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Potion Craft, abbiamo provato un'avventura alchemica dallo stile unico

Abbiamo provato la versione Early Access di Potion Craft sperimentiamo con l'alchimia degli elementi di gioco questa particolare avventura dallo stile unico.

PROVATO di Mattia Pescitelli   —   30/09/2021
Potion Craft
Potion Craft
Video Immagini

In un tempo lontano dal nostro, quando le creature più impensabili abitavano le valli terrestri e solcavano gli ampi mari, un personaggio dal passato misterioso decise di aprire una bottega alchemica ai confini di un piccolo villaggio. Inizialmente era poco più di un rudere, ma con il tempo e l'impegno, riuscì a far fruttare la sua intuizione. Giorno e notte, pestava ingredienti e li gettava nel suo calderone. Mescolava con forza, finché i suoi bizzarri intrugli non esplodevano in una controllata nube di fumo, pronti per essere venduti ai più disparati clienti. Tra meritevoli intenti e loschi affari, la sua reputazione crebbe sempre più, fino a diventare il più ricercato tra gli alchimisti. Questo che potrebbe essere molto facilmente un racconto fantastico, non è altro che l'esperienza proposta da Potion Craft, prima opera veramente significativa per l'indipendente Niceplay Games. Fattosi notare in più di un'occasione, anche attraverso demo dedicate, il gioco è intenzionato a proporre un'esperienza veramente peculiare, il tutto immerso in un modo bidimensionale altamente suggestivo.

Per il momento il titolo è uscito in accesso anticipato, ma è comunque possibile tirare le prime, generali somme riguardo questa singolare avventura. Vediamo, quindi, quali sono le qualità di questo piccolo, grande gioco nella nostra prova di Potion Craft.

Creare pozioni

Potion Craft: il classico laboratorio dell'alchimista
Potion Craft: il classico laboratorio dell'alchimista

Essendo un simulatore, il gioco si prefigge di far provare sulla pelle del giocatore tutte le sensazioni scaturite dalla pratica dell'alchimia. Il fulcro del titolo è quello di creare pozioni da rivendere alla propria clientela.

Per quanto possa sembrare complesso, in realtà il processo creativo è abbastanza semplice. Infatti, dietro ai vari strumenti per la creazione, è posizionata la mappa alchemica, che permette di vedere e tracciare una sorta di percorso in grado di aiutare il giocatore a raggiungere l'effetto desiderato per una determinata pozione.

Potion Craft: la mappa alchemica
Potion Craft: la mappa alchemica

Si parte sempre da una base (inizialmente si ha a disposizione solo l'acqua) e si aggiungono ingredienti. Questi permettono di spostarsi in determinate direzioni sulla mappa alchemica, quindi bisogna sfruttarli e dosarli nel modo che più ci sembra funzionale al raggiungimento del nostro obiettivo.

Durante i primi minuti di gioco la mappa è pressoché oscurata, cosa che impedisce di vedere dove si trovano gli effetti. Quindi, c'è anche una punta di esplorazione all'interno del titolo, che spinge non solo a creare pozioni da rivendere, ma anche a sperimentare e a esplorare la mappa, così da soddisfare più velocemente le esigenze della clientela.

Gestire una bottega alchemica

Potion Craft: dei clienti molto 'particolari' verranno a chiedere il vostro aiuto
Potion Craft: dei clienti molto "particolari" verranno a chiedere il vostro aiuto

Spostandosi dal laboratorio al bancone (non c'è uno spostamento fisico, quanto, piuttosto, uno scorrimento delle varie "finestre" di gioco), si può interagire con i clienti, a volte ricorrenti, altre volte solo di passaggio. Proprio come in un piccolo villaggio medievale (dalle tinte fantastiche), c'è il pescatore, la fattucchiera, l'avventuriero, ma anche il ladro, l'assassino e chi più ne ha, ne metta. Da sottolineare la comunque ampia varietà di dialoghi e situazioni, raramente ripetuti e, cosa più unica che rara per un progetto indipendente in accesso anticipato, completamente ed egregiamente localizzati in italiano.

