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Product Number 03

Annunciati mesi fa, i "Capcom Five" per GameCube cominciano a diventare realtà: dà il via la bellissima, agilissima, letalissima Vanessa Z. Schneider, e il suo Product Number 03.
La recensione completa!

APPROFONDIMENTO di La Redazione   —   11/04/2003
P.N. 03
P.N. 03
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Product Number 03

Le Suit - 1

  • Prima Fusion - Sarà l’armatura con cui Vanessa inizia la sua avventura. Bianca con finiture nere è poco potente e con poca possibilità di upgrade. Non dispone dell’attacco automatico ed è predisposta per lo Swan ed il Gullwing
  • Prima Blazer - Armatura simile alla Prima Fusion ma bianca con elementi di giallo. Questa armatura non dispone dell’attacco automatico ed è predisposta per gli attacchi Harrier e Falcon
  • Prima Guardian - Questa suit bianca e verde acqua non è molto potente ma è dotata dell’upgrade Automatic e sfrutta gli attacchi speciali Griffin e Pegasus
  • Intera Fusion - Vestito principalmente nero di media potenza, oltre ad avere una buona potenza di fuoco ha la difesa speciale Tengu e l’attacco Swan Pro
  • Intera Blazer - Suit rossa molto efficace nell’attacco ma debole negli scudi difensivi. Oltre ad avere un’ottima potenza di fuoco standard può utilizzare lo Swan ed il Pegasus Pro
  • Intera Guardian - Armatura azzurra tra le più utili del gioco. Può essere potenziata con l’attacco automatico maggiore e può colpire con il Thunderbird ed il Griffin Pro

Dancing Vanessa in Action

Il pianeta Öde non è certo il posto più adatto per passarci una vacanza, dal momento che CAMS ha ridotto l’intera colonia in una terra abitata solo da robot che non esiteranno a mantenere il pianeta privo d’ogni forma di vita biologica; ovviamente Vanessa si aspetta un “caloroso” benvenuto e si presenta armata a dovere: oltre alle sue doti acrobatiche, la Schneider è avvolta nella suit che le permette di sferrare potenti attacchi con dei dispositivi sui palmi delle mani, dispositivi che prendono energia da un potente generatore che si trova sulla parte posteriore dell’armatura.
La suit iniziale però non basterà per fronteggiare i nemici più agguerriti: non c’è da preoccuparsi, perché a sua disposizione avrà diverse suit potenziabili e dotate degli Energy Drive. In apposite aree ed alla fine di ogni livello si potranno comprare nuove suit o potenziare quelle che si hanno: i parametri che Vanessa potrà aumentare sono la potenza di fuoco, gli scudi protettivi, la velocità di esecuzione e l’energia disponibile per gli attacchi speciali. Le tute sono dotate di due indicatori: uno del supporto vitale e l’altro dell’energia a disposizione per i super attacchi, indicatori che si possono ricaricare grazie ai power-up disseminati nelle varie stanze. Parte fondamentale del gioco sono gli Energy Drive che consentono di apportare danni notevolmente maggiori dei normali Palm Shots.
Gli attacchi speciali partono con una potenza base, ma grazie ai vari potenziamenti diventano Pro aumentando notevolmente la loro efficacia; in tutto sono otto: Swan, Gullwing, Griffin, Pegasus, Tengu, Thunderbird, Falcon ed Harrier. Questi attacchi traggono energia dalle lame che fuoriescono dal generatore della tuta catalizzando l’energia stessa verso le mani; ogni colpo è accompagnato dalle plastiche movenze di Vanessa che con il suo corpo, avvolto da luci e particelle di energia, mimerà l’effetto dell’attacco che sta per sferrare. Gli Energy Drive serviranno per sfuggire alle situazioni più complesse ed ogni Suit ha a disposizione due o tre attacchi speciali.
Grazie a questo armamento Vanessa procederà per la sua strada eliminando chiunque la ostacoli: il gioco si propone come un arcade, nel quale la protagonista dovrà eliminare i robot che incontrerà nelle varie aree nel minor tempo possibile e mettendo a segno veloci, efficaci e spettacolari combo riducendo al minimo l’intervallo di tempo tra un colpo e l’altro. Alla fine di ogni stanza saranno assegnati dei punti in base all’abilità del giocatore, punti che serviranno principalmente per comprare power-up, nuove suit ed i classici Continue: anche finendo il gioco sarà difficile mettere le mani su tutte le suit ed i potenziamenti che il gioco offre, ed è per questo che a fine livello sarà possibile affrontare le Trial Mission che cambieranno ogni volta e consentiranno di accumulare punti e di testare le nuove abilità.
P.N.03 si presenta come titolo arcade molto immediato, basteranno poche battute per manovrare Vanessa senza problemi e quando la situazione si fa caotica è molto appagante piroettare tra un colpo e l’altro con dei riferimenti neanche troppo velati a Matrix. Il sistema di controllo è molto efficace, alla semplice pressione dei pulsanti L ed R Vanessa si proietta in evoluzioni che consentono di evitare i colpi, con A si spara, con X Vanessa si abbassa e con Y si cambia l’obiettivo da colpire; i comandi sono editabili secondo le esigenze. Ottimo anche il sistema adottato per gli Energy Drive che si azionano con delle combinazioni della croce direzionale ed evitano così di effettuare movimenti involontari, passi che nelle situazioni più intricate potrebbero essere fatali. Il sistema di schivate è la parte portante del gioco: alla prima pressione la protagonista farà un giro su sé stessa, mentre alla seconda pressione si esibirà in una ruota; nelle situazioni più intricate sono proprio le piroette ad avere il sopravvento donando al giocatore non poca soddisfazione quando si riesce a passare tra un proiettile e l’altro friggendo nel contempo a dovere il nemico.

