Sony Vs Nintendo, 101esimo episodio
Lasciamo il dott.Thin e gli esercizi con l'Eye Toy alla storia e passiamo all'annosa guerra di pubbliche relazioni che contrappone Sony e Nintendo, PlayStation 3 e Wii. Congetture, numeri, dichiarazioni, polemiche e comunicati stampa. Fino a oggi ognuno ha detto la sua per sostenere l'ufficialità del proprio successo. Quindi leggendo il comunicato stampa di fine trimestre (Aprile-Giugno 2007) si rimane male a tanta arrendevolezza: 710mila PlayStation 3 vendute nel trimestre, contro 3,43 milioni di Wii. Confesso che il dato un po' mi pareva eccessivo, allora sono andato a riguardarmi gli ultimi mesi di classifica Nielsen delle console più vendute in Italia e Wii non è mai stata sopra la PlayStation 3 (in Italia) tranne nella prima quindicina di luglio. Allora mi sono detto gli italiani amano Sony. Però è evidente che a livello mondiale non è stato così: altrimenti non si comprenderebbe perchè il direttore finanziario di Sony Noboyuki Oneda abbia affermato che "le vendite sono state più deboli del previsto, ma la battaglia è ancora da combattere.". Oneda ha poi ricordato che le console vengono vendute in perdita ma che la perdita globale è stata incredibilmente al di sotto del preventivato proprio per le minori vendite di console effettuate. E' difficile immaginare Sony in difficoltà, anche se è umano tifare per il "concorrente debole alla riscossa" che fino a oggi è sempre stato Nintendo. Questi sono i risultati con una PlayStation 3 sostanzialmente ancora priva di blockbuster. Vedremo se l'uscita dei campioni a partire da Pro Evolution Soccer 2008, farà variare la tendenza. Io penso di sì.
Lo so che questa ennesima bordata al mondo accademico mi farà passare per il solito populista becero e bastian contrario. Ma per par condicio, dopo aver aspramente criticato la ricerca atta a creare una nuova malattia (la dipendenza da videogiochi), voglio oggi criticare un'altra ricerca fatta da esimi scienziati inglesi che sostiene che una partita di mezzora con i videogiochi moderni può far consumare tante calorie quante un'ora di camminata a passo svelto. Non come una corsa sostenuta, non come mezz'ora d'aerobica. Come una passeggiata. E lo si è detto con entusiasmo per sottolineare che il videogioco fa bene, della serie mens sana in corpore sano. Il dott. Alasdair Thin (mai cognome fu più azzeccato per una ricerca simile) ricercatore della Heriot-Watt University di Edimburgo ha affermato che "Mentre al troppo gioco coi videogiochi viene di solito attribuita la responsabilità di contribuire all'obesità infantile, la nostra ricerca rivela alcuni risultati molto positivi nel caso dei giochi che richiedono il movimento del corpo... Eravamo interessati a misurare i livelli di esercizio da un punto di vista di fisiologia motoria e abbiamo paragonato il ritmo cardiaco medio che ogni soggetto registrava con quelli indicati negli esercizi raccomandati dall'American College of Sports Medicine. Le nostre conclusioni rivelano che giocare con questi videogiochi possono fornire un effettivo allenamento.". Ora, voi direte, il dott. Thin ha provato al sua ricerca con il Wii, che è noto per far sbracciare chi ci gioca in modo molto plateale. No: il test è avvenuto su 16 persone divise in due gruppi che provavano due giochi diversi su PlayStation 2 e l'Eye Toy Kinetic.
Grazie a questa ricerca da oggi sapremo che se dopo una sessione a Wii Sports sudiamo, quel sudore è sudore vero, non finto. Sudore con lo stesso peso specifico di quello sudato in palestra. Se pensate che io sia stato un superficialone nel giudicare questa ricerca potete leggervi questo articolo sull'Independent che pare aver preso più sul serio di me la cosa.