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Metroid Prime 3: Corruption

Nuova console, nuovo controller, nuovo Metroid Prime...

ANTEPRIMA di Fabio Palmisano   —   11/05/2006
Metroid Prime 3: Corruption
Metroid Prime 3: Corruption
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L’opera Retro Studios appare visivamente più come un upgrade del secondo episodio, senza quindi mozzare il fiato ma comunque facendo la sua degna figura.

Metroid Prime 3: Corruption
Metroid Prime 3: Corruption


Intuitivo sulla carta, questo processo richiede di un po’ di pratica per essere assimilato, ma a lungo andare dimostra la sua assoluta affidabilità, rivelandosi decisamente più duttile del sistema di controllo classico via pad visto su Gamecube nei prequel. Una maggiore flessibilità che si riflette positivamente anche nel gameplay, reso apparentemente più frenetico ed avvincente da una simile soluzione ludica.
Le novità figlie del nuovo controller non si esauriscono comunque qua, anzi. Una inedita valenza assume il grappling hook, estraibile “lanciando” in avanti il nunchuck a mo’ di canna da pesca: per tirare a sé l’oggetto agganciato è poi sufficiente spingere in giù lo stick analogico, un’operazione indispensabile ad esempio per disarmare dello scudo alcuni particolari nemici. Ancora, Samus può allungare il braccio e tirare a sé delle leve compiendo lo stesso tipo di movimento descritto sopra con il pad. Insomma, Metroid Prime 3: Corruption sembra decisamente aver assimilato le caratteristiche portanti di Wii nella migliore maniera possibile, pur senza stupire assolutamente sotto il profilo grafico.
A questo stadio dello sviluppo, infatti, l’opera Retro Studios appare visivamente più come un upgrade del secondo episodio, senza quindi mozzare il fiato ma comunque facendo la sua degna figura: le migliorie più visibili riguardano gli effetti di luce e la modellazione degli avversari, entrambe arricchite in maniera piuttosto sensibile. Oltre a ciò, la demo di circa 15 minuti che abbiamo avuto modo di provare denotava la presenza di nuove tipologie di nemici e soprattutto di una specie di inversione di tendenza nel level design, forse più orientato all’azione e meno alla scansione dello scenario circostante tramite visore.
Considerazioni queste che comunque ci riserveremo di confermare più avanti, non appena si renderà disponibile una versione più completa del gioco: per ora, basti sapere che Metroid Prime 3: Corruption promette molto, ma molto bene.

Metroid Prime 3: Corruption
Metroid Prime 3: Corruption
Metroid Prime 3: Corruption

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Nel corso della conferenza Nintendo, il filmato di Metroid Prime 3: Corruption è stato certamente tra i più abili a strappare applausi ed urla di giubilo ai presenti in sala. Inutile dire il perché: la serie ad opera di Retro Studios ha avuto un clamoroso successo di pubblico e critica su Gamecube, e il desiderio di vederne al più presto un episodio anche su Wii era in cima alla wishlist di ogni fan. Il fatto di avere la possibilità di toccare con mano una demo giocabile all’interno dello stand Nintendo è stata dunque la ciliegina sulla torta. E una ciliegina davvero dolce, oltretutto, visto e considerato come Corruption si sia rivelato a tutti gli effetti uno dei titoli più convincenti disponibili per Wii.
La terza avventura di Samus sembra infatti aver tratto notevole giovamento dal passaggio sulla nuova console Nintendo, merito in primis di un sistema di controllo tanto inizialmente atipico quanto azzeccato via via che si continua a giocare. Corruption sfrutta la combinazione pad + nunchuck, con quest’ultimo delegato al movimento via analogico e all’esecuzione del lock-on (tasto Z, il grilletto principale) e della trasformazione in Morph Ball (tasto C, posto direttamente sopra al precedente). Il controller primario, di converso, ospita i tasti delegati al fuoco del blaster, al lancio dei razzi e al salto (rispettivamente A, il D-Pad giù e B), oltre ovviamente a costituire il metodo di puntamento e direzione dello sguardo: muovendo il pad si sposta infatti anche il mirino, che determina lo spostamento della testa ogni qualvolta lo si spinga fino ad uno dei lati dello schermo.