Ogni persona ha un'esigenza specifica che sta a noi soddisfare a seconda delle pozioni che abbiamo a disposizione o che abbiamo scoperto. Ad esempio, se qualcuno ha intenzione di superare un fiume senza bagnarsi, potete offrirgli una pozione del gelo, o una del rimbalzo, o magari una della levitazione, a seconda di cosa volete o potete proporre in quel momento (con conseguenti variazioni di prezzi, dovuti alla rarità dell'infuso). A ogni modo, il tempo a nostra disposizione per soddisfare il cliente è virtualmente infinito, cosa che rende l'esperienza molto più rilassante e che permette di dedicarsi con calma e tranquillità alla creazione, senza avere un timer che ci tormenta costantemente.

Ovviamente, ciò non significa che sbagliare sia impossibile. Se si proporranno al cliente troppo pozioni non conformi alle sue esigenze, questi si esaspererà e se ne andrà, facendo calare non solo la nostra reputazione come mercante, ma anche la popolarità della bottega.

Queste sono due caratteristiche abbastanza centrali dell'esperienza, anche se, a causa della natura ad accesso anticipato, non sono ancora del tutto sfruttate.

La reputazione indica la visione che i clienti hanno della vostra attività. Aiutando persone in difficoltà otterrete un maggior grado di reputazione, mentre favorendo crimini e sotterfugi, la vostra reputazione scenderà. Per quanto sia interessante come caratteristica, l'implementazione di una clientela dinamica a seconda della reputazione non è ancora stata implementata, ma arriverà più avanti.

Potion Craft: non siamo gli unici mercanti del villaggio
Potion Craft: non siamo gli unici mercanti del villaggio

La popolarità serve non solo ad attirare più pubblico, ma anche per ottenere prezzi migliori dagli altri mercanti. Infatti, verranno a farci visita anche altri "colleghi", ognuno con le proprie peculiarità e la propria storia, dal "rivale" alchimista, all'erborista, fino a trovare il minatore e il druido amante dei funghi. Questi permettono di acquistare nuovi ingredienti o oggetti utili alle nostre pratiche alchemiche a dei prezzi che variano a seconda della giornata (che si conclude quando decidiamo di coricarci nel nostro letto) e delle proprie "statistiche".

L’albero dei talenti

Potion Craft: l'albero dei talenti
Potion Craft: l'albero dei talenti

Con "statistiche" non ci riferiamo a vere e proprie variabili da giochi di ruolo puro, quanto a una serie di talenti sbloccabili attraverso un sistema a livelli molto basilare. Sostanzialmente, creando nuove pozioni ed esplorando la mappa alchemica (sulla quale possono essere trovati dei segnalini con il simbolo di uno o più libri) si ottengono punti esperienza, i quali permettono di salire di livello e ottenere punti talento da spendere, poi, nell'albero dedicato. Qui si trovano quattro rami (due associati all'esplorazione della mappa alchemica e due al commercio) con vari segmenti sbloccabili sequenzialmente attraverso uno o più punti.

Salire di livello non è troppo complesso, ma potrebbe sfuggire di mente se ci si focalizza solo sulla vendita e non sull'esplorazione della mappa alchemica, attività che porta, con il tempo, anche a un sostanziale aumento dei guadagni. Un esempio è rappresentato dalla contrattazione, che permette sia di vendere che di acquistare a dei prezzi più convenienti, a patto che si riesca a completare il minigioco di "abilità" sbagliando il minor numero di volte. Aumentando il livello di contrattazione, aumenteranno, di conseguenza, anche i nostri ricavi.