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Le Suit - 2

  • Ultra Fusion - Completamente bianca è la suit più equilibrata a disposizione di Vanessa. Essendo della fascia Ultra dispone di tre Energy Drive, due offensivi come lo Swan Pro ed il Gullwing Pro ed uno difensivo: il Tengu
  • Ultra Blazer - Vanessa non teme la sfortuna ed indossa questa veste viola quando necessita della massima potenza di fuoco. Grazie al suo enorme serbatoio di energia può anche lanciare con disinvoltura i suoi Energy Drive che sono l’Harrier Pro, il Falcon Pro ed il Tengu Pro
  • Ultra Guardian - Veste bianca e rosa che avvolge Vanessa in una barriera resistentissima agli attacchi. Dispone anche di un’ottima agilità e di tre Energy Drive offensivi: Griffin Pro, Thunderbird Pro e Pegasus Pro
  • Blackbird Suit - Veste sbloccabile con tutti i parametri al massimo livello e ben tre Energy Drive alla massima potenza
  • Papillon Suit - Tutta da scoprire…

Suonala ancora, Mikami

P.N. 03, che vi spiegherà il suo titolo solo una volta finito, è il primo dei “Capcom Five” annunciati in pompa magna e se il buongiorno si vede dal mattino non c’è da stare molto tranquilli. Capcom finalmente propone qualcosa di nuovo dimostrando buona volontà, ma sembra non credere troppo in questo progetto che propone una nuova protagonista carismatica ma non sfruttata come meriterebbe.
Shinji Mikami, il papà degli zombie di Resident Evil, per questo titolo ha deciso di seguire un determinato stile ricco di ambientazioni spoglie, asettiche dove il colore di certo non la fa da padrone, una scelta appropriata quanto pericolosa: l’ambientazione è infatti azzeccata ma alla lunga può diventare ripetitiva ed il susseguirsi di tunnel e stanze ampie da completare può diventare monotono perché vengono alternate room dal disegno decisamente ispirato a stanze sottotono e ripetitive.
Non sentendomi di criticare la scelta delle ambientazioni certo non passa inosservata la scelta della gamma di colori, che risulta molto povera: vanno bene le stanze bianche ma la palette è troppo limitata ed in alcuni punti ci sono dei passaggi cromatici troppo marcati veramente di cattivo gusto, amplificati peraltro dalla totale assenza di filtri antialiasing. Questo problema risalta subito all’occhio soprattutto nelle ambientazioni chiuse percorse da molte linee orizzontali e verticali, producendo un tremolio non indifferente con delle marcate scalette, effetto tipico dei primi titoli PS2 ma che su Cubo non avevamo quasi mai visto. La mancanza dell’antialiasing è incomprensibile ed ingiustificata perché non avrebbe di certo appesantito il motore grafico, che gira a trenta fps fissi anche nelle situazioni più intricate senza mai perdere colpi, senza contare che alla Capcom si sono scordati le ombre dinamiche realizzate in casa con Resident Evil: nei vari tunnel e stanze chiuse gli effetti di ombre dinamiche e la smussatura delle linee avrebbero donato alla veste grafica un tocco decisamente più accattivante e gradevole.
Diverso è il discorso per le luci e gli effetti particellari, la realizzazione degli effetti luce è notevole, Vanessa subirà gli effetti delle illuminazioni delle stanze e l’effetto dei colpi che passano per i tunnel è realizzato molto bene. Ancora più degli effetti luce i programmatori hanno fatto un ottimo lavoro nella grafica particellare, che si nota nei colpi che s’infrangono sui nemici e quando si viene colpiti e che salta particolarmente all’occhio durante gli Energy Drive. Di forte impatto è il Tengu che creerà dietro a Vanessa un effetto a coda di pavone con particelle di energia che illuminano tutto l’ambiente, spettacolare… Stesso discorso vale per le animazioni della protagonista studiate a livello maniacale, Vanessa ha varie movenze che cambiano a seconda della sua potenza di fuoco: non ci sarà secondo in cui la protagonista rimarrà ferma e non scandirà il tempo a suon di balletti ed ancheggiamenti che non passano certamente inosservati. Anche il semplice abbassarsi non sarà un normale accovacciarsi, ma “Dancing” Vanessa ricorderà molto una gattona affusolata pronta a scattare.

