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La visione di Hideo Kojima, da Death Stranding 2 all’erede di Metal Gear

Durante una speciale puntata del Hideotube il noto director giapponese ha commentato i progetti futuri di Kojima Productions, svelando molto più del previsto.

SPECIALE di Aligi Comandini   —   14/02/2024
La visione di Hideo Kojima, da Death Stranding 2 all’erede di Metal Gear
Death Stranding 2: On the Beach
Death Stranding 2: On the Beach
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Se fosse facile capire cosa passa per la testa di un genio chiunque potrebbe mutuarne le opere. No, le menti più brillanti in ogni campo di rado svelano facilmente i loro segreti, e persino quelle più estroverse hanno la tendenza a parlare per enigmi, o comunque a spiegare concetti per loro cristallini in modi incomprensibili per chiunque non sia in grado di interpretare i loro processi decisionali.

Il caro vecchio Hideo Kojima è, senza ombra di dubbio, una mente geniale: che lo si apprezzi o meno, pochi uomini possono vantare un curriculum come il suo nel campo dei videogiochi e non sono certo solo le sue capacità nel campo della comunicazione ad averlo reso una delle figure più influenti del medium. Da sempre Kojima è un director imprevedibile, capace di passare con una naturalezza quasi invidiabile dall'arguta esposizione di tematiche estremamente complesse a scene con soldati in preda alla diarrea (oltre a far convivere cose così distanti quasi miracolosamente), e la sua incontenibile creatività ha dato vita a discussioni pressoché infinite che ancora oggi circondano tutto ciò che ha fatto e/o farà.

Curiosamente, però, il buon Hideo non è mai stato tremendamente criptico durante le interviste: straordinario talento qual è nel far discutere dei suoi lavori, ha sempre avuto la capacità di esprimere le sue idee con discreta chiarezza, o di arrivare dritto al punto della questione persino parlando di alcuni dei suoi giochi di più difficile lettura. Questa sua abilità nel presentarsi e presentare lo ha sempre fatto apparire un po' distaccato nelle tante interviste che lo hanno coinvolto negli anni; pur discutendo spesso delle sue ambizioni e dei suoi desideri, di rado questa figura praticamente equiparabile a una rockstar del gaming si è mai mostrata vulnerabile, tanto che persino dopo la ben nota separazione da Konami non aveva fatto notare debolezze o serie preoccupazioni.

Curiosamente, uno dei momenti più umani di Hideo Kojima lo abbiamo visto descrivere dal diretto coinvolto durante il ritorno del Hideotube, uno show su Youtube in cui il nostro ha spesso invitato ospiti e amici a parlare del suo lavoro o dei suoi interessi del momento. E oggi vogliamo concentrarci su quanto detto proprio in quel momento, oltre che sulle novità svelate, perché rappresenta una sorta di "nuovo inizio" per Kojima e i suoi sviluppatori, che potrebbe riservare sorprese ben al di là delle aspettative dei fan.

George Miller è in Death Stranding 2, e il suo look a quanto pare è ispirato sia da Capitan Harlock che da Battleship Yamato
George Miller è in Death Stranding 2, e il suo look a quanto pare è ispirato sia da Capitan Harlock che da Battleship Yamato

Le aspettative iniziali per lo show, in realtà, non erano molte, nonostante la promessa di parlare non solo di Death Stranding 2, ma anche di OD (il titolo in lavorazione per Microsoft) e di PHYSINT (la misteriosa nuova esclusiva Sony appena svelata). D'altro canto i tre giochi sono ancora segretissimi, e persino per Death Stranding 2 una analisi approfondita dello spettacolare trailer mostrato allo State of Play sarebbe stata a dir poco improbabile, specie se si considera la tendenza di Hideo a creare trailer tanto curati quanto volutamente difficili da interpretare (è anche una mossa calcolata, che contribuisce non poco al loro fascino e alla loro diffusione). In effetti il director non si è sprecato molto in descrizioni di quanto visto a schermo dello spettacolare trailer, concentrandosi per lo più sulla presenza di registi come George Miller - il cui look è ispirato da Battleship Yamato e Capitan Harlock, pare - e Fatih Akin; durante la presentazione, però, alcune sue affermazioni hanno lasciato intuire grossi cambiamenti nel seguito di Death Stranding, in particolare durante la scena del combattimento tra Higgs e il robot armato di katana. Qui Kojima si è concentrato su una cosa che molti avevano già notato, ovvero il discorso in cui Higgs fa notare a Sam come quest'ultimo abbia sostituito le "corde con i bastoni"; il focus del regista su questo tema potrebbe essere la chiara dimostrazione del fatto che nel secondo Death Stranding l'azione avrà un ruolo più centrale durante la campagna, così come la varietà di armi e dei nemici. Giusto per sottolineare ulteriormente la cosa, c'è stato anche un momento in cui Kojima ha voluto far notare a tutti come ora il carico venga abbandonato prima di un combattimento, così da evitare problemi nel movimento o rischi a quanto trasportato.