Potion Craft: il diario del percorso dell'alchimista
Potion Craft: il diario del percorso dell'alchimista

Altro modo per ottenere esperienza è completare gli obiettivi del percorso dell'alchimista, un diario dove vengono segnati i propri progressi e che ha una suddivisione in capitoli (anche se è possibile portare a termine "per sbaglio" obiettivi di capitoli ancora non raggiunti). Oltre a dare punti esperienza, il completamento dei vari capitoli ricompensa anche con l'arrivo di nuovi clienti e mercanti, oltre a un buon quantitativo di bonus che incentiva l'ultimazione dell'almanacco (a costo di sprecare qualche ingrediente in più).

Un concentrato di gameplay

Potion Craft: la macchina alchemica permette di creare materiali leggendari
Potion Craft: la macchina alchemica permette di creare materiali leggendari

L'asciutto ed efficace gameplay di Potion Craft è sufficiente a dimostrare un livello di attenzione da non sottovalutare, dato che risulta essere più soddisfacente mescolare e pestare delle erbe rispetto a muovere alcuni personaggi odierni all'interno di mondi di gioco sconfinati.

Il feedback dei comandi è veramente calibrato al millimetro, tanto che, pur essendo assente qualsiasi tipo di vibrazione o escamotage sensoriale dati dai più avanzati controller, si percepisce fortemente la differenza nel pestare un'erba, un fungo o un minerale. Il merito va anche attribuito al comparto sonoro, veramente variegato e credibile, cosa che non è sempre scontato trovare in produzioni videoludiche così contenute.

Potion Craft: la camera da letto, dove è possibile concludere la giornata
Potion Craft: la camera da letto, dove è possibile concludere la giornata

C'è da dire, però, che non è uno di quei giochi che ti rubano un'intera giornata senza che ce se ne accorga. O, meglio, può accadere, ma sicuramente il sistema di creazione inizia ad affaticare un po', dopo diverse ore di gioco consecutive. Tuttavia, è da sottolineare come, nonostante la ripetitività delle azioni, la voglia di riprendere il titolo e farsi una breve partita sia comunque abbastanza presente. E forse, qui, la "colpa" è dell'altissimo grado di personalizzazione, che permette di creare la propria attività come meglio si crede.

Una vera esperienza personalizzabile

Potion Craft: è possibile gestire i propri prodotti nel modo che si preferisce
Potion Craft: è possibile gestire i propri prodotti nel modo che si preferisce

Per tutti gli amanti della personalizzazione della propria esperienza di gioco, Potion Craft propone un livello di libertà veramente sorprendente e raramente eguagliato. Il fatto che non esista un alter ego da creare è già una spinta in più verso l'identificazione con ciò che si sta facendo. Siamo proprio noi al centro dell'azione; non c'è qualche altra entità a intercedere tra noi e i personaggi non giocanti. Questo fa sentire l'attività ancora più intima e legata alle nostre sensazioni. Tale senso di protagonismo è accentuato dal gioco stesso, che esalta la creatività del giocatore proponendo una personalizzazione (quasi) totale dei propri prodotti. Infatti, è possibile scegliere il contenitore della pozione, l'etichetta, il simbolo su di essa e i colori di quest'ultimo.

Inoltre, se siamo soddisfatti del processo alchemico che ha portato alla creazione dell'intruglio o, magari, non abbiamo voglia di svolgere nuovamente tutto il procedimento per creare un'altra pozione uguale, è possibile salvare la ricetta nel proprio ricettario, cosa che permette di ricreala velocemente, anche senza trovarsi nella stanza del laboratorio. Questo ha un numero di pagine limitato, che può, però, essere ampliato comprandone di nuove dai mercanti che le vendono. Oltre al fatto che si possono spostare i segnalibri delle pagine nel modo che si preferisce (sovrapponendoli, distanziandoli e sparpagliandoli per tutto il perimetro del ricettario), si può perfino rinominare e aggiungere una descrizione alla ricetta salvata, cosa che, in definitiva, non serve a niente se non a potenziare l'immersione all'interno del mondo di gioco.

Potion Craft: il ricettario dove salvare le proprie creazioni
Potion Craft: il ricettario dove salvare le proprie creazioni

Infine, grazie a una gestione della fisica molto convincente, è possibile spostare, lanciare o scansare gli strumenti (al momento, il mestolo del calderone e il pestello del mortaio), gli ingredienti e le pozioni in totale libertà. Ciò permette anche di lasciare gli oggetti fuori dall'inventario e posizionarli in luoghi diversi della bottega (ad esempio, le pozioni più gettonate possono essere lasciate sul bancone, così da averle sempre a portata di mano, o gli ingredienti necessari possono essere appoggiati sul tavolo del laboratorio e così via). Insomma, la gestione della bottega, il suo stile e le sue peculiarità sono lasciate all'insindacabile scelta del giocatore.

La forza di un comparto artistico coeso

Potion Craft: il giardino dove cogliere ogni giorno nuovi ingredienti per le pozioni
Potion Craft: il giardino dove cogliere ogni giorno nuovi ingredienti per le pozioni

Forse non è considerato da molti una parte dominante dell'esperienza videoludica, ma il comparto artistico ha sempre il suo fascino. È sicuramente la prima cosa che salta all'occhio di chi guarda. Di conseguenza, se il gioco presenta una buona linea stilistica, magari anche abbastanza inusuale da trovare all'interno del mondo dei videogiochi, sicuramente riuscirà almeno a far parlare di sé nei mesi precedenti all'uscita sul mercato.

Il pericolo con un titolo visivamente accattivante e relativamente piccolo sta nella possibile focalizzazione su un singolo aspetto piuttosto che sulla totalità del progetto. Di casi del genere, caratterizzati da un comparto visivo strabiliante, ma poi fin troppo deboli sotto l'aspetto ludico, ne abbiamo visti veramente tanti. Tuttavia, dato che ci siamo già levati il dente rispetto all'effettiva qualità generale di Potion Craft, non possiamo che lodare ulteriormente forse l'aspetto più soddisfacente del titolo: il comparto visivo e il suo ricercato stile artistico.

Potion Craft: un vero gioiello visivo
Potion Craft: un vero gioiello visivo

Riprendendo dall'arte del Tardo Medioevo e dalla sua iconografia aprospettica, il gioco punta tutto sulla cura dei dettagli, che vanno dalla cornice che avvolge lo scenario di gioco, alla delicata palette cromatica degli elementi a schermo, fino ai differenti colori che si imprimono nel mortaio a seconda dell'ingrediente che abbiamo pestato in esso. Pur non essendo uno stile inedito o mai visto prima all'interno del panorama videoludico, la qualità e la cura posta in esso lo rendono sicuramente un'apprezzatissima boccata d'aria fresca.

Potion Craft è un videogioco che ai più potrà non sembrare un progetto ambizioso, forse per la sua natura bidimensionale, o per l'assenza di sistemi di combattimento complessi, oppure per il suo carattere rilassato e lontano dalla frenesia ipercinetica che ammanta questo particolare periodo storico. Tuttavia, per essere un titolo così curato, con questo grado di armonia intera e, per di più, sviluppato da un team alla sua prima, vera prova all'interno del mercato videoludico, non solo risulta essere un progetto estremamente ambizioso, ma anche in parte già assolutamente valido. Nonostante la natura ad accesso anticipato, è un titolo estremamente solido, che invoglia a giocare anche in modo saltuario, senza ritrovarsi incollati allo schermo per più ore di fila davanti a un'avventura che, sul lungo periodo, inizia rapidamente a perdere fascino. E proprio questo è Potion Craft: un esperienza veramente affasciante; all'inizio del suo viaggio, questo è vero, ma se tutti gli inizi fossero contraddistinti da questo carattere, non faticheremmo a volerci mettere la firma.

CERTEZZE

  • Visivamente stimolante
  • Incredibile cura dei dettagli
  • Feedback dei comandi esaltante
  • Personalizzazione dell'esperienza

DUBBI

  • Troppi elementi ancora non disponibili per un giudizio finale
  • Gameplay a tratti ripetitivo