Compro ergo sum
Il mercato dei videogiochi in Italia non è in una delle fasi più tranquille. La transizione tecnologica dall'attuale generazione di console alla successiva sta causando piccoli interminabili terremoti, slittando in avanti, in attesa di Xbox 360, PlayStation 3 e Revolution, gli acquisti di videogiochi e console.
Ogni volta che, periodicamente, si arriva al momento degli annunci anticipati sulle nuove grandi uscite, com'è accaduto lo scorso maggio a Los Angeles, il mercato rallenta e attende le novità. La prossima, attesa come la manna a settembre, è la PSP di Sony. Poi toccherà a Microsoft, prima di Natale, a mostrare i muscoli con Xbox 360. Scopriremo poi a Tokyo, il prossimo settembre, se sarà di nuovo Sony a primavera ad allietare le nostre serate di gioco con PS3, oppure se dovremo attendere ancora fino al Natale successivo (quello del 2006).
La fotografia che esce dal Medpi 2005 sullo stato del mercato italiano è chiara: grandi gruppi in ascesa (Electronics Boutique, Mediaworld, Blockbuster/GameRush tra gli altri), "piccoli" indipendenti con il coltello tra i denti che lottano e cercano di riorganizzarsi, nonostante le divergenze e le divisioni che contraddistinguono da sempre la microimprenditoria italiana (tutti hanno l'idea giusta, inevitabilmente diversa e inconciliabile con quella degli altri). Encomiabile l'iniziativa di alcuni negozianti che stanno tentando di raggrupparsi sotto l'insegna GameLife, ai quali auguro sinceramente di andare oltre le esigenze di oggi del singolo per assicurarsi un futuro migliore.
La settimana appena trascorsa è stata la settimana del Medpi, evento dedicato agli operatori italiani e francesi del settore dei videogiochi, che ogni anno a giugno, da alcuni anni, si raccolgono a Montecarlo per stabilire insieme l'anno che verrà.
Il Grimaldi Forum, struttura dedicata all'evento, è un bel centro fiere in acciaio e cristallo che si affaccia romanticamente sul mare monegasco, offrendo agli appuntamenti amichevoli - ma anche agli scontri - una cornice decisamente piacevole. Un conto è prendersi un caffè da distributore automatico mentre si discute in un'anonima sala riunioni di Milano, un conto è sedersi al tavolo sulla terrazza del Grimaldi Forum e contemplare i ricchi yacht che gettano le ancore a largo nella baia e stazionano pigramente mentre la brezza marina ti sventola dolcemente. Tutta un'altra cosa. Ogni affare sembra diventare più proficuo e ogni problema più superabile.
Al Medpi di Montecarlo se ne possono vedere di tutti i colori e si può percepire da che parte soffia il vento del potere commerciale. La sensazione, dopo trenta-quaranta incontri in tre giorni è di appagamento e di esaurimento. Tutti si incontrano con tutti, in un'orgia di pubbliche relazioni, sorrisi e strette di mano. E' un momento magico come il Natale, durante il quale tutti si sentono più buoni.