Hype: difficile reggere, soprattutto se il termine di paragone è un filmato spaccamascella che ha fatto il giro del mondo due E3 fa. Presentato durante la famigerata conferenza stampa Sony insieme a una pletora di altri ‘giochi’ poi rivelatisi target render, Motorstorm, con Killzone 2, si è ritrovato sulle spalle un ben oneroso compito: dimostrare ciò che la nuova console Sony può fare. Tradotto papale papale: se erano bufale, o se PlayStation 3 è effettivamente in grado di approcciare un tale livello di impatto visivo in real time. E visto che la domanda diretta è sempre quella, tagliamo la testa al toro: l’ultima demo di Motorstorm, quella attualmente scaricabile dallo Store Sony americano, si avvicina non poco ai target render di due anni fa. E non solo: pare essere pure un bel gioco...
Nella sabbia...
La demo offre un solo stage, ambientato sulla cima di una formazione rocciosa nel deserto, e due categorie di veicoli, automobili e moto, entrambe con due mezzi selezionabili. Mentre nel gioco finale sarà possibile affrontare gare miste, con camion, moto, auto, quad e quant’altro contemporaneamente in pista, nella demo le competizioni hanno paletti piuttosto rigidi: solo auto, quindici in tutto, o dodici tra moto e dune buggy da corsa. Già sulla griglia di partenza si intuiscono i punti di forza di Motorstorm, confermati subito dopo il via: visuale rigorosamente in prima persona dal cofano della vettura, e sembra di essere lì, proprio in mezzo alla bagarre. La sensazione di presenza è ai massimi livelli, con gli avversari intenti a prendersi a sportellate, un motion blur appena accennato a sottolineare la velocità, tanti dettagli da far venire mal di testa e una profondità di visuale impagabile. Intanto i mezzi: interamente poligonali, fino all’ultima molla degli ammortizzatori in bella vista, e all’ultimo bullone, che durante gli incidenti si vede schizzare via dalla carcassa fumante del nostro mezzo meccanico. Senza contare le lamiere che si accartocciano ad ogni urto, i pezzi che si staccano e volano ovunque, la polvere che si deposita su ogni superficie imbrattando sempre più la carrozzeria. E i piloti, con ragdoll degne dei migliori FPS in circolazione - e stiamo parlando di un gioco di guida... L’Havok in Motorstorm è stato messo davvero a dura prova, ed è difficile rimanere impassibili di fronte a certe botte e certi incidenti, incidenti che peraltro si verificano spesso e volentieri a totale insaputa del giocatore, che si ritrova all’improvviso in mezzo a macerie fumanti di veicoli da evitare, o trascinato in un duro scontro tra altri piloti virtuali, guidati da ottima IA.
Ed è proprio questo che stupisce di Motorstorm, l’incredibile quantità di azione sempre presente sullo schermo, e la varietà di situazioni che di conseguenza si viene a creare. Gli altri veicoli lottano per vincere, con una ferocia raramente vista in altri giochi e pronti a usare ogni scorrettezza pur di tagliare per primi il traguardo. E’ dura non stupirsi quando un avversario prova di sua spontanea volontà a speronarvi, salvo sbagliare mira, finire contro un’altra auto e precipitare con essa giù in un burrone in un tripudio di frammenti meccanici. Oppure quando vi trovate un’auto che, saltando, vi atterra impunemente sulla carrozzeria e vi usa come trampolino: scene all’ordine del giorno nell’ultima fatica di Evolution Studios. ?L’unico livello presente nella demo mette efficacemente in mostra la bontà dell’engine grafico, con un ottimo modello di illuminazione (da provare la gara con le moto e sole al tramonto...), ombre dinamiche proiettate da tutti gli oggetti e, soprattutto, una profondità di visuale semplicemente perfetta. Niente nebbia e niente trucchi per nascondere gli oggetti in lontananza: è possibile vedere i mezzi avversari correre - ed esplodere - letteralmente dall’altra parte del livello. Il tutto a 30 frame al secondo che non si schiodano neppure nelle situazioni più movimentate, con un ottimo antialiasing e una sensazione di velocità ampiamente aumentata rispetto alle precedenti demo.?Purtroppo, essendo la pista situata in un ambiente desertico, non è possibile apprezzare appieno l’effetto di deformazione dinamica del terreno, una delle feature più interessanti - e più sbandierate - del gioco. Le auto e le moto lasciano sì solchi più o meno pronunciati che perdurano per tutta la gara, ma senza influenzare in modo significativo il gameplay. Molto coreografiche insomma, ma giudizio rinviato insomma a quando sarà possibile provare piste con fondo fangoso.
Il sistema di controllo e il feeling con i veicoli è ottimo, l’impostazione è dichiaratamente arcade, ma richiede attenzione. Motorstorm non perdona: quasi tutte le curve richiedono una frenata più o meno pronunciata o un sapiente uso del freno a mano. L’uso smodato del turbo o il semplice tener spalancato il gas porta a una sequela di rovinosi incidenti, anche perchè è sin troppo facile incappare in un avvallamento della pista che, se affrontato a velocità troppo elevata, porta al decollo con conseguente impatto ed esplosione della nostra vettura. Ancor più attenzione richiede la guida delle moto, più veloci e agili delle auto, e ove gli spostamenti di peso giocano in modo fondamentale. E’ possibile, oltre agli stick analogici, utilizzare i sensori di movimento ed inclinazione del Sixaxis per pilotare l’auto o la moto di turno. Il nuovo joypad Sony è un piacere da usare per precisione e reattività, ed aggiunge una buona dose di coinvolgimento al gioco. Nella demo da noi provata risulta però sin troppo reattivo e non è possibile settarne la sensibilità: per quanto con le auto sia più che godibile gareggiare, controllare le moto è letteralmente impossibile a causa degli schizofrenici movimenti indotti da ogni minima rotazione del polso.?Una chicca: l’uso del tasto per gli ‘insulti’ sulle moto. Si passa da gestacci vari a cazzotti e calci per disarcionare gli avversari, come nel mai abbastanza ricordato Road Rash.
Concludendo...
Dopo una gestazione travagliata, che l’ha visto passare da un filmato CG di qualità altissima a una serie di demo poco convincenti, Motorstorm sembra essere in grado di presentarsi all’appuntamento con il mercato giapponese più in forma che mai. Tecnicamente di altissimo profilo e in grado di far cascare al suolo più di una mascella, il gioco trasuda divertimento arcade e azione su sterrato come non se ne vedeva da tempo. La versione in uscita in Giappone a inizio dicembre sarà solo un assaggino, per i videogiocatori americani ed europei, a inizio 2007, sarà possibile mettere le mani sulla versione davvero completa del gioco, con circa il doppio delle piste, gioco online e contenuti scaricabili. Insomma, il primo confronto con i famigerati target render dell’E3 2005 vede PlayStation 3 uscire a testa alta. Il che ci fa ben sperare per il futuro.
Filmato
Insieme alla nostra prova scritta, è disponibile per il download la videoanteprima di Motorstorm, con commento audio e sequenze in presa diretta dal gioco!
Eccola: