A Dangerous Game
Presentato lo scorso Novembre all'Avex Club di Tokyo, Product Number 03 è il primo del quartetto di titoli che il Production Studio 4 di Capcom ha in programma di pubblicare su GameCube nel corso del 2003: prodotto da Hiroyuki Kobayashi, giovane talento attualmente al lavoro anche su BioHazard 4 e reduce dal successo di Devil May Cry, P.N.03 è l'unico dei cinque progetti (i quattro citati prima più lo stesso BioHazard 4, ancora privo di data d’uscita) ad essere diretto da Shinji Mikami, vero e proprio guru che non necessita di presentazioni.
Il gioco si presenta come un action-shooting futuristico in terza persona, che sembra unire elementi dello stesso Devil May Cry ad acrobazie di stampo matrixiano. Intense sessioni di scontro a fuoco saranno l'ingrediente principale del gioco, ambientato su di un pianeta per gran parte dominato dal deserto e dalle terre bruciate; un brullo paesaggio perennemente in preda a violente tempeste di sabbia, ostile habitat per qualsiasi forma di vita e allo stesso tempo regno ideale per Mech dissidenti. Robot che non tarderanno a dare il loro benvenuto all'arrivo di Vanessa sul pianeta, ingaggiando prontamente un combattimento serrato fra le dune, dove il giocatore avrà ben pochi attimi per tirare il fiato, incapace di trovare riparo dall'incessante fuoco nemico. E' qui che torneranno utili le doti di destrezza e agilità di Vanessa; schivate laterali, capriole, salti multipli… Numeri orfeiani eseguiti con disarmante prontezza di riflessi, scatendando senza soluzione di continuità tutta la potenza di fuoco di cui la bella dispone.
La situazione non cambia granché all'interno degli stabilimenti della colonia, palcoscenico primario dell'azione di gioco. Per farsi strada lungo i corridoi e gli ambienti della costruzione occorrerà rispondere alle offensive delle macchine, veri e propri arsenali militari ambulanti, che in diversi casi sembrano richiamare morfologicamente le fattezze di animali di ancestrale memoria. Inutile sottolineare che la cura riservata alle animazioni dei CAMS ha prodotto risultati ammirevoli; in alcune circostanze i maestosi robot muteranno forma durante gli scontri, magari per aumentare la potenza di fuoco, per trovare miglior difesa dalle offensive di Vanessa, oppure per meglio adattarsi al teatro di battaglia. Per quel che riguarda le armi a disposizione del giocatore, lo stesso Mikami ha confermato che la Laser Gun, originariamente presentata come fedele compagna d’avventura della protagonista, è stata rimpiazzata da un sistema di armi integrato negli avambracci della tuta. Presentato in versione avanzata al Capcom Gamers’ Day nei giorni scorsi e poi in una demo ormai molto vicina al gioco definitivo nei negozi giapponesi, P.N.03 ha svelato alcune features che ignoravamo precedentemente, come la struttura di gioco a missioni, l’esistenza di numerosi upgrades multicolore per la tuta e relativi potenziatori per le armi. L’utilizzo ponderato e la scelta oculata dei suddetti gingilli, acquistabili in apposite ”armerie” con i crediti accumulati durante l’avventura, saranno con tutta probabilità condizione necessaria per il successo finale.
Balliamo sul Mondo
Le immagini rilasciate dalla softhouse di Osaka testimoniano un design del personaggio sicuramente azzeccato, mentre qualcuno potrebbe aver da ridire sull'ispirazione futuristica estrema da cui sono scaturiti i fondali di gioco. Corridoi, stanze e ambienti palesemente realizzati con lo scopo di infondere una netta sensazione di sterilità e asepsi, esaltata da un accentuato monocromatismo perlaceo (Pensate che Kobayashi si è presentato alla conferenza di presentazione con una mise bianco ghiaccio, perché "si intona col gioco"! [sic]).
Sebbene questo P.N.03 di primo acchito non sembri godere dell’ispirazione e dell’originalità di un Killer7 o di un Viewtiful Joe (due dei titoli per Gamecube in lavorazione presso Capcom), bisogna ammettere che la direzione di Shinji Mikami costituisce un’adeguata garanzia sulla riuscita del titolo; a dirla tutta un briciolo di curiosità in più questo Product Number 03 lo suscita, merito dei video rilasciati di recente, testimoni delle virtù ballerine della Schneider manifestate con naturalezza sulla ribalta degli scontri a fuoco! Che abbiate o meno intenzione di mettere la proverbiale mano sul fuoco per giurare sulla bontà del gioco, sappiate che è imminente l’uscita giapponese (27 Marzo), mentre le release europea ed americana sono previste entro l’autunno prossimo.
A Dangerous Woman
Vanessa Z. Schneider non è sicuramente una ragazza come tutte le altre. Una bellezza atipica, un sottile fascino androgino che intrigherebbe chiunque, tradito invero da un portamento carico di cristallina femminilità. Ma a distinguerla è altro: Vanessa Z. Schneider è un sicario. Una vera professionista, che sbriga il proprio lavoro da sola, senza porre scomode domande ai clienti. Niente trattative, transazione monetaria anticipata, discrezione. E' sufficiente rispettare queste tre semplici regole per avere la garanzia di un operato efficace ed incruento.
Se le mani di questa donna spietata non si sporcano mai di sangue il motivo è uno solo: le vittime dei suoi Laser Beam sono dei robot. Il futuro in cui vive Vanessa è sorvegliato dalla soffocante presenza dei CAMS (Computer Arms Management System), agenti robotizzati armati, la cui esistenza è evidentemente scomoda per più di qualcuno, e Vanessa non fa eccezione. Sì, perché gli occhi di questa fanciulla sono iniettati d’odio, una lucida rabbia distruttrice malcelata dietro un paio di occhiali polarizzanti. Quando, su uno dei pianeti della Federazione, i CAMS sovvertono con la forza l'ordine di un insediamento coloniale, scoppia il caos: la situazione diviene presto critica, e Vanessa non ha esitazione, il passato decide per lei. Una famiglia sterminata dai CAMS, ricordi troppo duri da mandar giù, tanta voglia di regolare i conti… Quale miglior occasione per consumare la propria vendetta?