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Need for Speed Carbon: provato!

Abbiamo avuto modo di provare con mano come ci si sente alla guida dei nuovi bolidi fuorilegge di Electronic Arts.
Ecco l'esito del nostro hands on.

ANTEPRIMA di Matteo Caccialanza   —   23/08/2006
Need for Speed Carbon
Need for Speed Carbon
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Need for Speed Carbon: provato!
Need for Speed Carbon: provato!

Mordere l'asfalto fuori città

Con 50 macchine, divise in tre categorie (American Muscle, Import Tuner ed European Exotic), una nuova modalità Carriera (con un pizzico di avventura e gioco di ruolo) e un interessantissimo e innovativo sistema di tuning, Carbon si direbbe il classico seguito all'insegna del "more of the same".
In realtà la formula classica delle corse esclusivamente cittadine è stata visibilmente modificata e riaggiornata, in ossequio all'attuale trend del fenomeno delle corse clandestine reali. Pare che la cultura delle auto da corsa "pimpate" (particolarmente popolare in questo periodo, ora che dopo una serie di popolari film ha persino programmi dedicati su MTV) si sia evoluta in una nuova direzione, abbandonando i classici scenari urbani notturni e prediligendo per le sue gare aree come percorsi stradali di montagna o autostrade lungo i canyon.
I vantaggi di questa scelta sono evidenti: da un lato un significativo miglioramento della sicurezza tanto dei "piloti" che dei poveri diavoli così sfortunati da incappare in una delle loro gare, dal momento che i percorsi scelti hanno sicuramente vie di fuga più ampie e sono libere dal traffico più pericoloso. Dall'altro, riduce la possibilità di intervento della polizia, pur mantenendo il proprio carattere di illegalità... restando pertanto fedele allo spirito "ribelle" originale del movimento.
Percorsi extracittadini dunque, a base di tornanti e sorpassi in derapata al cardiopalma: una formula familiare per essere appena passata al cinema e chi ha avuto lo stomaco di lasciarsi infliggere la proiezione di Fast & Furious - Tokyo Drift, sa di che parliamo.
In che modo tutto questo si traduce in termini di gioco in NFS Carbon? Tanto per cominciare, le corse extracittadine e il drifting estremo sono due gli ingredienti principali delle due "nuove" modalità di gioco che abbiamo provato, ovvero Canyon Duel Mode e Drift Mode. Quest'ultima è in realtà un gradito ritorno, che si ripresenta messa a nuovo, più articolata, divertente e appagante per il giocatore: lungo un breve percorso tutto curve e tornanti, dovremo coprire quanta più strada possibile rimanendo in drift (derapata in controsterzo), ricevendo punti bonus a seconda del tempo che riusciamo a trascorrere entro apposite aree di asfalto colorato. Divertente e decisamente addictive, oltre che estremamente duro, specie con la categoria di quattroruote meno maneggevole.
La modalità Canyon Duel è ancora più caratteristica e sarà probabilmente il fiore all'occhiello di questo capitolo, sebbene altre opzioni di gioco manchino ancora all'appello e siano in fase di studio.
In sostanza si tratta di un testa a testa su due round: durante il primo dovremo seguire l'avversario lungo il classico percorso extracittadino di cui parlavamo poco fa. L'obiettivo sarà non farlo distanziare troppo (massimo 10 secondi, pena la sconfitta) e anzi, se possibile, superarlo, in modo da migliorare il nostro punteggio finale.

Need for Speed Carbon: provato!
Need for Speed Carbon: provato!

Mordere l'asfalto fuori città

La fase successiva vedrà noi stessi in testa a cercare di difendere il nostro risultato precedente, mentre il nostro avversario farà tutto il possibile per inseguirci, farsi sotto e tentare di superarci.
Una vera e propria gara a colpi di skill: niente NOS ne tanto meno Speed "Bullet Time" Breaker potranno "truccare" l'esito finale, il cui discriminante sarà la sola lancetta dei secondi. Potenzialmente potrebbe riscuotere un buon successo anche in multiplayer.
Questo genere di confronti sarà anche la modalità prediletta con cui affrontare i vari boss delle gang avversarie in quella che invece sarà la classica modalità Carriera.
In NFS Carbon l'obiettivo, al di là della vittoria, è quello di guadagnare prestigio e, di conseguenza, il controllo di varie sezioni della città in cui si ambientano le tradizionali corse urbane (comunque presenti nel gioco) e attorno cui si snodano i numerosi percorsi esterni.
Una volta ottenuto il controllo di nuove porzioni della città stessa, potremo arruolare nuovi NPC nella nostra squadra di bucanieri della strada, siano essi altri assi del volante in possesso di determinate capacità da corridore (blocker, scout, drifter...), o "personale a "bordo pista" (meccanici e simili) responsabili di migliorare le prestazioni dei nostri bolidi.
Del "pimpaggio" estetico ce ne occuperemo invece di persona, tramite la nuova funzione Autosculpt: al posto delle vecchie librerie colme di spoiler, minigonne e cerchioni prefabbricati, avremo la possibilità di modificare noi stessi alcuni parametri geometrici associati alle varie parti modificabili dell'auto, osservando in tempo reale i cambiamenti del suo modello 3D. Le combinazioni sono davvero illimitate e il risultato assolutamente unico e accattivante, sebbene si tratti di dettagli estetici difficili da apprezzare una volta in gara e a una certa distanza dalle altre macchine.
Riaprendo una parentesi prettamente "tecnica", c'è da dire che la vecchia demo da noi provata (la stessa disponibile all'E3) difficilmente renderà giustizia al gioco finale.
Pertanto, ci riserviamo di rimandare il nostro giudizio in proposito, anche se, per essere un titolo sviluppato "nativamente per la next gen", Carbon presentava più di qualche problema di frame rate, clipping e di collisioni poco accurate. Per non parlare degli effetti pirotecnici (pompe di penzina in fiamme che saltano in aria e così via) che di sicuro non hanno convinto la platea.
Ancora qualche mese e, gioco alla mano, potremo dire la nostra.

Need for Speed Carbon: provato!
Need for Speed Carbon: provato!
Need for Speed Carbon: provato!

La Storia Infinita

In uscita a novembre secondo l'ormai infallibile scaletta annuale di Electronic Arts, e ovviamente previsto per qualsiasi piattaforma vi possa venire in mente - Need for Speed Carbon non si propone come un seguito a Most Wanted o un ipotetico terzo capitolo di NFS Underground, ma un vuole essere un gioco interamente nuovo.
Nato sotto il segno della next gen, il ciclo di sviluppo di Carbon, almeno a detta del produttore Steve Anthony, gentilmente intervenuto a Milano per presentarlo, è partito prima su Xbox 360, per essere poi "adattato" alle prestazioni delle console di vecchia generazione, contrariamente a quanto avvenuto con Most Wanted e molti altri titoli di lancio della console Microsoft.
Ad essere del tutto sinceri, quanto ci è stato mostrato non ha evidenziato un miglioramento tecnico particolarmente significativo, ma di questo avremo modo di parlare in seguito.
Più cruciale ai fini della nostra preview, è capire se questo nuovo episodio catturi o meno lo spirito della saga di corse urbane più famosa del mondo e se ha i numeri per offrire un'esperienza di gioco almeno in parte innovativa.