Death Stranding 2 avrà indubbiamente più focus sull'azione. Molti lo avevano già intuito, ma Kojima sembra aver confermato la cosa durante l'Hideotube
Death Stranding 2 avrà indubbiamente più focus sull'azione. Molti lo avevano già intuito, ma Kojima sembra aver confermato la cosa durante l'Hideotube

Più interessante però quanto detto sulla nave Magellan, il quartier generale di Sam e Fragile nel gioco: mentre nel primo Death Stranding le basi in cui il protagonista si riposava erano sparse per la mappa, la Magellan "segue" Sam durante l'espansione della rete chirale, quindi equipaggio e strumenti necessari sono sempre a portata nelle zone già esplorate. Altri dettagli interessanti? Il fatto che il fumo della sigaretta di Fragile formi figure umane, l'importanza dei "fili" a cui è legato il personaggio di Elle Fanning, e il consiglio di concentrarsi sui dettagli della prima scena con Higgs. Tutte chicche molto interessanti, che Kojima ha chiaramente buttato lì per portare la discussione online ad amplificarsi ulteriormente. Bella anche la conferma della presenza di fenomeni atmosferici distruttivi, come alluvioni o terremoti, che possono rendere molto più pericolosa la traversata di Sam in alcuni momenti.

Su OD, invece, le informazioni sono state purtroppo scarsissime. Kojima ha precisato di non poter dir nulla sul titolo, ma si è mostrato molto felice per la lista degli "avengers del cinema" con cui a quanto pare collaborerà al titolo. Ha anche precisato che registi come Jordan Peele non saranno però coinvolti sotto forma di personaggi, ma solo creativamente nei progetti riguardanti il titolo supportato da Microsoft. Peraltro sembra che i luminari con cui ha trovato modo di lavorare siano così importanti da far "dimenticare" il suo nome al momento del reveal, ma potrebbe essere una delle sue solite esagerazioni per portare l'hype sul progetto a crescere, ora che l'attenzione sembra concentrata quasi totalmente su Death Stranding 2.

Hideo e il tristo mietitore

Di OD si è detto davvero poco, ma Hideo Kojima sembra estremamente felice di poter collaborare con alcuni dei più grandi cineasti in circolazione. La lista dei nomi, tuttavia, non è ancora nota
Di OD si è detto davvero poco, ma Hideo Kojima sembra estremamente felice di poter collaborare con alcuni dei più grandi cineasti in circolazione. La lista dei nomi, tuttavia, non è ancora nota

Paradossalmente, è stato quasi detto di più su PHYSINT di quanto non sia stato descritto di OD. Nonostante il progetto sia con ogni probabilità ancora solo in fase di concettualizzazione, Kojima ha precisato nuovamente come si tratti di un Action Espionage Game, ripetendo come il suo desiderio sia realizzare un titolo capace di essere un gioco e un film allo stesso tempo. Pressato sulla questione, Kojima si è sbottonato leggermente di più, precisando come PHYSINT sarà a tutti gli effetti un videogioco, ma l'intento sia quello di fare in modo che "nel caso tua madre entri nella stanza mentre lo stai giocando, l'impressione sia quella di vedere sullo schermo un film". Così descritto, invero, il titolo potrebbe essere concettualmente molto più semplice del previsto: l'impressione è che Kojima (che durante l'Hideotube ha detto più volte che a livello grafico i suoi titoli possono migliorare ulteriormente rispetto a quanto già visto) voglia creare un'opera iper realistica dal punto di vista tecnico, quasi indistinguibile dal reale e con un'interfaccia talmente minimal da non rovinare in alcun modo la messa in scena. La cosa non ci sorprenderebbe; d'altro canto già i Metal Gear avevano interfacce molto pulite che spesso lasciavano il posto alla scena e un'evoluzione di quella struttura, unita a una attenzione persino superiore al solito a grafica e regia, potrebbe effettivamente portare all'effetto desiderato.

