). Al contrario lo "stile classico" sarà in tutto e per tutto aderente al gioco originale, proponendo quindi una telecamera semi-fissa dall'alto che offre una panoramica di ciò che circonda il personaggio, sicuramente più macchinosa da gestire ma anche più strategica, con dei cambi di inquadratura situazionali, come ad esempio quando Naked Snake si appiattisce spalle al muro in modo da poter sbirciare dietro un angolo.
Un'altra novità molto interessante, per quanto ininfluente in termini di gameplay vero e proprio, è che ora i danni subiti da Snake, come ferite d'arma da fuoco, tagli e lividi saranno rappresentati in tempo reale sul suo corpo. Lo stesso vale per gli abiti, che si inzupperanno di fango o si lacereranno a seconda di quello che accade a schermo. Non è finita qui, perché le ferite subite da Snake lasceranno segni visibili per tutta la durata dell'avventura, anche dopo averle curate. Insomma, se arrivati ai titoli di coda il vostro personaggio sarà ricoperto di ustioni e dei gonfiori causati dalle punture di api significa che avete sbagliato completamente approccio contro la Cobra Unit.
Stando alle dichiarazioni del producer della serie, Noraki Okamura, il doppiaggio di Metal Gear Solid Delta: Snake Eater sarà identico all'originale, con gli stessi attori e linee di dialogo, senza tuttavia i compromessi in ambito di formato e compressione dell'audio che erano stati necessari nella versione PS2. L'eccezione è rappresentata da una manciata di battute relative all'introduzione di comandi e meccaniche di gioco che ora risulterebbero obsolete e che quindi sono state ridoppiate per riflettere le modifiche apportate nel remake. Sempre rimanendo in tema, i giocatori avranno più opzioni in termini di audio, dall'uscita a doppio canale standard fino al surround 7.1.
Insomma, pur con il rigido obiettivo di non tradire lo spirito del Metal Gear Solid 3 originale, pare che Konami e Virtuos non si siano limitati a un semplice remake grafico, introducendo una serie di modifiche molto sensate per allineare questo grande classico agli standard moderni. Se l'operazione riuscirà a convincere o meno gli esigenti fan della serie nata dalla genialità di Hideo Kojima lo scopriremo solo dopo aver messo mano al gioco completo, ma quantomeno questo primo assaggio ci ha lasciato delle impressioni positive.