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Suonala ancora, Mikami

Ovviamente con una protagonista cyber-punk che non smette un secondo di ballare ci vuole un sonoro all’altezza, e per la maggior parte del gioco le musiche che svarieranno da sonorità tecno ad altre più cattive e pompate faranno il loro dovere; forse si poteva fare di meglio per un titolo che punta molto sul personaggio ballerino ma certamente sapranno dare i tempi a Vanessa per i suoi passi micidiali.
Per tutti i dodici livelli del gioco si andrà avanti con la sensazione che al gioco manchi qualcosa e che sia stato commercializzato prima del previsto. Questa sensazione nasce dalla mancanza di accorgimenti tecnici, dai particolari non sviluppati: ad esempio finito un boss ci si aspetta un filmato articolato invece di una sequenza brevissima accompagnata dalla semplice schermata con i punteggi del livello. Certo non è per tutti così ed alcuni boss sono realizzati molto bene e non mancheranno di trasformarsi o colpire con armi nascoste, ma non a tutti è stata riservata la stessa cura.
Dati i precedenti di Mikami è logico pensare che Vanessa avrà un seguito anche perché il personaggio è carismatico ed il concetto del gioco è decisamente indovinato, ma nel prossimo episodio di P.N.03 la Capcom dovrà impiegare più risorse per un titolo che avrebbe potuto benissimo sostituire Devil May Cry nella definizione di “Stylish” data l’ultima opaca apparizione di Dante.

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Commento

Durante i dodici livelli di P.N.03 si avrà la sensazione di trovarsi di fronte ad un lavoro incompiuto, il gioco ti prende grazie ad una sfida equilibrata ma mancano quei particolari che lo fanno decollare. Divertente ma penalizzato da una struttura altalenante ed a volte sottotono, se solo fossero state eliminate le seghettature e fossero state sfruttate le capacità della macchina ora starei parlando di un ottimo titolo: delle textures tralucenti, l’antialiasing e le ombre dinamiche avrebbero donato al tutto un’atmosfera più intrigante e stimolante.
Detto questo, P.N.03 si rivela come un titolo discreto che diverte ma non stupisce e dalla Capcom è lecito aspettarsi di più. La versione giapponese si gioca tranquillamente data la linearità del titolo e i menu in inglese, ma la spesa in rapporto alla qualità sembra eccessiva: consiglio quindi agli amanti del genere di aspettare l’uscita PAL, prevista per il 29 Agosto, sperando che i “Capcom Five” facciano la differenza a partire da Viewtiful Joe che nel trailer presente in P.N.03 sembra veramente spaccare…

Pro

  • Personaggio accattivante
  • Animazioni eccellenti
  • Giocabilità tutto sommato buona
Contro
  • Ambientazioni ripetitive
  • Tecnicamente sottotono

Attenzione: la versione di P.N.03 qui recensita è quella NTSC Jap, giocabile su GameCube PAL previo utilizzo del FreeLoader. La versione europea sarà disponibile il 29 Agosto


Öde Night Fever
Pianeta colonizzato Öde, superficie deserta tempestata da raffiche di sabbia, scenario morto, desolato, interrotto solo da bunker e serbatoi metallici. L’unico barlume di vita è il luccichio delle sentinelle robot che sorvegliano un pianeta disabitato, ma non per molto... Come una Venere del futuro ecco che da una sfera di luce Vanessa approda sul pianeta che ha visto morire la sua famiglia. La musica inizia a pompare e Vanessa da questo momento non smetterà più di eliminare i suoi nemici a colpi d’acrobatiche evoluzioni, se non quando contattata da un misterioso Client che la guiderà nella sua vendetta contro CAMS, il Computer Arms Management System impazzito che ha sterminato l’intera colonia…