La cosa più interessante, tuttavia, non è stata questa, bensì la spiegazione del motivo che ha spinto Kojima a creare un gioco richiesto a gran voce dai fan dopo tutto questo tempo, ed è proprio lì che, con poche frasi, il regista ha mostrato per la prima volta una vulnerabilità che non è mai sembrata parte del suo carattere. In pratica, durante l'epidemia di Covid, Kojima si è ammalato e la sua salute è degenerata al punto da costringerlo a un'operazione. Pare che la situazione si sia aggravata così tanto da fargli per la prima volta considerare la sua età, il tempo che gli rimane, e da provocargli una tale depressione da spingerlo quasi ad abbandonare la creazione di videogiochi e a scrivere un testamento. Invece di mollare, però, il regista ha semplicemente cambiato le sue priorità, e sembrerebbe sia stata una chiacchierata con Del Toro a convincerlo di quale fosse la strada giusta da intraprendere. Il noto regista cinematografico, suo amico da molti anni, interrogato sulla possibilità di dedicarsi ai film - date le molte offerte a Kojima provenienti da Hollywood per la creazione di lungometraggi - gli ha semplicemente detto "Hideo, tu stai già facendo film, continua così come sei". Questa naturale conferma della validità del suo operato fino a quel momento pare avergli aperto gli occhi definitivamente, portandolo a concentrarsi del tutto sul suo team di sviluppo e sulle opere future. Non solo, apparentemente PHYSINT nasce dalla volontà proprio di restituire ai fan, nel tempo rimanente, un gioco che desiderano con ardore, ma non lontano dai desideri di Kojima di unire i medium.

PHYSINT è il prossimo progetto di Kojima supportato da Sony e, da quel poco che si sa, sembrerebbe un successore spirituale di Metal Gear Solid, tanto da esser definito un 'Action Espionage Game'
PHYSINT è il prossimo progetto di Kojima supportato da Sony e, da quel poco che si sa, sembrerebbe un successore spirituale di Metal Gear Solid, tanto da esser definito un "Action Espionage Game"

Sono affermazioni dal peso non trascurabile per una persona come Kojima. Per quanto la sua carriera sia legata ai videogiochi, infatti, l'amore per il cinema del director è da sempre parte integrante della sua figura, tanto che in passato molti pensavano che avrebbe deciso di inseguire la sua passione proprio per produrre lungometraggi. Vederlo all'alba dei sessant'anni ormai decidere al cento per cento di concentrare i suoi sforzi futuri sul medium che gli ha dato la fama è piuttosto esaltante, perché ora, senza alcuna costrizione e apparentemente totale libertà creativa, potrebbe dar vita a progetti folli e unici, di cui c'è sempre bisogno nell'ecosistema spesso poco coraggioso dei titoli tripla A.

Al contempo, ad ogni modo, questa esplosione di energia e convinzione potrebbe dar vita anche a lavori... fin troppo fuori dagli schemi. Kojima ha sempre dato il meglio di sé quando ha limitato almeno parzialmente il suo estro (o è stato accompagnato da co-autori e localizzatori molto abili capaci di supportarne la scrittura) e anche Death Stranding, per quanto affascinante e apprezzato da molti, resta un titolo estremamente divisivo con non pochi difetti.

Una suggestiva immagine di Death Stranding 2
Una suggestiva immagine di Death Stranding 2

La discussione su PHYSINT, in realtà, ricorda molto da vicino lo stato mentale di Kojima ai tempi di Metal Gear Solid 3, dopo la caotica ricezione del secondo capitolo con protagonista Raiden: che si tratti di un titolo molto più incentrato sul gameplay e l'aspetto puramente ludico? O l'intento di fonderlo col cinema porterà a stranezze poco apprezzate dai videogiocatori? Anche con Death Stranding 2 e OD i dubbi sono i medesimi, dato che ad oggi è estremamente difficile prevedere le mosse del buon Hideo, e comprendere fino a che punto il suo genio possa tramutarsi in pazzia. Comunque vada, saremo qui a osservare; poche persone in quest'ambito sono più interessanti di Hideo Kojima ed è impossibile non aspettare i suoi prossimi progetti, poco importa quanto folli siano.